martedì 30 giugno 2009

GOOD MORNING FOGGIA -mar 30 giugno 2009

Foggia T min T max Vento Prob. Precipitazione [%]
Martedi' 30 pioggia e schiarite 17 26 NW 5 km/h
70%


NOTIZIE


Il dossier di Greenpeace sul Mediterraneo.
I mari del Sud sempre più a rischio d'invasioni biologiche.
Le acque di Puglia, Calabria, Sicilia, più calde ed acide.

Alto Adriatico, mari del sud Italia (Sicilia, Puglia e Calabria), e Alto Tirreno (soprattutto Arcipelago Toscano e mar Ligure): queste le tre aree del mare italiano che registrano i cambiamenti climatici già in atto. A fornire la mappa dei rischi delle acque italiane è il dossier di Greenpeace «Un mare d'inferno. il Mediterraneo e il cambiamento climatico», che raccoglie i documenti scientifici del fenomeno riscaldamento.

SPECIE ALIENE - In particolare, le acque di Sicilia, Puglia e Calabria, per ragioni geografiche, sono quelle più colpite dal fenomeno delle specie «aliene», quelle specie cioè che non fanno parte del nostro patrimonio nativo ma che, provenienti soprattutto dal Canale di Suez, si sono installate nei nostri mari favorite da un ambiente più caldo e acido.

INVASIONI BIOLOGICHE - In questo modo, spiega Greenpeace, sono in aumento le «invasioni biologiche» e il fenomeno della «sostituzione» più o meno rapida di specie che tollerano meno il caldo. Sul fronte delle specie cosiddette «aliene», si tratta di specie entrate da Gibilterra ma soprattutto dal Canale di Suez e fino a pochi anni fa totalmente sconosciute nel Mare Nostrum. Una colonizzazione «considerevolmente aumentata negli ultimi 15 anni», per diversi fattori, clima in testa. Alcune specie sono diventate così comuni che in alcuni casi sono oggetto di pesca commerciale (come alcuni crostacei in Israele, Libano e Siria) a volte con spiacevoli sorprese. Si sono infatti registrati, in Egitto e Israele e più recentemente anche in Libano, casi di avvelenamento causati dall'ingestione di pesce palla, di cui sono segnalate almeno tre specie in Mediterraneo che hanno avuto una crescita esplosiva nel bacino orientale e sono state già avvistate anche in Italia.

LE AREE MARINE - «Non è più questione di "se" o di "ma". Ormai siamo dentro il cambiamento climatico e dobbiamo intervenire con urgenza per arrestare una deriva che rischia di essere incontrollata e irreversibile - ha detto Alessandro Gianni, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia -. Occorre immediatamente ridurre, e poi azzerare, le emissioni di gas serra e, nel frattempo, irrobustire i nostri ecosistemi, compreso il mare, per evitarne il collasso. E' inoltre necessario gestire meglio le attività umane che operano sul mare - ha aggiunto - e uno degli strumenti più utili in tal senso sono le riserve marine. Dobbiamo mettere al sicuro grandi aree di mare per garantire il funzionamento di questo ecosistema. Un mare in salute potrà resistere meglio allo stress imposto dal riscaldamento globale, mentre un mare malato non ce la farà. E noi con lui».

Ugo Ferrero - Corriere del Mezzogiorno
29 giugno 2009


I RETROSCENA DELL'ELIMINAZIONE DELLO SCALO MERCI FERROVIARIO.

E' da qualche tempo che la Ugl trasporti denuncia che dietro la decisione Trenitalia di azzerare lo scalo merci ci sarebbero degli interessi privati. Il segretario Ugl sostiene che essi sono riconducibili al progetto del Pug (piano urbanistico generale Benevolo) per la Riqualificazione di aree urbane in Foggia. Si tratterebbe di costruire nuovi palazzi per civili abitazioni e per uffici pubblici. Il progetto, secondo l'Ugl, si sviluppa da viale Fortore, all'altezza del ristorante in fiera, prosegue sino all'ingresso dell'officina manutenzione rotabili, l'ex deposito locomotive, estendendosi sino a via Manfredonia. L'obiettivo della speculazione edilizia sarebbe quello di aggiungere altri edifici a quelli già sorti a ridosso dei binari dello scalo merci. Insomma, un'altra chicca dell'ufficio tecnico comunale durante l'amministrazione del sindaco ex, ex Ciliberti, per alimentare la voracità di costruttori locali.
Mentre qualche imprenditore di Foggia si dice che bravo sono e pensa ai 'suoi' futuri arricchimenti, Trenitalia ci da un'altra pillola sul progetto che cancella lo Scalo merci dalla nostra città per trasferirlo in quella di Bari. Si tratta del "Corridoio su rotaia che privilegia il trasporto merci dall'est Europa ai Balcani". Un percorso ferroviario che attraversa la Puglia, passa, passa soltanto per Foggia, dove intanto è stato smantellato lo scalo merci, per arrivare (ci siamo, ora sì che è chiaro chi s'avvantaggia del danno fatto ai Foggiani) alla piattaforma 'di lancio' che curerà la veicolazione delle merci verso il Mediterraneo. Sarà la società Ferrotramviaria SPA-Ferrovie del Nord Barese, di Bari, che gestirà questi trasporti, ma anche quelli sulla tratta che da Sud va sino a Pescara. E Foggia, l'economia e gli imprenditori di Foggia? Poca cosa se confrontata con "l'enorme impatto strategico che ha questo progetto del trasporto ferroviario merci". Sollecitiamo l'appena eletto Sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, ad intervenire affinchè la città di Foggia, quella che lui ha definito Capitale, questa volta, almeno incassi con l'altra mano il "capitale" corrispettivo che sana i danni di questa scelta. gma


ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSORZIO PER L'UNIVERSITA' DI CAPITANATA.

Al professor Davide Leccese è stato affidato il prestigioso incarico di Presidente del Consorzio Universitario di Capitanata , che è la massima espressione nel campo dello sviluppo dell’istruzione universitaria e della ricerca, in quanto ente programmatore-promotore, per lo sviluppo dell’istruzione universitaria e della ricerca scientifica nel territorio di Capitanata.

La missione è quella di dare una rappresentazione costante delle esigenze di sviluppo economico e di crescita culturale della comunità locale, che ha voluto fortemente l’Università intesa come fattore di sviluppo culturale sul territorio. Certo, il periodo che si apre è particolarmente impegnativo ai fini della crescita e del consolidamento del sistema universitario nazionale. Le situazioni e le nuove esigenze che si vanno profilando richiedono al Consorzio un forte impegno ed un’incisiva azione d'impulso, di accompagnamento e di coordinamento tra le stesse con le istituzioni del territorio.

La candidatura del professor Leccese è stata proposta dall’Ente Provincia di Foggia, socio di maggioranza all’interno del Consorzio per l’Università di Capitanata. Il che conferma l’intento della Provincia, di dare un deciso impulso all’attività del Consorzio, pensando all’allargamento dei soci interni ed al consolidamento dell’istituzione in quanto tale. A tale proposito bisogna precisare che la scelta del professor Davide Leccese, alla guida di un’istituzione tanto importante ed altresì tipica, è stata una scelta senz'altro appropriata. Professore di Filosofia, già Preside del Liceo V. Lanza di Foggia, destinatario di numerosi incarichi nazionali di progetto e di studio, conferitigli del Ministero della Cultura e dell’Istruzione, apprezzato giornalista ed opinionista, egli è uomo stimato per la sapienza e la scrupolosità dei suoi atti. Ci sembra che nessun profilo s’adatti meglio all’incarico d’innovare l’ente e di dotarlo di un management più consistente ed attivo. Le qualità del professor Leccese sono senza dubbio appropriate, per continuare le importanti funzioni che, per statuto, il Consorzio per l’Università è tenuto a svolgere al fianco del Polo Universitario di Foggia. gma


Sabato 4 luglio. A Foggia iniziano i Saldi.


Questa la data prevista dal calendario regionale, a partire dalla quale, per la durata di due mesi, gli esercizi commerciali avvieranno la campagna degli sconti sulle rimanenze di magazzino. E sì che le vendite ordinarie di questa estate sono risultate un vero disastro. I settori dell'abbigliamento, della pelletteria, delle calzature, hanno registrato cali delle vendite pari al -30%. Ora i commercianti sperano di rifarsi i conti, con le vendite a Saldi. Il presidente del sindacato abbigliamento ha quindi chiesto al Comune che Sabato, giorno d'avvio dei Saldi, s'autorizzi il prolungamento dell'orario d'apertura sino alla mezzanotte. Si spera in questo modo che, anche quei cittadini che trascorressero il pomeriggio al mare, al ritorno in città troverebbero i negozi aperti, per effettuare i loro acquisti. Tutte queste buone intenzioni, sono comunque una necessità, sono l'unico, ultimo rimedio, per pareggiare nelle casse dei commercianti le somme in uscita degli acquisti. Ma non tutti i commercianti la pensano così. Sono tanti quelli che ritengono le vendite a saldi addirittura controproducenti, in quanto assorbirebbero dal mercato quel denaro che gli acquirenti invece destinerebbero agli acquisti a prezzo ordinario, della stagione successiva. Su un aspetto, comunque, i commercianti foggiani credono sia opportuno creare l'intesa con gli acquirenti: ai saldi non vanno più merci vecchie, se non anche difettate, a prezzi da raggiro. Essi, oggi, vogliono proporsi al Cliente con tutte le garanzie possibili di trasparenza: etichette d'acquisto e quant'altro rassicuri la vendita. gma