domenica 13 settembre 2009

BUONGIORNO FOGGIA -Lunedì 14 settembre 2009

FoggiaT minT maxVentoProb. Precipitazione [%]
Lunedi' 14pioggia e schiarite1627SSW8 km/h
60%
Martedi' 15poco nuvoloso1728E8 km/h

10%


Pensieri.




Non è più tempo di vivacchiare.

Il tempo avanza e riduce il presente in pezzi che il passato divora. Il nostro tempo nuovo si rifugia nel futuro. Ecco come la vita corrente dell’umanità, nel pensiero e nei comportamenti, diventa confusa, poi incerta. Per il modo in cui è ignoto il domani. Meno male che questo slancio verso il futuro è stato sempre praticato dal sapere umano, nello studio delle tendenze sociali, scientifiche, tecnologiche. Solo che queste conoscenze non appartengono a tutti. Esse sono esperienza di pochi e non di quella periferia del pensare e del fare sociale che s’ingrossa d’emarginati esclusi. In questa condizione d’umanità regna la confusione d’un passato turbato dal presente incerto; quella di un presente i cui valori sono effimeri a causa del futuro che s’anticipa. Che tempo vive la nostra società: il passato, il presente, il futuro? In tanti risponderebbero che importante è vivere.

L’estate è trascorsa da pochi giorni. La calura di quelle giornate assolate s’è scomposta al soffio del vento del nord. Inizia l’autunno. La natura prende nuovi colori. Mentre noi, clima – dipendenti, vivacchiamo incerti. Siamo usciti da un periodo, l’estate, che per abitudine leghiamo alle vacanze, al riposo libero, al distacco da impegni doverosi, da regole ed abitudini del comportamento legate al lavoro o alla professione che svolgiamo. Sta di fatto che, a vista, tutta la città sembra dormire. I balconi, le finestre d’ogni palazzo, hanno gli avvolgibili sollevati. I parcheggi in strada sono nuovamente pieni. Ma le piazze, le strade, specie quelle secondarie, non ancora prendono la solita affluenza. Regna, insomma, un’insolita quiete, tutt’intorno. Che poi non è tale, perché essa dice piuttosto di un lontano sopimento generale. Che trova il giusto suo contrario nei pressi delle scuole, nella vivacità degli studenti che riprendono gli studi, libri alla mano, oppure cercano di scambiare i libri di testo vecchi con quelli delle nuove materie di studio. Quella distensione la si trova soprattutto negli uffici delle strutture pubbliche. Anche molti professionisti non ancora attivano ad orario pieno i loro studi. Ma, dove si sonnecchia, neppure casualmente, è negli uffici pubblici. Persino quei funzionari che s’atteggiano autorevoli, sempre scontrosi a causa del loro potere di pubblico ufficiale, se ne stanno mansueti e questa volta tollerano il cittadino che li scuote con qualche decibel di voce in più. Tutto ciò è ancora per poco. Il tempo necessario affinché, a queste nostre latitudini calde, il corpo recuperi col fresco dell’autunno l’attività ordinaria. Anche questo è stato sociale, qui a Foggia. Per questo la condizione urbana della nostra Città non migliora in questo periodo, anzi, tornano a vedersi per strada le buste di spazzatura lasciate dai soliti ignoti incivili che, rientrati dalle ferie, evidentemente hanno ritrovato gli stimoli giusti per riattivare i sensi del loro vivere incivile. Forse è lo stato d’incuria in cui versano le piazze, i giardini di Foggia, le aiuole, a stimolare questi comportamenti primitivi. Oggi, 11 settembre, il Corriere del Mezzogiorno, dopo la denuncia di lettori foggiani, ha scritto e documentato con foto lo stato di degrado del verde pubblico a Foggia. Le foto illustravano prati e aiuole inariditi, in differenti zone della Città. Il reportage non ci ha stupito, trattando fatti che noi lamentiamo da mesi. Noi stavamo per tornarci sopra. Lo faremo a giorni. Il nostro scritto, le foto, riporteranno lo stato d’abbandono in cui versano aree centralissime di Foggia: la piazza Vittorio Veneto, antistante alla Stazione; poco distante la nota piazza Cavour. Sì quelle piazze che ritroviamo nelle belle immagini a colori delle cartoline che illustrano la nostra Città. Le aiuole che arredano quelle piazze, che contornano le relative fontane, non hanno più un solo filo d’erba. E’ facile trovarvi immondizia, lattine di birra, merde di cane, ma neppure un filo d’erba. Quanta bruttura Foggia. Chi ti recupererà da tanta sconcezza? Non certo il corso naturale del tempo o qualche scroscio di pioggia fitta o il padreterno. Come forse pensano quei foggiani che oggi vivacchiano. gma


Aiuola di Piazza Cavour


























Altroconsumo - Caroconsumo. A Foggia il primato dei costi più alti della spesa.

Altroconsumo è la più diffusa associazione di

consumatori in Italia, con i suoi 300.000 Soci ed ha come obiettivo l'informazione e la tutela dei consumatori. Ebbene, dalla sua ultima indagine sul caro-prezzi è risultato che Foggia e Palermo sono le città dove i beni alimentari e di largo consumo costano di più. Oggi, i consumatori foggiani spendono circa 1500 euro in più ogni anno. I prezzi campione sono quelli rilevati presso la grande distribuzione. Non ci sono i nomi per individuare i centri commerciali da cui stare alla larga. Peraltro c’è da temere che anche il confronto con i prezzi praticati nei mercati rionali della città, non funzioni. Perché è pensabile che la lista dei prezzi dei beni alimentari parta dal riferimento ai prezzi salati applicati dagli ipermercati. Comunque, quest’ultimo dato, quest’ultimo record della negatività urbana, mancava proprio alla nostra Città, in aggiunta a quelli negativi che già la distinguono nel panorama di tutti i comuni nazionali, che sono ben 8.101.