martedì 30 giugno 2009

GOOD MORNING FOGGIA -mar 30 giugno 2009

Foggia T min T max Vento Prob. Precipitazione [%]
Martedi' 30 pioggia e schiarite 17 26 NW 5 km/h
70%


NOTIZIE


Il dossier di Greenpeace sul Mediterraneo.
I mari del Sud sempre più a rischio d'invasioni biologiche.
Le acque di Puglia, Calabria, Sicilia, più calde ed acide.

Alto Adriatico, mari del sud Italia (Sicilia, Puglia e Calabria), e Alto Tirreno (soprattutto Arcipelago Toscano e mar Ligure): queste le tre aree del mare italiano che registrano i cambiamenti climatici già in atto. A fornire la mappa dei rischi delle acque italiane è il dossier di Greenpeace «Un mare d'inferno. il Mediterraneo e il cambiamento climatico», che raccoglie i documenti scientifici del fenomeno riscaldamento.

SPECIE ALIENE - In particolare, le acque di Sicilia, Puglia e Calabria, per ragioni geografiche, sono quelle più colpite dal fenomeno delle specie «aliene», quelle specie cioè che non fanno parte del nostro patrimonio nativo ma che, provenienti soprattutto dal Canale di Suez, si sono installate nei nostri mari favorite da un ambiente più caldo e acido.

INVASIONI BIOLOGICHE - In questo modo, spiega Greenpeace, sono in aumento le «invasioni biologiche» e il fenomeno della «sostituzione» più o meno rapida di specie che tollerano meno il caldo. Sul fronte delle specie cosiddette «aliene», si tratta di specie entrate da Gibilterra ma soprattutto dal Canale di Suez e fino a pochi anni fa totalmente sconosciute nel Mare Nostrum. Una colonizzazione «considerevolmente aumentata negli ultimi 15 anni», per diversi fattori, clima in testa. Alcune specie sono diventate così comuni che in alcuni casi sono oggetto di pesca commerciale (come alcuni crostacei in Israele, Libano e Siria) a volte con spiacevoli sorprese. Si sono infatti registrati, in Egitto e Israele e più recentemente anche in Libano, casi di avvelenamento causati dall'ingestione di pesce palla, di cui sono segnalate almeno tre specie in Mediterraneo che hanno avuto una crescita esplosiva nel bacino orientale e sono state già avvistate anche in Italia.

LE AREE MARINE - «Non è più questione di "se" o di "ma". Ormai siamo dentro il cambiamento climatico e dobbiamo intervenire con urgenza per arrestare una deriva che rischia di essere incontrollata e irreversibile - ha detto Alessandro Gianni, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia -. Occorre immediatamente ridurre, e poi azzerare, le emissioni di gas serra e, nel frattempo, irrobustire i nostri ecosistemi, compreso il mare, per evitarne il collasso. E' inoltre necessario gestire meglio le attività umane che operano sul mare - ha aggiunto - e uno degli strumenti più utili in tal senso sono le riserve marine. Dobbiamo mettere al sicuro grandi aree di mare per garantire il funzionamento di questo ecosistema. Un mare in salute potrà resistere meglio allo stress imposto dal riscaldamento globale, mentre un mare malato non ce la farà. E noi con lui».

Ugo Ferrero - Corriere del Mezzogiorno
29 giugno 2009


I RETROSCENA DELL'ELIMINAZIONE DELLO SCALO MERCI FERROVIARIO.

E' da qualche tempo che la Ugl trasporti denuncia che dietro la decisione Trenitalia di azzerare lo scalo merci ci sarebbero degli interessi privati. Il segretario Ugl sostiene che essi sono riconducibili al progetto del Pug (piano urbanistico generale Benevolo) per la Riqualificazione di aree urbane in Foggia. Si tratterebbe di costruire nuovi palazzi per civili abitazioni e per uffici pubblici. Il progetto, secondo l'Ugl, si sviluppa da viale Fortore, all'altezza del ristorante in fiera, prosegue sino all'ingresso dell'officina manutenzione rotabili, l'ex deposito locomotive, estendendosi sino a via Manfredonia. L'obiettivo della speculazione edilizia sarebbe quello di aggiungere altri edifici a quelli già sorti a ridosso dei binari dello scalo merci. Insomma, un'altra chicca dell'ufficio tecnico comunale durante l'amministrazione del sindaco ex, ex Ciliberti, per alimentare la voracità di costruttori locali.
Mentre qualche imprenditore di Foggia si dice che bravo sono e pensa ai 'suoi' futuri arricchimenti, Trenitalia ci da un'altra pillola sul progetto che cancella lo Scalo merci dalla nostra città per trasferirlo in quella di Bari. Si tratta del "Corridoio su rotaia che privilegia il trasporto merci dall'est Europa ai Balcani". Un percorso ferroviario che attraversa la Puglia, passa, passa soltanto per Foggia, dove intanto è stato smantellato lo scalo merci, per arrivare (ci siamo, ora sì che è chiaro chi s'avvantaggia del danno fatto ai Foggiani) alla piattaforma 'di lancio' che curerà la veicolazione delle merci verso il Mediterraneo. Sarà la società Ferrotramviaria SPA-Ferrovie del Nord Barese, di Bari, che gestirà questi trasporti, ma anche quelli sulla tratta che da Sud va sino a Pescara. E Foggia, l'economia e gli imprenditori di Foggia? Poca cosa se confrontata con "l'enorme impatto strategico che ha questo progetto del trasporto ferroviario merci". Sollecitiamo l'appena eletto Sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, ad intervenire affinchè la città di Foggia, quella che lui ha definito Capitale, questa volta, almeno incassi con l'altra mano il "capitale" corrispettivo che sana i danni di questa scelta. gma


ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSORZIO PER L'UNIVERSITA' DI CAPITANATA.

Al professor Davide Leccese è stato affidato il prestigioso incarico di Presidente del Consorzio Universitario di Capitanata , che è la massima espressione nel campo dello sviluppo dell’istruzione universitaria e della ricerca, in quanto ente programmatore-promotore, per lo sviluppo dell’istruzione universitaria e della ricerca scientifica nel territorio di Capitanata.

La missione è quella di dare una rappresentazione costante delle esigenze di sviluppo economico e di crescita culturale della comunità locale, che ha voluto fortemente l’Università intesa come fattore di sviluppo culturale sul territorio. Certo, il periodo che si apre è particolarmente impegnativo ai fini della crescita e del consolidamento del sistema universitario nazionale. Le situazioni e le nuove esigenze che si vanno profilando richiedono al Consorzio un forte impegno ed un’incisiva azione d'impulso, di accompagnamento e di coordinamento tra le stesse con le istituzioni del territorio.

La candidatura del professor Leccese è stata proposta dall’Ente Provincia di Foggia, socio di maggioranza all’interno del Consorzio per l’Università di Capitanata. Il che conferma l’intento della Provincia, di dare un deciso impulso all’attività del Consorzio, pensando all’allargamento dei soci interni ed al consolidamento dell’istituzione in quanto tale. A tale proposito bisogna precisare che la scelta del professor Davide Leccese, alla guida di un’istituzione tanto importante ed altresì tipica, è stata una scelta senz'altro appropriata. Professore di Filosofia, già Preside del Liceo V. Lanza di Foggia, destinatario di numerosi incarichi nazionali di progetto e di studio, conferitigli del Ministero della Cultura e dell’Istruzione, apprezzato giornalista ed opinionista, egli è uomo stimato per la sapienza e la scrupolosità dei suoi atti. Ci sembra che nessun profilo s’adatti meglio all’incarico d’innovare l’ente e di dotarlo di un management più consistente ed attivo. Le qualità del professor Leccese sono senza dubbio appropriate, per continuare le importanti funzioni che, per statuto, il Consorzio per l’Università è tenuto a svolgere al fianco del Polo Universitario di Foggia. gma


Sabato 4 luglio. A Foggia iniziano i Saldi.


Questa la data prevista dal calendario regionale, a partire dalla quale, per la durata di due mesi, gli esercizi commerciali avvieranno la campagna degli sconti sulle rimanenze di magazzino. E sì che le vendite ordinarie di questa estate sono risultate un vero disastro. I settori dell'abbigliamento, della pelletteria, delle calzature, hanno registrato cali delle vendite pari al -30%. Ora i commercianti sperano di rifarsi i conti, con le vendite a Saldi. Il presidente del sindacato abbigliamento ha quindi chiesto al Comune che Sabato, giorno d'avvio dei Saldi, s'autorizzi il prolungamento dell'orario d'apertura sino alla mezzanotte. Si spera in questo modo che, anche quei cittadini che trascorressero il pomeriggio al mare, al ritorno in città troverebbero i negozi aperti, per effettuare i loro acquisti. Tutte queste buone intenzioni, sono comunque una necessità, sono l'unico, ultimo rimedio, per pareggiare nelle casse dei commercianti le somme in uscita degli acquisti. Ma non tutti i commercianti la pensano così. Sono tanti quelli che ritengono le vendite a saldi addirittura controproducenti, in quanto assorbirebbero dal mercato quel denaro che gli acquirenti invece destinerebbero agli acquisti a prezzo ordinario, della stagione successiva. Su un aspetto, comunque, i commercianti foggiani credono sia opportuno creare l'intesa con gli acquirenti: ai saldi non vanno più merci vecchie, se non anche difettate, a prezzi da raggiro. Essi, oggi, vogliono proporsi al Cliente con tutte le garanzie possibili di trasparenza: etichette d'acquisto e quant'altro rassicuri la vendita. gma

lunedì 29 giugno 2009

GOOD MORNING FOGGIA -lun 29 giugno 2009

Foggia T min T max Vento Prob. Precipitazione [%]
Lunedi' 29 temporale 16 26 NNE 8 km/h
70%


NOTIZIE

SAN PIO: IL FLUSSO DEI DENARI DEL CULTO E I SOLITI AVIDI CHE SI CELANO IN VATICANO.

E’ trascorsa una settimana dalla comparsa del Pontefice a San Giovanni Rotondo. La visita alle spoglie del Santo è stata esaltata con la verbosità dei numeri, con uno sproloquio di sacralità spicciola, con l’immagine abusata e scontata della venerazione popolare. Mentre alcuni (mal?)pensanti, mantenuti in disparte, si chiedevano, ancora questa volta, se stessero ritentando l’assalto al luogo in cui, la storia di sofferenza e di morte di un umile frate ha guadagnato ricchezze terrene tante da reiterare in segreto l’avidità dei capomastri di cartelli per delinquere. I buoni frati di Padre Pio pregavano ed esortavano affinché non venissero fuori diabolici pensieri, mentre il Papa visitava e venerava le spoglie del loro santo. Ed il momento di spiritualità delle preghiere che si sono levate attorno al Santuario, provvidenzialmente ha tenuto sommesse quelle voci inopportune. Le immagini forti di San Pio e di Benedetto XVI, insieme sorridenti, hanno poi provveduto all’auspicata provvidenza. Pochi giorni dopo, scoppia la ridda delle ipotesi su cosa si celava sotto la venuta del Papa a San Giovanni Rotondo. Prima che succeda la discussione mediatica, aperta da questo o quel personaggio televisivo; prima che si allineino gli schieramenti: quello dei difensori del Papa e della Santa Chiesa, contro quello dei demoni, dei non credenti, dei laici d’ogni prezzo, tentiamo di esaminare le tesi che vengono allo scoperto.

Benedetto XVI, il Papa teologo, quello che ha liberalizzato nel 2007 l'antico rito della Messa in latino, vede in San Pio, il Santo più attuale, che gli effigia la politica di conciliazione e di unificazione della Chiesa, che egli sta conducendo in Europa e nel mondo. Il cappuccino Padre Pio, infatti, nella sua misticità genuina ha sempre usato la liturgia tradizionale, precedente il Concilio Vaticano II: la messa detta in latino e non italiano, l’uso del messale e del calice risalenti al 1962. E fino a qui, niente di male... Se non comparisse dietro questa storia di concili e di liturgia, quella della “Massoneria in Vaticano”. Storia questa (non leggenda) già scritta e de-scritta. Vengono fuori invece le simbologie massoniche che conterrebbe la Chiesa santuario in San Giovanni Rotondo, progettata da Renzo Piano: la forma a spirale del tempio, l’altare a forma di piramide capovolta, la ripetizione di lettere e di simboli massonici. Per i quali ci chiediamo quale potere fu quello che impedì, nel periodo che dal progetto portò alla sua realizzazione, di scoprire queste anormalità. Tanto gravi che lo stesso Pontefice ha evitato di celebrare l’eucarestia dentro quel tempio. Le stesse ragioni per le quali oggi c’è chi si oppone al trasferimento delle spoglie di San Pio, dalla Cripta ch’è nel vecchio Monastero alla nuova costruzione. Comunque, scriviamo dell’immoralità e della corruzione che il denaro disfrena in menti banditesche, di soggetti avidi di potere, che spesso, quasi sempre, anzi, sono attori importanti della società civile, pubblica, ecclesiastica. E qui, a San Giovanni Rotondo, sulla scia della santità di Padre Pio, s’è creato un flusso incessante di denaro, che fa gola a tanti. Per gli spiccioli, a mercanti, lestofanti e fanti dell’arricchimento. Per le grosse cifre, fa gola alle organizzazioni a delinquere, delle quali quelle più pericolose sono certo quelle che da tempo, con furbizia, si sono ‘introdotte’ nascostamente nello Stato Vaticano. Contro queste, la giustizia degli uomini farà sempre poco o niente. Ci vorrebbe un miracolo, questo sì, certamente. Padre Pio, pensaci tu... gma



IL PAPA CONFERMA: SONO I RESTI DELL'APOSTOLO PAOLO.


La prima ricognizione della storia sulla tomba di San Paolo, che si trova sotto l'omonima Basilica a Roma. E' stato il Papa stesso ad annunciarla, durante la liturgia a chiusura dell'Anno Paolino: sono stati trovati frammenti di ossa umane risalenti al primo-secondo secolo, grani d'incenso rossi e tessuti di lino. "Ciò - ha dichiarato Benedetto XVI - sembra confermare l'unanime e incontrastata tradizione che si tratti dei resti mortali dell'apostolo Paolo".
"Il sarcofago, conservato sotto l'altare papale della Basilica dedicata all'Apostolo delle Genti, è stato fatto recentemente oggetto di un'attenta analisi scientifica: Non è stato mai aperto in tanti secoli: è stata praticata una piccolissima perforazione per introdurre una speciale sonda, mediante la quale sono state rilevate tracce di un prezioso tessuto di lino colorato di porpora, laminato con oro zecchino e di un tessuto di colore azzurro con filamenti di lino".

La notizia dell'analisi - circolata l'anno scorso - era stata ripetutamente smentita dall'arciprete della basilica di San Paolo, cardinale Andrea Lanza di Montezemolo.
"Siamo qui raccolti presso la tomba dell'apostolo" ha detto il Papa. "Nel sarcofago - ha spiegato il pontefice - c'erano anche piccolissimi frammenti ossei, sottoposti all'esame del carbonio 14 da parte di esperti ignari della loro provenienza: sono risultati appartenere a persona vissuta tra il primo e il secondo secolo". "Cio ' sembra confermare l'unanime e incontrastata tradizione che si tratti dei resti mortali dell'apostolo Paolo. Tutti questo riempie il nostro animo di profonda emozione".

Ed è di ieri la notizia dell'Osservatore Romano: durante gli scavi nelle catacombe di Santa Tecla, è stata trovata l'icona più antica di San Paolo. La più antica icona dell'apostolo Paolo è stata ritrovata nella catacombe di Santa Tecla in via Ostiense a Roma. L'importanza della scoperta non va sottovalutata: anche se 'altre immagini di San Paolo erano note nelle catacombe e nei sarcofagi romani, il busto appena scoperto meraviglia per la sua espressione suggestiva e ha lasciato senza fiato i restauratori che lo hanno rinvenuto.


L'ANCI ACCOGLIE LA RICHIESTA DELL'EX SINDACO DI FOGGIA, SUL DISTINGUO TRA RESPONSABILITA' DEL SINDACO E AZIONE AMMINISTRATIVA DELL'ENTE.

Il consiglio nazionale dell'Associazione Comuni Italiani ha approvato all'unanimità la proposta dell'ex sindaco di Foggia, Orazio Ciliberti, d'attivarsi per la riforma del funzionamento del potere giudiziario, per contrastare alcuni suoi abusi e disfunzioni, in favore di un più corretto equilibrio tra potere politico esecutivo legislativo e potere giudiziario. L'ANCI nel riconoscere come cruciali gli aspetti evidenziati da Ciliberti, si propone di richiamare l'attenzione del Ministero competente sull'impropria applicazione del principio costituzionale della personalità (soggettività) della responsabilità penale se esso non va commisurato con i principi sulla presunzione di non colpevolezza, sulla divisione dei poteri, nonchè con quei principi dell'ordinamento riguardanti la separazione fra indirizzo politico ed attività di gestione. Insomma, sostiene Ciliberti, che si porta dietro la condanna del Tribunale di Foggia ad un anno di reclusione per falso e frode processuale, riferentesi ad atti compiuti quando egli era Sindaco di Foggia, non si può rispondere personalmente di atti amministrativi conclusi nell'esercizio delle funzioni ricoperte, o per fatti commessi da terzi, organi municipali consiliari o di controllo interni.
Punto fondamentale della relazione inoltrata da Ciliberti è quello relativo alla riforma della pubblica amministrazione, al punto in cui essa delinea e precisa il rapporto tra responsabilità dell'organo politico e responsabilità dell'ufficio. Le responsabilità in questione devono essere separate. Gli amministratori pubblici, specie quelli comunali, sono frequentemente colpiti da procedimenti per l'accertamento di responsabilità amministrative, penali, civili, causate da errori amministrativi ascrivibili alla condotta di dirigenti e di uffici. In questi casi non è giusto applicare il criterio della responsabilità personale, giacchè s'è in presenza dell'esercizio dovuto dalla gestione della carica rivestita. gma



ALL'ABOLIZIONE DELLO SCALO MERCI DI FOGGIA LA CONFESERCENTI E LE IMPRESE RISPONDONO ATTACCANDO TRENITALIA.

Dopo la sua decisione d'eliminare lo scalo merci, Trenitalia questa volta si trova a dover subire l'attacco del tessuto sociale di una Provincia unita, quello della Copagri (gli agricoltori) e della Confesercenti. Questa volta Trenitalia non ha tenuto conto degli enormi interessi che metteva a rischio con la sua decisione. Interessi economici, in questo caso, fondamentali, riguardanti l'intero comparto industriale della nostra Provincia. Non si tratta dell'abuso in danno di viaggiatori. Cosa questa pur grave e deprecabile. E' ben altro. Trenitalia, unilateralmente, ha deciso d'eliminare lo scalo delle merci a Foggia, per spostarlo a Sud, a Bari, senza consultare il Comune, la Provincia, i sindacati e le categorie imprenditoriali del luogo. Per questo, l'intera Provincia di Capitanata fa bene a reagire, con decisione.

A parere della Confesercenti di Foggia, del suo Presidente provinciale Carlo Simone, non si può pensare di gestire infrastrutture rilevanti per lo sviluppo economico con la semplice formula del risparmio, ma occorre sviluppare la rete e accrescere l’efficienza del servizio per conquistare il mercato che, risolti i problemi di inefficienze, è fortemente orientato ad utilizzare il trasporto merci su rotaie. E’ impensabile che la provincia di Foggia possa utilizzare il traffico merci su rotaie se, pur essendo un nodo ferroviario geograficamente importante, per spedire la merce nell’area nord del paese o in Europa questa dovesse essere trasferita a Bari, per poi transitare di ritorno su Foggia, per proseguire verso il nord. Nè si può accettare la tesi semplicistica che, se una struttura non riesce a recuperare i costi, invece di sviluppare l’attività risolvendo le inefficienze, la si chiude cedendo fette di mercato al sistema concorrente. Confesercenti condivide le preoccupazione della Federazioni dei Trasporti di CGIL, CISL e UIL che se si non si mantiene e si sviluppa in provincia di Foggia un sistema efficiente di traffico merci su rotaie si rischia di cancellare completamente tale sistema e la Capitanata sarà ingolfata e inquinata dal solo sistema disponibile per il traffico merci che resta quello su gomma, con tutte le conseguenze che ciò comporta. Trenitalia deve quindi impegnarsi a potenziare lo scalo merci di Borgo Incoronata, che può diventare una grande piattaforma logistica al servizio dell’export agro-alimentare di Capitanata.

Secondo la COPAGRI di Foggia, La decisione di chiudere lo scalo merci della Stazione di Foggia è un’ulteriore colpo inferto alla logistica di Capitanata. Quanto più il territorio di Foggia ha bisogno di logistica tanto più si procede nella direzione opposta, denuncia il presidente Copagri. Ancor più grave, da parte dell’azienda ferroviaria, sarebbe non procedere all’indispensabile rafforzamento logistico della struttura ferroviaria di Borgo Incoronata, su cui è ormai inevitabile nonché auspicabile far convergere tutto il traffico merci provinciale. Si tratta di un’azione necessaria giacché lo scalo d’Incoronata è in una posizione strategica: in prossimità dell’interporto di Cerignola ed al centro di una vasta area agricola, in cui insistono le produzioni d’orto-fresco, vigneti ed altre importanti coltivazioni agricole. Inoltre, nella stessa zona – evidenzia Inneo - è entrato da poco in produzione lo stabilimento di Futuragri e, prossimamente, entrerà in funzione lo stabilimento di Antonio Russo, cioè il più grande conservificio d’Europa. Secondo Copagri “nel comparto agro-alimentare di Capitanata vi sono numerosi ed importanti potenziali utenti del trasporto merci su rotaia, ed anche di quello aereo. Tra l’altro, si fa un gran parlare – continua Inneo – della necessità di ridimensionare il trasporto su gomma, sia per ridurre gli scarichi da combustione, sia per evitare una massiccia presenza di tir sulle strade, sempre più pericolose ed insicure”. Pertanto, Copagri “sollecita Trenitalia, unitamente a RFI, a riconsiderare opportunamente la questione ed invita il nuovo sindaco del capoluogo a farsi carico, appena possibile, di questa battaglia per il potenziamento dello scalo merci di Borgo Incoronata, che è strategica – conclude il presidente Inneo - per lo sviluppo del territorio di Foggia e provincia”.


sabato 27 giugno 2009

GOOD MORNING FOGGIA -sab 27 giugno 2009

Foggia T min T max Vento Prob. Precipitazione [%]
Sabato 27 temporale 16 29 ENE 7 km/h
60%
Domenica 28 temporale 17 23 NNW 8 km/h
80%

NOTIZIE

IL PROGRAMMA E GLI APPUNTAMENTI DI ‘FOGGIA ESTATE 2009’.

L’Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo del Comune di Foggia, presenta il cartellone degli eventi artistici e ludici che rallegreranno l’estate dei cittadini e quella degli emigrati che verranno a trascorrere le ferie nella loro amata Capitanata.

Il pacchetto delle proposte elenca un calendario di alto profilo, che varia dal Cinema alla Musica al Teatro: ci sono serate musicali, ma anche molto cinema e spettacoli teatrali. La promozione dei talenti e dei giovani artisti emergenti del nostro territorio, è uno dei punti fermi dell’Amministrazione comunale, perciò il cartellone estivo 2009 continuare l’opera di valorizzazione degli artisti locali, i quali hanno trovato, in sede di programmazione, il giusto ed adeguato spazio.

Certo la programmazione è stata congegnata in equilibrio con le ridotte risorse economiche dell’amministrazione comunale e con la realtà della crisi economica in atto che penalizza enti, istituzioni ed i cittadini.

L’edizione 2009 del Foggia Estate, introdotta, come per il passato, da Musica nelle Corti di Capitanata, nel Chiostro di Santa Chiara – dal 12 giugno al 10 luglio - si concluderà il 17 settembre.

MUSICA

Il Teatro Mediterraneo sarà, ancora una volta, la cornice degli appuntamenti musicali

Francesco De Gregori, Massimo Ranieri, Claudio Baglioni, i Pooh, la PFM, Marlene Kuntz: sei gli eventi musicali di grande richiamo e di indubbio spessore qualitativo.

-12 luglio: il concerto della Premiata Forneria Marconi che canta De Andrè, cioè le poesie in musica del compianto cantautore genovese.

-19 luglio: i Pooh con Ancora una notte insieme, spettacolo che dà il nome al loro Tour estivo e che riprende il titolo dal nuovo singolo.

-25 luglio: il nuovo spettacolo live di Claudio Baglioni, Gran Concerto – QPGA (acronimo di Questo piccolo grande amore, il suo pezzo più famoso), di scena al Teatro di via Galliani.

Altri due big ritornano al Foggia Estate, in tour al teatro Mediterraneo:

-5 settembre: Francesco De Gregori.

-12 settembre: Massimo Ranieri.

-17 settembre: La band dei Marlene Kuntz chiuderà la rassegna estiva foggiana, con un grande concerto che proporrà ai giovani i loro più grandi successi di questi ultimi anni e nuovi brani.

Un cenno particolare meritano il Concerto pro terremotati dell’Abruzzo del 7 luglio, nel Teatro Mediterraneo, spettacolo di beneficenza con ingresso per inviti; l’annuale appuntamento del 22 dello stesso mese con Note di Pace: Lo Swing diventa palcoscenico, concerto della Daunia Big Band nel Chiostro di Santa Chiara.

Una dolorosa ricorrenza che, tuttavia, serve a richiamare la memoria della tragedia dei bombardamenti sulla nostra città e a rinsaldare l’identità civica.

Ed ancora, il concerto del californiano Robben Ford, organizzato dall’Università degli Studi di Foggia, sempre nell’ambito de L’Estate a Foggia, in occasione della ricorrenza del decennale della sua istituzione.

Uno show straordinario che vedrà protagonista uno tra i più osannati miti chitarristici ancora in circolazione, la cui carriera artistica è davvero impressionante, spaziando con impareggiabile maestria da un genere all’altro: sa suonare e cantare il blues con grande classe, ma il suo percorso artistico prevede anche incursioni nel jazz, nella fusion e nel funky.

Ma degni di rilievo sono anche gli altri appuntamenti musicali: il musical Nazareth, Caffè concerto di classici internazionali, il tributo di Ronnie Jones a Barry White e Ray Charles, la musica gitana contemporanea presentata da Manolo y los Gypsy, il folk di Terranima in Taranta night, e infine il Gran cabaret con Gianluca Ansanelli, reduce da Zelig.

CINEMA

Cinema sotto le stelle prenderà il via il 4 luglio.

Trenta film da proiettare, di volta in volta, nelle sale della Città del Cinema in via Miranda e all’aperto nel Chiostro di Santa Chiara.

Quest’anno per i film in sala ci sarà la novità delle prime visioni: con pellicole inedite.

I film saranno proiettati all’aperto ogni sabato: l’ingresso è gratuito.

TEATRO

Le proposte teatrali fanno affidamento sulla promozione di giovani talenti e di compagnie locali, già apprezzati dal pubblico foggiano e in provincia.

il 2 luglio: la compagnia di Michele Mangano metterà in scena, Sud e Magia, che recita sulle radici “magiche” della nostra cultura popolare. Chiostro S. Chiara.

il 21 luglio: ancora la compagnia Mangano, accompagnato dalle canzoni di N. Giuliani, sempre nel Chiostro di Santa Chiara. recita ‘Si mostrò nel Gargano’.

Ancora altri due racconti teatrali che battono percorsi espressivi particolari: Il rumore del mare – narrazione di un viaggio in treno – scritto e interpretato da Francesco Gravino, e Ogni sacco d’anni – racconto e visioni di una giornata a Peschici, di e con Gino Nardella.

Infine, una serie di letture sceniche tratte dalle pagine scanzonate e minimaliste di Stefano Benni, un Reading musicale ideato e portato in scena da Donatella Damato.


Palazzo di Città: IL PASSAGGIO FORMALE DI CONSEGNE AL NUOVO SINDACO. RINVIATA LA CONSEGNA DELLA CASSA COMUNALE.

Il nuovo sindaco di Foggia, ing. Gianni Mongelli, nel pomeriggio di ieri, ha formalmente ricevuto da un sorridente Orazio Ciliberti le consegne formali del Municipio. L’ufficio dove s’è compiuta rapidamente la formalità, quello del Sindaco, dove risaltava la fascia tricolore che Mongelli, con palese commozione ha appena sfiorato, commentando poi in un sussurro “E’ leggera, ma pesa sul cuore”. Pensando non solo ai tantissimi problemi che avrà da risolvere a cominciare da lunedì prossimo, ma più specificamente alla serietà dell’impegno che i concittadini elettori gli hanno affidato. l’1 luglio avrà corso la procedura di valutazione del bilancio consuntivo da parte degli Uffici della Corte dei Conti, a Bari. “Devo rendermi conto dello stato delle finanze comunali. Soltanto allora potrò decidere il tipo d’interventi da dare ai vari Uffici dell’Amministrazione Comunale. Voglio la mia giunta e il consiglio in tempi rapidi. La Città non può attendere. Viviamo un momento amministrativo non facile.”


Foggia, blitz della Guardia di Finanza.


I Finanzieri del comando di Foggia, nel corso di un’operazione mirata, per contrastare il fenomeno della pirateria audiovisiva e della contraffazione dei marchi, hanno sequestrato 440 cd e dvd illecitamente riprodotti, 1600 capi di abbigliamento ed accessori moda sui quali erano stati contraffatti i marchi di note griffes. Nel corso dei controlli sono stati sequestrati anche un furgone ed una autovettura e tre persone sono state denunciate all’ autorità giudiziaria.

Dall’inizio dell’anno i militari delle Fiamme Gialle hanno sequestrato 88.873 capi d’abbigliamento contraffatti, 36.018 supporti audiovisivi illecitamente riprodotti e 2 automezzi. Trenta, le persone denunciate all’autorità giudiziaria.


muniti di trasmittenti suggerivano ai partecipanti agli esami per la patente. cinque i denunciati dalla polizia.


La Squadra Mobile di Foggia è intervenuta su segnalazione anonima. Qualche cittadino, insospettito per il via vai di giovani nei pressi di un furgone parcheggiato nel cortile degli Uffici della Motorizzazione, ha denunciato il movimento alla Polizia. Gli agenti, recatisi sul posto e constata la presenza del furgone sospetto, hanno proceduto alla perquisizione del mezzo. Al suo interno hanno trovato tre persone munite di strumenti per la trasmissione e di ricetrasmettitori, impegnati in comunicazioni. Alle precise, insistenti domande degli agenti, i tre hanno confessato che stavano comunicando ad alcuni concorrenti. le risposte relative agli esami per la patente, in svolgimento nei locali della vicina Motorizzazione. Difatti nei locali dove stavano svolgendosi le prove d’esame, due candidati sono stati trovati in possesso dei medesimi apparati ricetrasmittenti. In totale sono cinque le persone denunciate con l’imputazione di truffa.

in 780 sbarcano alle Tremiti nonostante il maltempo.


Tranquilli questa volta non si tratta della solita carretta che trasporta clandestini emigranti. Il mezzo appartiene ai trasporti ufficiali, la rotta è quella tra Termoli e le Isole tremiti. I passeggeri sono turisti del fine settimana; ben 780 coraggiosi, che incuranti del maltempo e del mare agitato, sono partiti oggi dal porto di Termoli alla volta dell'arcipelago, per trascorrere il fine settimana nelle isole di San Domino e San Nicola.

venerdì 26 giugno 2009

GOOD MORNING FOGGIA -ven 26 giugno 2009

Foggia T min T max Vento Prob. Precipitazione [%]
Venerdi' 26 pioggia e schiarite 18 29 W 16 km/h
60%

NOTIZIE

  • Memo "giorno per giorno, fino al 100simo giorno"
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IL PROGRAMMA Foggia Capitale in 100 giorni, del sindaco MONGELLI.
CONSIGLIO COMUNALE DEL 20 LUGLIO 2009

1. Approvazione del programma di rigenerazione urbana dei Quartieri Settecenteschi, dell’area della Stazione, delle aree industriali dismesse.

2. Piano straordinario per la manutenzione delle strade da attuare entro il 31.12.2009.

3. Attivazione del Laboratorio per il Piano Urbanistico Generale.

CONSIGLIO COMUNALE DEL 7 SETTEMBRE 2009

4. Approvazione regolamento per la completa digitalizzazione di tutti i documenti, formati all’interno e all’esterno dell’Amministrazione e dagli organi istituzionali (Risparmio di carta – Trasparenza/pubblicazione on line).

5. Sottoscrizione dell’Accordo quadro di partenariato Comune di Foggia-Arcidiocesi di Foggia-Bovino-Terzo Settore per l’attivazione di interventi integrati di assistenza e accoglienza in favore dei poveri e dei migranti.

6. Approvazione del Piano per le aree di insediamento produttivo.

7. Istituzione della Commissione per la costituzione dei Municipi e l’attuazione del decentramento operativo.

CONSIGLIO COMUNALE DEL 21 SETTEMBRE 2009

8. Attivazione delle Porte Sociali: punti unici di accesso ai servizi socio-sanitari territoriali

9. Organizzazione di servizi di pubblica sicurezza e di trasporto per le residenze rurali del territorio comunale.

10. Copertura WI-FI dell’ambito urbano ed extraurbano del territorio comunale.


  • Commenti
FOGGIA. QUELLI CHE NON VOTANO... PERCHE?

Sono tanti, oltre 60mila, i foggiani che nei giorni scorsi non sono andati a votare per eleggere il Sindaco e gli amministratori comunali. Anche a Foggia, quindi, prevale numericamente l“Astensionismo”. Anche a Foggia succede che i commentatori della politica, i partiti, l’informazione, parlino poco di questo fenomeno. Pure se questo ‘mostro’ assale la Politica dal dopoguerra, profittando dei momenti in cui essa è più debole, a causa delle trasformazioni che attraversa: il cambio di nome dei partiti, le scissioni, le ricomposizioni, i nuovi simboli, ecc.

Noi riteniamo che non si debba trascurare o, ancor peggio, eclissare questo fatto, perché esso spiega il sentire di parte della Società a proposito di un momento importante, quello costitutivo della sua sovranità, quando si fa voce della libera, manifesta, scelta dei suoi rappresentanti, nei posti chiave dell’amministrazione pubblica. Ed allora vogliamo parlarne, proporre il tema alla discussione di tutti, aprire un dibattito tra noi cittadini foggiani sulla seguente domanda: “Perchè a Foggia quelli che non votano sono ormai maggioranza?” Per chiarire il senso dell’Astensionismo, riportiamo il materiale di commento all’interno d’una indagine Istat condotta dal Ministero degli Interni, poi i commenti ripresi sull’argomento da un blog di giovani, infine le nostre considerazioni su questa maggioranza silenziosa di foggiani che fanno comunque parte della comunità locale ‘organizzata’, all’interno della quale occupano un posto di lavoro, prendono diritti e ‘doveri(?)’, sono pure essi contitolari di un bene pubblico comune.

Ecco la parte di commento estratta da una inchiesta governativa sull’Astensionismo nazionale.

Il deporre la scheda nell’urna è percepito sempre meno come un diritto, e ancor meno come un dovere, e sempre più come una facoltà di cui avvalersi. Emerge una difficoltà oggettiva a seguire la politica e le sue trasformazioni: il cambio di nome dei partiti, le scissioni, le ricomposizioni, i nuovi simboli, ecc. L’astensionismo diventa quindi una risposta naturale, quasi fisiologica, ad una situazione complessa e il più delle volte incomprensibile, relativa allo stato dei partiti. Ma l’astensionismo non è necessariamente sintomo di sfiducia totale, né rifiuto aperto e categorico, esso può anche rappresentare un’attesa per un successivo riallineamento. Gli elettori hanno imparato ad affrancarsi dalla dipendenza dai partiti, votano con maggiore razionalità e soppesano l’offerta politica, alzando il livello della richiesta in termini di conquista della loro fiducia. E quando i partiti non meritano la fiducia degli elettori, questi ultimi hanno imparato ad usare l’arma del non voto come mezzo ulteriore per esprimere il loro giudizio. L’astensionismo può essere “sanzionatorio”: si sceglie di non votare ad una elezione per inviare un segnale al proprio partito di riferimento, se non all’intero sistema dei partiti. Si usa il non voto, in altre parole, così come ieri si usava solo il voto. ... Di fronte a buone prassi nell’amministrazione della cosa pubblica, non è infondato attendersi un possibile rientro dall’astensione. ... Il problema che si pone al sistema democratico è come realizzare questo salto in avanti, come innovare l’offerta partitica, come riconquistare il numero crescente di voti inespressi.

Seguono i box di discussione estratti da un blog che ha in rete una discussione sull’Astensionismo.

Admin: Mai astenersi dal commentare l’astensione…
Astenuti in quanto affetti da astenia da partecipazione? Loro sì sono una massa gioiosa, massa mossa dalle messe di indifferenza per una realtà che appare sfuggire da ogni sforzo di governabilità. Loro non scelgono, loro non si sporcano le mani. Non si può influire, tutto è già deciso. Uno vale l’altro. Loro non perdono mai le elezioni. È anche vero che non le vincono, “ma qualcuno (elettore) le hai mai vinte?
Secoli di lotte per il diritto al voto svaniti nell’indifferenza di interi mezzi popoli che si sentono scavalcati e che ritengono la politica un inutile orpello dell’economia spadroneggiante, onnipotente e impermeabile al mondo. Dal suffragio universale alla messa di suffragio per la democrazia. Il suffragio era il fragore del popolo che decideva. Questo fragore ora è solo flebile ammutolirsi di deboli voci. Neanche la crisi scuote le coscienze, la soluzione non viene percepita come politica ma economica e allora perché perdere tempo con i commedianti della democrazia? Un terreno così dissodato dalle disillusioni è fertile per le derive peggiori. Gli argini sono sempre più sfaldati.
Vincenzo Cucinotta ha detto...

Secondo me, la facoltà di imbucare una scheda nell'urna non è una cosa in sè che trovo fondamentale.
Democrazia per me è avere un'opinione da esprimere, avere un proprio personale racconto, ciò che viene chiamato individualità. Che sotto dettatura metta un segno in una scheda, o che non lo faccia, non mi pare faccia una grande differenza. Effettivamente, ho trovato troppa retorica nei blogs sulle elezioni, troppa retorica e troppo frastuono...

progvolution ha detto...

x Alberto
giusto, sommiamo anche quello per dare un senso al distacco che si è realizzato
x Vincenzo
molta retorica, vero. Ma questa tua posizione sul voto mi stupisce, "I segni sulle schede" fanno la differenza tra la dittatura e la libertà. I racconti personali vanno bene prima e dopo,

Daniele Verzetti il Rockpoeta ha detto...

Io credo che l'astensione fatta per scelta abbia un grande peso politico e dovrebbe averlo in un Paese civile.
Aggiungo che vedo poca differenza tra astenersi e votare un partito che non ha passato lo sbarramento se non il credere ed illudersi di poter scegliere davvero una realtà che possa dare una svolta o quantomeno solidarizzare con una realtà debole ma che senti cmq affine a te (vedi il voto ai Radicali per es a mio avviso)

Nicole ha detto...

Negli ultimi anni ho pensato spesso di non votare, ma all'ultimo minuto qualcosa mi ha sempre spinta a ritornare sui miei propositi. Non so cosa sia giusto o meno. So, che non me la sono sentita voltare le spalle ad una pagina di storia scritta con il sangue. Ma scegliere per chi votare è sempre più arduo.

gaz ha detto...

Continuo a pensare che il mio voto abbia lo stesso un significato...forse ce l'ha solo per me, ormai.
Come per te, il mio voto è andato perduto, dimenticato, abbandonato.
Resterà là, con il tuo e quello di chi non ha voluto buttarlo in pasto al miglior offerente.
Servirà spero a ripensare a nuove possibilità.

Vincenzo Cucinotta ha detto...
In ogni caso, vorrei ricordarti che le votazioni non sono affatto prerogativa esclusiva dei sistemi democratici, in tante dittature si vota.
La vera differenza tra democrazia e dittatura consiste in verità nell'esistenza di regole valide erga omnes, regole messe proprio a difesa delle minoranze. In democrazia, deciderà magari la maggioranza (ma allora il premio di maggioranza lo viola?), ma soprattutto si ha diritto ad essere minoranza.

ALEPH ha detto...

Non ci farei sopra troppa sociologia. Chi si astiene è colui che non gliene frega niente , sta storia che l'astensione è un moto di protesta non regge proprio. Se protesti DEVI andare a votare, comunque sia.
A vincenzo vorrei chiedere : ma cos'è che ritieni importante tu? Per te niente vale niente, siamo solo DNA e tanto vale che ognuno pensi per sè...

Crocco1830 ha detto...

Io credo che sì, stanno tentando di disabituarci alla democrazia. La stessa idea dell'uomo forte di governo va in quella direzione.
Ti chiedi perchè fare la morale a chi se ne tira fuori dalla democrazia. Proprio per questo, per ci rinuncia.

Arnicamontana ha detto...

Sono d'accordo con Aleph e secondo me le due posizioni non sono paragonabili...Chi ha votato un partito sotto la soglia di sbarramento l'ha fatto perché stanco di turarsi il naso, stanco di sostenere questa specie di "sinistra" (e cioè Centro) con la spada di Damocle della dispersione. Chi ha votato uno dei partiti della cosidetta "sinistra radicale" è stanco di essere ricattabile ma vuole PARTECIPARE alla vita politica di un Paese alla deriva, ancora vuole esprimere la propria posizione. Chi si è astenuto ha lasciato decidere comunque gli altri, ha in ogni caso perso un'occasione per far sapere al Reuccio che non sta dalla sua parte. Un pò come il silenzio assenso. L'astensionismo ha senso solo se è di massa, altrimenti che forma di protesta è?

La Mente Persa ha detto...
La partita mediatica delle elezioni si gioca con il voto degli astenuti e pure con chi decide di lasciare il proprio partito di sinistra perché in minoranza a favore della potente coalizione senza sangue ne parte.
Se la pubblicità e gli spin doctor puntano su questo, forse esprimere le proprie idee in cabina elettorale non è un male così grande... E cmq poniamoci una domanda essenziale: quanto i partiti lottano per gli italiani e quanto sono macchine mediatiche e di potere? Il grande limite del voto risiede nel suo forte legame con l'IDEOLOGIA, a volte si tollerano troppo taluni governanti nel nome di una bandiera.

progvolution ha detto...

x Daniele
dici bene, illudersi...
x Nicole
non bisogna mai mollare, forse...
ormai mi sento circondata da questo Paese e non è una bella sensazione
x Gaz
vorrei riuscire a sperarlo
x Vincenzo
le elezioni nelle dittature sono farse, questo è un dato di sostanza non di forma!
Comunque non è lo spazio giusto per discutere sui noti paradossi della democrazia
x Bruno
discorso molto sensato solo che a volte prevale lo stomaco sulla ragione e, a volte, non so dare torto a chi fa prevalere il disgusto. Attualmente si perde in ogni caso
x Aleph
mi sembra che semplifichi troppo, l'astensione ha molti ragioni sociologiche dietro. Capirle farebbe bene alla democrazia o a quel che ne rimane
x Crocco
come dicevo da te, c'è molto da lavorare
x Arnica
giusto quello che dici Lo sento mia. Ma c'è una vocina che si insinua nella mia testa che mi mette il tarlo che certe idealità romantiche siano, pragmaticamente, utili quando l'astensione del menefreghista. E questo mi fa male
x Mente persa
hai ragione anch'io per molti versi sono intrappolato in architetture ideologiche, penso che sia una questione che a sinistra bisognerebbe affrontare
x sytry82
al referendum l'astensione sarà tutta un'altra questione... io mi asterrò

siipaziente ha detto...

even that this is the first time that i vote in italy -
-onorato di aver diritto di votare -
credo che astenersi non è una posizione - efharistò

ilpoeta ha detto...

Credo che sia sbagliato non votare...tanto i politici se ne infischiano se vota l'80 o il 50%, a loro interessano solo le poltrone...resta il fatto comunque che un'alta astensione è un segnale politico forte...
Un saluto!

Pierprandi ha detto...

L'astensionismo trovo che abbia un buon peso politico, ma sono uno che crede che non esercitare il proprio diritto di voto sia un insulto a chi si è sacrificado per far si che oggi questo diritto ce l'abbiamo... A presto

la bislacca ha detto...
Anch'io, sai, mi indigno quando vedo intorno a me l'indifferenza di chi a votare non pensa nemmeno di andarci. Come se non fosse ANCHE affar suo. E penso, tanto per dire, alle lotte che abbiamo dovuto sostenere noi donne per averlo, il diritto al voto. Quindi una donna che non andasse a votare per indifferenza sarebbe due volte colpevole.


Ma, insomma, chi sono questi (vivono tra noi) che non hanno votato alle ultime elezioni comunali? Tentiamo di dare a questi soggetti un profilo? Ipotizziamo. Non tralasciando il particolare che l’elezione del Sindaco di Foggia è avvenuta in due tornate; che il numero dei non votanti è aumentato notevolmente nella fase del ballottaggio, quando la competizione s’è molto personalizzata, spostandosi dagli schieramenti partitici, focalizzata sui due candidati. Che i soggetti in ballottaggio non siano risultati molto graditi, oppure che essi non hanno trasmesso agli elettori la stessa ‘spinta’ che seppero dare i partiti schierati? Comunque sia resta il dato dei non votanti di questa Città, molto alto, vicino ai 60mila astenuti. Un dato negativo, secondo noi, che indebolisce la voce dei cittadini votanti, che proietta un’ombra sulle istituzioni appena elette, che fa discutere sullo stato di salute dell’intera società foggiana. Chi sono questi astenuti?

Gente che ha difficoltà oggettiva a seguire la politica, oppure cittadini che non hanno più fiducia nella politica in generale e in quella locale? Ci piace commentare con la voce di alcuni giovani, dal blog su descritto:

progvolution ha detto...

"I segni sulle schede" fanno la differenza tra la dittatura e la libertà. I racconti personali vanno bene prima e dopo”.

Nicole ha detto...

Negli ultimi anni ho pensato spesso di non votare, ma all'ultimo minuto qualcosa mi ha sempre spinta a ritornare sui miei propositi. Non so cosa sia giusto o meno. So, che non me la sono sentita voltare le spalle ad una pagina di storia scritta con il sangue. Ma scegliere per chi votare è sempre più arduo.

gaz ha detto...

Continuo a pensare che il mio voto abbia lo stesso un significato...forse ce l'ha solo per me, ormai.
Come per te, il mio voto è andato perduto, dimenticato, abbandonato.
Resterà là, con il tuo e quello di chi non ha voluto buttarlo in pasto al miglior offerente.
Servirà spero a ripensare a nuove possibilità.

ALEPH ha detto...

Non ci farei sopra troppa sociologia. Chi si astiene è colui che non gliene frega niente , sta storia che l'astensione è un moto di protesta non regge proprio. Se protesti DEVI andare a votare, comunque sia.

siipaziente ha detto...

even that this is the first time that i vote in italy -
-onorato di aver diritto di votare -
credo che astenersi non è una posizione.

Pierprandi ha detto...

L'astensionismo trovo che abbia un buon peso politico, ma sono uno che crede che non esercitare il proprio diritto di voto sia un insulto a chi si è sacrificato per far si che oggi questo diritto ce l'abbiamo... A presto

la bislacca ha detto...
Anch'io, sai, mi indigno quando vedo intorno a me l'indifferenza di chi a votare non pensa nemmeno di andarci. Come se non fosse ANCHE affar suo. E penso, tanto per dire, alle lotte che abbiamo dovuto sostenere noi donne per averlo, il diritto al voto. Quindi una donna che non andasse a votare per indifferenza sarebbe due volte colpevole.

Votare è un impulso naturale dell’animo del cittadino probo, che sa naturalmente come vivere la sua vita all’interno della società civilmente organizzata. Alla quale contribuisce col suo lavoro, con l’impianto della propria famiglia; alla quale chiede il rispetto delle regole statuite in soccorso di ciascuna persona. Il voto, sia esso letto come un punto di diritto o una facoltà libera, è comunque un impulso che viene naturale e s’afferma in coloro che sanno cosa significhi appartenere alla società. Tutti i foggiani che hanno scelto di non votare, ricchi o poveri, sfiduciati ed indignati, non si sono comportati civilmente. Essi non hanno cultura del vivere civile e trovano posizione ai margini della nostra cittadinanza. Essi sono quelli che sottraggono tono di civiltà alla nostra Città, al livello pur elementare della vita che vi conduciamo. Sono quelli, oppure simili a quelli, che non hanno rispetto per alcuno. Sono quelli che non rispettano i semafori o parcheggiano dove gli è comodo. Sono quelli che a metà strada dal cassonetto dell’immondizia, buttano le buste della loro immondizia. Sono quelli che lasciano nei prati la merda dei loro cani. Intolleranti d’ogni principio di vita in comune. Per concludere, che passi il loro astensionismo, ma non nel nome d’una democrazia non percepita. Torniamo a dire che la qualità della vita nella nostra Foggia, deve essere basata su una estesa e spessa operazione di cultura civica. gma


  • Le buone
LE STRADE DI FOGGIA RITORNANO PULITE.

L'Amica S.p.A., a pochi giorni dall'elezione del nuovo Sindaco rimette al lavoro i suoi operatori ecologici e le strade tornano ad essere pulite. Questa mattina abbiamo visto all'opera, in alcune zone, anche tre lavoratori della municipalizzata, i quali, in gruppo, provvedevano con buona lena a fare pulizia. E la differenza, rispetto alla situazione di sporcizia dei giorni scorsi, visibile a primo impatto, in tutte le strade cittadine, ci è subito balzata agli occhi. La piazza in cui stazionavamo, le strade circostanti, meravigliavano a causa della loro pulizia. Ed anche le aree verdi, gli spazi di terra intorno agli alberi, erano lustri: tirati a lucido, sgombri da immondizia, rasati, innaffiati. Insomma, un bel vedere. L'attestazione che questa nostra Città, quando è curata, pulita, assume tutt'altro aspetto all'occhio dei cittadini, i quali, se reagiscono come noi, hanno sentore di una vita urbana migliore. Certo noi foggiani sappiamo dei problemi economici che, durante l'amministrazione precedente, hanno penalizzano i dipendenti delle municipalizzata. Crediamo che essi non si siano già risolti. Tuttavia, evidentemente, l'elezione del nuovo Sindaco di Foggia li lascia ben sperare, al punto da sentirsi fiduciosi, da voler dimostrare quanto la loro opera sia importante per la Città.
Noi cittadini foggiani siamo certi di ciò e ci attendiamo dalla nuova Amministrazione che il primo atto amministrativo riguardi proprio l'Amica ed i suoi dipendenti.