venerdì 7 ottobre 2011

LA GIUSTA MISURA PER UNA INGIUSTA REALTA’.

A Foggia trova consensi, da oltre un decennio, una classe politica dequalificata, inetta e, in più e per lo più, corrotta.

Una persona apprezzabile ci suggerisce d’essere ‘meno duri’ mentre (de)scriviamo lo stato della politica nella nostra Città. Nell’attesa d’incontrarlo, per approfondire le motivazioni del suo suggerimento, così come facciamo ogni volta che qualcuno ci consiglia (raccomanda) di dare un tono più conciliante al nostro discorrere, frattanto siamo soliti rivedere l’impianto e l’accento dati alle nostre parole.Ma giungiamo ogni volta alla stessa argomentazione: le nostre parole esprimono l’immagine di una realtà (il vissuto nella nostra Foggia) che, in questi momenti e da un triste decennio, non è certo regolare, anzi, esso è tale da non rasserenare per niente la vita di noi foggiani. Ci succede anche che qualche nostro buon ‘amico’, con circospezione, ci sussurri “…Vi state facendo molti (troppi?) nemici”. Ai quali neppure rispondiamo dicendo: “Molti nemici molto onore”. Invece ci chiediamo: Perché ‘questi’ nemici? Chi sono? Evidentemente sono i fatti di cui noi scriviamo, le persone che con le loro azioni originano i nostri scritti e che noi disapproviamo, a ritenersi nostri nemici.

Quanto all’asprezza dei nostri scritti, chi ci attribuisce questa caratteristica certo non ascolta ciò che dicono i cittadini foggiani e neppure quanta rabbia oggi sostiene le loro imprecazioni.

Provammo abbattimento, disperazione, per le parole di un anziano foggiano, pronunciate mentre egli giocava a bocce: “Preferivo morire durante i bombardamenti di Foggia –diceva- piuttosto che morire oggi, in una città ridotta in cattive condizioni da quattro mariuoli.” Vi assicuriamo che la forza con cui la boccia scagliata da quell’anziano centrò il pallino, fu la stessa che colpì le nostre menti. Quei quattro mariuoli cui accennò l’anziano, sì, coloro che amministrando disonestamente la città di Foggia l’hanno ridotta nello stato disgraziato in cui oggi si trova, hanno forse causato ai cittadini foggiani più disastri che i bombardamenti. Solo che questi sono imputabili ai nemici, in una guerra, invece quelli legati all’amministrazione insana di Foggia, sono atti gravi, delittuosi, imputabili alla delinquenza di foggiani che intenzionalmente si propongono come amministratori cittadini per derubare la comunità foggiana. E ce ne sono tanti nella nostra Città, di questi politici criminali: assessori, consiglieri, presidenti, dirigenti e funzionari. In ogni istituzione governativa di questa Città. Corrotti e corruttibili. Infami e infamanti. Punibili, eppure quasi sempre impuniti per la legge giudiziale.
D’altronde, questa nostra città è oggi governata da chi in passato s’esaltò come Capo di Stato e reclamò la sua Capitale; sino a contentarsi poi di fare il re, ma pur sempre tenendo nelle mani le sorti d’una popolazione.
No! Noi non siamo duri o troppo severi quando lasciamo capire tali tipi. Né vogliamo comportarci come certa stampa locale che ignora le loro malefatte. Forse temendo qualche editore di trovarsi un giorno al cospetto di qualcuno di quelli, per implorare un favore.
Contiamo d’avere risposto all’accusa rivoltaci. Sono i fatti che oggi sminuzzano l’immagine della nostra Foggia, quelli che fanno parlare in tono arrabbiato e disperato i foggiani, a motivare i toni del nostro scritto.gma