giovedì 30 luglio 2009

GOOD MORNING FOGGIA -giovedì 30 luglio 2009

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NOTIZIE

I COMMERCIANTI ALL'INGROSSO NON SI FIDANO PIU' DELLA CAMERA DI COMMERCIO PER QUOTARE IL PREZZO DI VENDITA DEL GRANO.
INTANTO ESSO SCENDE A 229 EURO LA TONNELLATA SOLLEVANDO FORTI TIMORI SUL RISULTATO ECONOMICO DEL RACCOLTO.

Dopo le pesanti accuse formulate da Vincenzo Cirulli, rappresentante dei Commercianti all'ingrosso del grano, ecco il drammatico faccia a faccia con la Commissione prezzi della locale Camera di Commercio. Le accuse, riportate nel post di ieri, di totale sfiducia sulla trasparenza del procedimento adottato dalla Commissione per la quotazione del grano alla vendita, si sono esacerbate, anche a causa dell'ultimo calo del prezzo del grano duro, sceso ieri a 229euro la tonnellata. Un livello di valore così basso da fare temere che il leggero guadagno conquistato all'inizio del raccolto di giugno s'è consumato interamente, per cui anche questo raccolto prospetta agli operatori di settore dei risultati economici quasi in negativo. Comprensibile quindi l'aria 'pesante' che ha caratterizzato l'incontro di ieri, tra Commissione prezzi e commercianti, allargato volutamente anche agli organi d'informazione, per stemperare il clima e dimostrare di perseguire la massima trasparenza in ogni decisione. Come succede sempre in vertenze o dispute di tale tipo, questa volta la Commissione prezzi ha abbassato il prezzo d'acquisto del grano duro, accontentando i commercianti e scontentando gli agricoltori che già lamentavano prezzi offensivi. Insomma, è evidente che questo rapporto tra produttore e acquirente, così come è condotto dalla Camera di Commercio di Foggia, non soddisfa nessuna parte. Alle accuse decise mosse dalla categoria dei commercianti contro la Commissione, ha risposto in termini poco convincenti il presidente Matteo Di Mauro, in apertura di seduta. "Quello di Cirulli è un ragionamento inaccettabile... -diceva il Di Mauro-, noi rappresentiamo lo Stato...".
A noi tutta questa situazione riflette una condizione d'immaturità, sulla quale c'è tanto da lavorare, nell'interesse primario d'una economia che è basilare per il nostro territorio, al di sopra degli interessi di parte, di chi vende e chi acquista. E se è vero che pure a Foggia, c'è un Ente rappresentativo dello Stato, ad indirizzare verso il giusto questi interessi quasi sempre in contrasto, c'è forse da dire, e concludiamo, che in altre regioni questo mercatino è condotto con più dignità. gma