lunedì 7 settembre 2009

BUONGIORNO FOGGIA -Lunedì 7 Settembre 2009

Foggia T min T max Vento Prob. Precipitazione [%]
Lunedi' 7 sereno 17 26 N 18 km/h

5%
Martedi' 8 sereno 15 26 N 18 km/h

5%



COMMENTI.



QUESTE DAME DEL CAVOLO, GUAI A POLEMIZZARE CON LORO. MA POI, QUALI DAME, SIANO PEDINE DEL DIALOGO E NE RISPETTINO LE REGOLE.

Passato di moda il tema della Carità, sul quale tante signore riversarono il proprio impulso, poi quello della (Arte) Culinaria, poi quello della Palestra e della Piscina, oggi le Dame in circolazione sono quelle della Cultura. Signore contegnose, che circolano col loro bagaglio di nozioni, come se fosse l’ultimo prodotto griffato, per piazzarlo sotto gli occhi di chiunque incontrano. E per chi ci capita, quest’incontro non è certo fortunato. Se con la dama di carità te la cavavi con un’offerta, se con l’esperta di cucina ti limitavi a fare da cavia durante un pranzo da dimenticare, se con la palestrata bastava un accenno ai suoi sodi glutei, l’incontro con queste dame pensierose rischia d’innescare un diverbio quasi mai conciliabile, che si conclude sempre con l’accusa che sei ignorante, maleducato, antiquato. Insomma, guai a trovarsi contro queste moderne signore esperte in libero, troppo libero pensiero. Ahi noi, nonostante la nostra prudenza, da ieri ci troviamo sotto la mira, addirittura, di alcune congreghe di queste dame, a causa dei post in cui lamentammo le brutture che prostrano Foggia ai livelli più bassi d’urbanità. Due e-mail, con le firme eleganti delle presidentesse (entrambe ex in tante cose) di due associazioni culturali, di cui non dobbiamo fornire i nomi e neppure pubblicare letteralmente i contenuti, ci accusano d’essere personaggi denigratori per mestiere e per appartenenza politica, comunque dei sovversivi, perciò lor signore ci negano la parola come cittadini foggiani e ci vietano di parlare male di Foggia. Insomma, altro che diverbio, altro che polemica. Comunque è vero: “Queste dame del... Guai a trovarsele contro.” Ma certamente lor signore, per metodo di discussione e linguaggio usati, sono poco dame d’intelletto e molto pedine d’un sapere semplice, per cui applichiamo le regole elementari del dialogo: libertà di pensare e d’esprimersi. Quindi, troviamo il giusto rispetto per le lettere che ci indirizzarono, ed anche la condizione per discuterne le parti controverse.

Insomma, la Città di Foggia, di cui noi siamo cittadini ed abitanti, è una delle più belle città (italiane?). Solo chi non ama Foggia, oppure coloro che non la vivono, oppure (aggiungiamo noi) quei cittadini cattivi che ne dicono falsità, sostengono il contrario. Che rispondere? Anche noi amiamo Foggia. Per questo nostro amore diciamo che la nostra Città è amabile e cara. Detto questo, come si fa a non dire altro: Che la sua architettura è opera d’una ‘muratoria’ che capisce soltanto d’affarismo e disprezza le esigenze urbane della sua popolazione? Che le sue piazze, le vie, i vicoli, i marciapiedi, dal centro alla periferia, sono pieni di buche e di sudiciume? Che molti foggiani non tengono un comportamento civile, rispettoso dei diritti altrui? Che in questa città, per quanti convegni culturali si susseguono e per quante associazioni culturali proliferano, vivacchia una civiltà poco credibile? Ma queste signore, quali corsi di quali quartieri ‘alti’ passeggiano, se non vedono il sudiciume che insozza la nostra città? Passi che esse non sentano gli olezzi di fogna che aggrediscono le narici dei foggiani, specie la sera. Con tutto il profumo di cui esse si caricano è possibile che vagheggino d’essere a Paris o a Genève o ad Hollywood o a Las Vegas o in qualche giardino esotico. Di certo esse non frequentano la villa comunale di Foggia.

Per concludere, volendo posizionarci al di fuori d’ogni polemica, a queste spensierate signore chiariamo che non siamo felici ogni volta che scriviamo del pattume che insozza la nostra amabile città. Il cuore ci piange, ogni volta che sentiamo di dovere scrivere in quei termini. E non perché le nostre scarpe, né costose né di marca, hanno appena attinto qualche cacca di cane. Se denunciamo questi scempi è perché siamo convinti, che quando gli sdegni dei concittadini diventeranno rigorosi e puntuali contro questo stato scadente d’urbanità, anche le regole scritte che disciplinano e mantengono e sviluppano la civiltà, troveranno applicazione nella società di Foggia e, forse, renderanno improbabili ed improponibili anche polemiche come questa. gma