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NOTIZIE
Le buone
OGGI, PAPA BENEDETTO XVI ARRIVA A SAN GIOVANNI ROTONDO.

A fianco c'è la piantina distribuita capillarmente dall'organizzazione messa su dall'Amministrazione comunale. Da essa si ricava visivamente il programma della visita pontificale e tutto il percorso che egli compirà. C'è da dire che qualcosa nel programma è già cambiato, per colpa del vento e dei temporali che sono oggi a rischio. Ieri è stato deciso che il Papa arriverà in aereo all'aereoporto militare di Amendola, che si trova circa 15 chilometri nella pianura sottostante San Giovanni Rotondo, da dove in macchina 'salirà' verso la cittadina di San Pio. Qui, a San Giovanni Rotondo aumenta il tripudio della gente che riesce ad informarsi, minuto dopo minuto, sul cammino, sulla posizione ultima del Papa. In questo momento, dicono, è a circa quindici minuti di macchina, all'inizio dei tornanti che portano alla città. Dicevamo di colori. Tra i fiori che arredano le strade, le migliaia di bandiere e bandierine e cappelli coi colori del Vaticano, è uno sfavillìo di giallo e bianco. Colori questi, che appaiono oggi più vividi, sotto lo spettro freddo di questa giornata nuvolosa. Ed ecco salire al cielo il suono delle campane di tutte le chiese della città. Ma sappiamo che contemporaneamente, a Foggia, in tutte le chiese dei Comuni provinciali, stanno rintoccando le campane. In onore di Papa Benedetto XVI, il pontefice che ha voluto più volte dimostrare il suo amore per San Pio e per la sacra Casa dove ha trascorso il sacerdozio, sino alla morte: San Giovanni Rotondo. Oggi, qui è giorno dedicato al Signore Cristo Gesù ed al suo umile, devoto Frate. Ecco il Papa che fa il suo ingresso in città, sulla papamobile. E parte il tripudio della folla in suo saluto. Accolto dalle autorità ecclesisastiche, dal Sindaco, da tante autorità, egli prosegue verso il Santuario, il Convento, la Cripta dove incontrerà le sante spoglie di San Pio, dinnanzi alle quali egli mediterà in preghiera. Una preghiera di eccelso valore spirituale, alla quale s'accompagnano le preghiere di tutti i fedeli presenti, e non solo, perchè tante Tv stanno trasmettendo in diretta le immagini di questo evento, in tutto il mondo. Il Papa ora sparisce all'interno del Convento. Ci dicono che egli ha chiesto espressamente di visitare la cella dove San Pio ha trascorso l'ultimo periodo della sua vita, quello della malattia, quello della morte. Ecco la grande, eccelsa umanità del Pastore Benedetto XVI, che vuole riflettere il suo sofferente silenzio, aggiungerlo con devozione e in ringraziamento a quello di San Pio. Sui maxischermo appaiono le immagini del Pontefice mentre percorre i corridoi interni del convento, diretto alla c

RIGNANO GARGANICO VUOLE UNA STATUA DI SAN PIO PIU’ ALTA DELLA STATUA DELLA LIBERTA’.

Una statua gigante di San Pio, si parla di circa 6o metri in altezza, che vuole essere la più grande del mondo, superare addirittura il Cristo Redentore di Rio e la Statua della Libertà in New York, sorgerà entro un anno nel Comune di Rignano Garganico. Sarà realizzata nella località 'La Croce', dove, dai suoi 600 metri sul livello del mare, dominerà il Golfo di Manfredonia, la piana del Tavoliere, nel contesto di un panorama suggestivo. La sua progettazione e la sua esecuzione saranno affidate ai massimi artisti ed architetti del mondo, dopo un concorso internazionale. L'idea di base, sulla quale do


Le giuste
NON BASTANO I SOLDI PER ‘RIVOLTARE’ IL GARGANO. SERVONO IDEE NUOVE E LA VOLONTA’ DEI GIOVANI.



MONTE SANT’ANGELO RIAPRE IL SUO CASTELLO.


Le cattive
SAN SEVERO. IN TRE RAPINANO GIOIELLI PER UN MILIONE DI EURO.


I due, un agente ed il titolare d'azienda, erano in Puglia da alcuni giorni, per vendere i loro preziosi. Peraltro avevano appena concluso il loro giro e stavano imboccando l'autostrada per tornarsene in Piemonte. Nelle vicinanze di San Severo, all'ingresso dell'A14 l'Audi A6 sulla quale viaggiavano è stata affiancata e poi bloccata da una Fiat Punto. La manovra, per perizia ed abilità, è stata da manuale, come la scena di un film. Due dei tre rapinatori, armati e col viso coperto da passamontagna, si sono disposti ai lati dell'auto, forse temendo una reazione armata da parte dei due rappresentanti, che invece se ne stavano inermi, dietro gli sportelli bloccati. Uno dei due rapinatori è riuscito a sfondare il vetro anteriore dell'autovettura e ad aprirne gli sportelli. Fattisi consegnare le chiavi del vano portabagagli, c'è voluto un attimo per impossessarsi delle due valigie, contenenti preziosi di pregio, il cui valore è stato stimato in oltre un milione di euro. Poi sono fuggiti portandosi le chiavi dell'Audi. I carabinieri di San Severo stanno cercando d'individuare i rapinatori, che , tutti di nazionalità italiana (come hanno confermato le vittime), probabilmente sono degli esperti in colpi del genere. Si è portati a pensare che i due rappresentanti di gioielli, durante il loro giro di vendite, sono stati individuati e poi seguiti dai criminali, i quali hanno atteso con perizia di trovarsi nel luogo più adatto per realizzare il loro assalto. Anche le modalità di attacco, compiute con velocità e destrezza, confermerebbero l'ipotesi che i tre sono degli esperti. Siamo fiduciosi del fatto che i Carabinieri li individueranno. Anche perchè il ricavato della rapina dovrà pure essere monetizzato. gma
IL POTERE DEL NON FARE A FOGGIA.
Foggia, a giorni, avrà il suo Sindaco, eletto democraticamente dalla popolazione. E già qualche rappresentante dei pochi poteri economici che gravano su questa città, gli ‘destina’ i suoi avvertimenti. Un atto riprovevole, contro il quale tutti i cittadini foggiani che credono nella libera espressione del voto, dovrebbero insorgere, per chiedere alle Associazioni di categoria che si lasciano rappresentare da tali individui, di liberarsene immediatamente e sostituirli con soggetti meno arroganti e non intimidatori. La pensiamo così. Perciò ci piace riportare uno scritto, pubblicato sul quotidiano foggiano “l’Attacco”, di Giuseppe Messina, che al riguardo ‘suona’ così. “La vera presa, quella che conta, è la presa di potere di questo o quel gruppo a completo imperituro danno di questa disgraziata Città, che continuerà ad essere amministrata dal mattone o da amministratori che non saranno mai in grado di inventare uno ‘sviluppo sostenibile’, nel loro stesso interesse. La miopia è tale, che non si riesce a pensare che i proventi che derivano solo dall’agricoltura e dal terziario, non possono reggere l’economia del mattone: tanto più quando entrambi sono in crisi profonda, per via dei consumi, sempre più ristretti… Il degrado, l’abbandono in cui è caduta la Città dimostrano che Foggia non può sopravvivere senza
alternative economiche nuove e neppure con governi che durano un anno… Eppure, si potrebbe concertare TUTTI INSIEME, un programma che tenesse conto degli interessi di questi e di quelli, li armonizzasse e li sviluppasse accortamente. Certo questo comporterebbe guadagni meno cospicui, più equamente distribuiti, ma anche tempi lunghi di lavoro, con beneficio di tutti, datori di lavoro e dipendenti non più costretti a migrare. Le case costerebbero di meno, ma si venderebbero di più, anche a chi oggi non se lo può permettere…”
Intanto che questo stato di cose arrivi a realizzarsi, siamo certi, purtroppo, che il governo di questa Città continuerà ad essere caratterizzato dal potere del non fare, che poi è stretta conseguenza del vero potere: quello delle lobby economiche che vogliono che Foggia rimanga a questi livelli ‘bassi’, per potere continuare a fare i loro interessi ‘comodamente’, vale a dire ai limiti dell’illegalità. Tuttavia, sosteniamo, la società foggiana non reggerà per molto all’ulteriore degrado della città. Le cose cambieranno, è questione di tempo, neppure molto, e, senza essere menagrami, quel tempo necessario perché s’accenni un minimo di cultura urbana e civile sarà lo stesso che sotterrerà questi muratori incivili. gma

Intanto che questo stato di cose arrivi a realizzarsi, siamo certi, purtroppo, che il governo di questa Città continuerà ad essere caratterizzato dal potere del non fare, che poi è stretta conseguenza del vero potere: quello delle lobby economiche che vogliono che Foggia rimanga a questi livelli ‘bassi’, per potere continuare a fare i loro interessi ‘comodamente’, vale a dire ai limiti dell’illegalità. Tuttavia, sosteniamo, la società foggiana non reggerà per molto all’ulteriore degrado della città. Le cose cambieranno, è questione di tempo, neppure molto, e, senza essere menagrami, quel tempo necessario perché s’accenni un minimo di cultura urbana e civile sarà lo stesso che sotterrerà questi muratori incivili. gma
ASCOLI SATRIANO FORSE S’AFFIDERA’ A PIRRO PER FARE TURISMO.

