mercoledì 17 giugno 2009

Mercoledì 17 giu 2009

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Mercoledi' 17 sole e caldo 20 34 NNE 12 km/h

5%

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Lo dicevamo: una comunità che si pone la prerogativa di vivere secondo qualità la vita urbana, deve avere una mentalità precisa circa i valori che caratterizzano il vivere insieme ed il rispetto rigoroso delle regole assunte liberamente dalla comunità per disciplinarne lo sviluppo. Ieri, in un noto bar cittadino, una signora ha lamentato in maniera discreta, che un lavoratore non rispettava durante il servizio le elementari norme igieniche. L’inserviente, invece di accettare la lamentela, assumeva verso la cliente un atteggiamento irriverente e di derisione. La scena non è sfuggita agli avventori presenti. Alcuni hanno preso le difese della signora. Si sono complimentati per la sua protesta, a proposito di un disservizio che avevano subito pure loro, senza tuttavia sapere rimproverare chi di dovere. Certo, il cittadino urbano deve sentirsi sempre impegnato a fare rispettare le regole di civiltà. Egli deve manifestare subito il suo disappunto e l’indignazione per comportamenti che in ogni modo offendono tutti. Ciò vale innanzi tutto per i comportamenti incivili che noi definiamo di vandalismo. Un’erronea, anzi assente mentalità, circa ciò che è bene e patrimonio di tutti, induce alcuni soggetti a rovinare l’arredo cittadino. Questa gente la de-limitiamo tra i non cittadini. Anzi, è vero che neppure loro vogliono farsi definire tali e che si danno delle sigle astratte, per manifestare la loro sfiducia verso la comunità vicino alla quale vivono. Anche nei confronti di questi fanatici occorre che il cittadino manifesti uno sdegno fermo. Perché il loro percorso di formazione civile, di solito, è stato lo stesso di cui hanno usufruito gli altri soggetti della comunità. Riteniamo, insomma, che se pure la loro formazione civile non sia stata sufficiente, per fare loro intendere come si vive in comunità, ebbene, questa è altra cosa, che, fin quando non è appresa a livelli sufficienti, merita sdegno e denuncia opportuni. gma

Le buone


IL PONTEFICE BENEDETTO XVI A SAN GIOVANNI ROTONDO PER VENERARE LE SPOGLIE DI PADRE PIO.

Domenica 21 giugno Papa Benedetto XVI sarà a San Giovanni Rotondo. Il programma ufficiale della visita, reso noto dall’Ufficio Stampa della Santa Sede, prevede l'arrivo del Papa in elicottero nel campo sportivo di San Giovanni Rotondo, alle 9.15. Da qui il pontefice raggiungerà il santuario di Santa Maria delle Grazie, dove scenderà nella cripta per pregare dinanzi alle spoglie di Padre Pio da Pietrelcina. Alle ore 10:15, sul sagrato della chiesa dedicata al santo cappuccino, celebrerà la messa, presiederà all’Eucaristia e reciterà l'Angelus.

Nel pomeriggio, alle 16.45, incontrerà gli ammalati, il personale medico e i dirigenti dell'ospedale Casa sollievo della sofferenza. Poi l'incontro con sacerdoti, religiose, religiosi e giovani nella chiesa di San Pio da Pietrelcina. La partenza è prevista per le 18.15.
L’Arcivescovo di Manfredonia–Vieste–San Giovanni Rotondo, mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, delegato della Santa Sede per il Santuario e le Opere di San Pio da Pietrelcina, ha confermato ai fedeli, durante la Celebrazione Eucaristica vespertina, puntualmente la dichiarazione resa dal Vaticano. «È un momento bello – ha commentato mons. D’Ambrosio – per il quale dobbiamo dire grazie al Signore, grazie a San Pio e grazie a Papa Benedetto XVI». «Ora dobbiamo prepararci sotto il profilo organizzativo – ha concluso – e ci sarà uno spazio, che cureremo con i Frati Cappuccini, per la preparazione spirituale». In effetti, a San Giovanni Rotondo si respira un “clima di forte preparazione spirituale”, oltre che “di fervente attività per adeguare tutto al meglio, sia nella parte urbana, sia nella zona internazionale, che accoglierà le celebrazioni e gli incontri del Santo Padre”. In questi giorni, in particolare si sta rifinendo il grande palco che accoglierà la celebrazione eucaristica, che avrà come elementi decorativi alcuni mosaici del padre gesuita Marco Rupnik, che è lo stesso autore dei mosaici della Chiesa inferiore e della rampa d’accesso alla Chiesa inferiore che saranno inaugurati, e questa è una novità, dal Santo Padre prima di lasciare San Giovanni Rotondo.
Ma l'attesa preghiera del Papa di fronte ai resti mortali di San Pio, sicuramente sarà il momento più importante della visita del Pontefice. Una conferma precisa dell'ammirazione che egli porta nei confronti di Padre Pio, citato in varie circostanze quale esempio di vita religiosa cristiana per tutti i fedeli.
Altro valore importante è che Benedetto XVI è papa teologo e quindi è molto attesa l’interpretazione che egli darà sulla figura di Padre Pio e sulla devozione che lo circonda. Insomma, per San Giovanni Rotondo, la visita del Papa, non sarà solo un evento mondiale, ma soprattutto il momento per dare nuova linfa spirituale alla venerazione per San Pio da Pietrelcina. gma

Le giuste

L’AMGAS SpA, MUNICIPALIZZATA DEL GAS DI FOGGIA, SECONDO LA GUARDIA DI FINANZA HA EVASO 11 MILIONI DI EURO.
L’AZIENDA SOSTIENE CHE SI TRATTA DI UN ERRORE.

Dalle verifiche fiscali condotte dalle Fiamme Gialle, spunta un’evasione di 11 milioni e mezzo d’euro. Sono alcune voci del bilancio dell’AMGAS che lasciano presumere l’evasione. Esse, alla lettura della Tributaria, sono operazioni di ricavo e d'acquisizione di beni soggetti a tassazione. E, siccome esse non furono registrate come tali, concretano il reato d'evasione. Parte così la denuncia degli investigatori presso la Procura di Foggia, a carico del legale rappresentante, il presidente dell’AMGAS, Lanfranco Tavasci. Il Comando provinciale delle Fiamme Gialle ha emesso un comunicato al riguardo, nel quale si legge che gli investigatori, al termine di complesse indagini d’analisi economica finanziaria, hanno accertato l’evasione compiuta dall’azienda di servizi a capitale pubblico, AMGAS SpA. Quest’ultima, invece, dichiara che sul verbale ricevuto dalla Guardia di Finanza ci sono errori d’interpretazione d’alcune voci presenti in bilancio, sulle quali dovrà pronunciarsi la Magistratura. Peraltro, dice il responsabile finanziario della società, il bilancio dell’AMGAS SpA è soggetto a certificazione, da parte di Società esterne specializzate, i cui esperti e revisori, hanno considerato l’esposizione scritta delle voci di bilancio contestate assolutamente conformi alla legge fiscale. Rimane incontestabile in ogni caso, la situazione economica precaria in cui versa l’AMGAS SpA. A parte l’illiquidità in cui versa l’azienda, mancano precisi piani industriali di sviluppo, sulle cui tracce rilanciare l’impresa. Perciò da tempo non s’intravede una via d’uscita per l’AMGAS, verso la ripresa. Si è ancora alle ‘pezze’ giustificative, cucite in fretta, per nascondere le perdite totalizzate o le magagne di una politica incapace di una gestione amministrativa seria. Insomma, anche se questa denuncia, com’è possibile che sia, sarà inconsistente, temiamo che sarà pur sempre un’impresa impossibile salvare l’AMGAS SpA dal fallimento. gma

Le cattive

LA CRISI IN TERRA DI CAPITANATA.


La crisi non lascia intravedere immediate riprese per l’economia di Capitanata, nei settori che tiravano ed in quelli che sembravano essere alternativi. Alcuni indicatori importanti ce lo dicono: i prezzi dei beni di prima necessità continuano ad aumentare; il valore del denaro diminuisce e assottiglia le buste paga; cresce il numero degli sfratti dalle abitazioni per il mancato pagamento dei fitti. I dati Istat e quelli dell’Inps pure se indicano in terra di Capitanata, il mese di maggio, un decremento delle ore di cassa integrazione dei lavoratori, tuttavia denunciano la pericolosità di un mercato nero del lavoro, certo esistente e consistente, che potrebbe esplodere quanto prima con effetti disastranti. Il prezzo della vendita del grano, è sì in aumento, tuttavia si teme una raccolta in regresso quanto alla resa del peso. Le cattive notizie sulla criminalità, sull’inciviltà, non diminuiscono. Per oggi, con le cattive notizie, basta così.