giovedì 8 ottobre 2009

IL COMUNE DI FOGGIA VENDE I TERRENI DELLA COMUNITA'

Foggia T min T max Vento Prob. Precipitazione [%]
Giovedi' 8 sereno 15 27 E 6 km/h

5%
Venerdi' 9 sereno 16 29 E 5 km/h

5%



Il Comune di Foggia è in dissesto finanziario.

VENDE I TERRENI CHE APPARTENGONO AI CITTADINI


La situazione della finanza del nostro Comune è in disastro. Il Comune di Foggia non ha moneta e nessuno è disponibile a fargli credito. I suoi amministratori, neoeletti, sono nelle condizioni di poter amministrare ben poco. Essi sono convinti di dovere vendere a privati i terreni pubblici del patrimonio cittadino, per fare arrivare denaro nelle casse comunali vuote. Senza che vi siano: la verità della somma ricavabile da un tale sacrificio e la certezza che il corrispettivo economico giungerà nelle casse comunali senza essere aggredito giudizialmente dai creditori.

Senza che vi sia un preciso e dettagliato piano economico, legato a precise responsabilità di questi nuovi amministratori comunali, dal quale emerga che il Comune di Foggia così si salverà dall’insolvenza. Il dubbio è invece che, come sovente accade a quelli che versano in condizioni economiche difficili, venga a mancare alla mente di chi amministra, la serenità necessaria per programmare un deciso (certo) piano di salvezza. Così indubitabile, che esso giustifichi i sacrifici che la popolazione di Foggia dovrà condividere e mettere in pratica. Per fare questo, ci sembra che non sia sufficiente l’azione di un governo di maggioranza. Una tale politica non è sufficiente per uscire da una tale situazione. Perché è indispensabile operare in assoluta chiarezza, condivisa dall’intero schieramento politico. Chiarezza significa innanzitutto dare conto ai cittadini foggiani di come s’è determinata questa situazione d’insolvenza e d’illiquidità. Essa è forse dovuta al costo dei servizi urbani?: Raccolta dell’immondizia, Pulizia e Manutenzione delle aree cittadine, ecc.? Anche se negli ultimi anni questi servizi non hanno funzionato bene? Anche se le strade ed il ‘verde’ non hanno ricevuto la manutenzione necessaria? L’asfalto e la segnaletica delle strade cittadine si sono consumate negli anni, senza fruire di seri interventi. Il che ha consentito forti risparmi agli amministratori di quell’epoca. Allora, da che fu causato un così grave sbilancio nei conti della cassa comunale? Oggi, si parla di un vero dissesto finanziario del Comune. Situazione che è molto diversa da un pure serio sbilanciamento dei conti. Ed allora, che politica, che amministrazione è questa? Se oggi non riesce, sebbene fresca di nomina e quindi altra rispetto alla precedente, a dire ai cittadini l’esatta causa di questo tracollo? Ci serve per capire come si deve uscirne. E’ una speranza per noi cittadini, per il futuro dei figli e dei nipoti. Sapere poi serve ad evitare il ripetersi di periodi così drammatici. Invece temiamo che la politica, i partiti dei quali fanno parte questi consiglieri, decidano anche questa volta di seguire il percorso delle accomodature, dei compromessi. Utilizzando tutti i cavilli di leggi amministrative che lasciano, attraverso lo strumento dell’interpretazione, larghi margini alle attestazioni d’incolpevolezza. Se questi attori della politica comunale non ricorressero alla volontà del popolo, prima di dirigere il disastro finanziario del nostro Comune, sarebbe bene che ogni cittadino denunciasse agli uffici di dovere ed al Governo nazionale il comportamento dannoso degli attuali amministratori. Accollando loro, in anticipo, tutte le ulteriori conseguenze negative che ne derivassero in danno dei cittadini foggiani. Ogni denuncia sarebbe un atto di coscienza civica. Un esempio in tal senso può essere l’atto di denuncia compiuto nei giorni scorsi dal senatore Carmelo Morra, il quale, con un’interrogazione al Ministero dell’Interno, ha dettagliato la situazione disastrosa delle finanze del nostro Comune. Forse il suo atto è stato prematuro. Forse le sue conoscenze come Senatore, circa le cose e gli uomini politici di questo territorio, lo hanno deciso a non lasciar correre altro tempo, affinché la situazione amministrativa del nostro Comune non s’aggravasse ulteriormente. gma