giovedì 26 maggio 2011

I FOGGIANI PER PROTESTA SPARGONO IN STRADA L’IMMONDIZIA NON RACCOLTA. L’AMICA ACCUSA IL COMUNE DEL DISSERVIZIO. IL SINDACO TACE.

Il sindaco tace e non per vergogna della situazione.Lui e gli amministratori comunali, dopo la vendita dei suoli patrimonio dei foggiani, pensano d'uscire dalla situazione gestendo arbitrariamente le milionate UE-Regione sui progetti Aree Vaste.


Foggia è sporca ed i foggiani sporcaccioni; il sindaco sta zitto ed i foggiani tacciono; la politica locale è inetta e... i foggiani se la meritano tutta. Perché la Politica, quella del fare per il benessere e la civiltà comune, è prodotta dalla società, nel bene e nel male. Se quella nazionale s’è oggi ridotta ad interesse di parte e diffonde tutt’intorno il litigio, bisogna interrogarsi sullo stato di salute della società, per capire poi la disonestà che usa la politica. Se a Foggia la politica è inetta e anche disonesta e sempre vigliacca,, giacché, per poca trasparenza, si nasconde dietro il silenzio oscuro, una domanda sull’assioma mentale e caratteriale della comunità foggiana conviene porsela. Perché la nostra gente confonde la democrazia col farsi i fatti propri e il sistema della cittadinanza con la subordinazione passiva al potere governativo, che invece andrebbe costantemente interrogato e controllato? Non basta che qualche cittadino di Foggia, sull’esempio mediatico che gli arriva da Napoli, prenda qualche sacchetto d’immondizia e lo sposti sulla via col solo risultato d’intralciare il traffico stradale a qualche concittadino. E’ più utile imporre a qualche redazione di giornale o tv locali, di tallonare il sindaco di Foggia, affinché spieghi la situazione di dissesto economico del Comune e come la nostra comunità debba uscirne. Perché intanto il sindaco ed i suoi aggiunti non continuino a fare atti amministrativi che, pure se deliberati normalmente, non sarebbero stati condivisi dalla cittadinanza.

Su questa Foggia stanno giungendo, dal salvadanaio Comunità Europea decine di milioni di euro, nell’ambito del finanziamento dei progetti di vasto respiro riguardanti le Aree Vaste. Cioè progetti strategici idonei per rivalorizzare e modernizzare, sullo standard europeo, i territori arretrati, quelli che hanno infrastrutture vecchie e mai rinnovate ad ostacolarne un normale progresso. Tra le Aree Vaste pugliesi c’è anche quella di Capitanata, più quella della Comunità montana dei Monti Dauni Meridionali. Insomma, si parla di un passaggio storico per la nostra Provincia. La politica che ‘conta’ racconta che questi tanti milioni di euro possono diventare la chiave di volta per cambiare il territorio dauno e rilanciarne l’economia. Alla comunità dauna chiedersi se la proposta strategica apparecchiata dal Comune di Foggia sino dal 2008, sia oggi realmente strategica per il territorio e per l’economia. Non rispettare la finalità mirata della Comunità Europea, come è accaduto in passato, quando s’è speso il suo danaro capoticamente e senza tenerne un chiaro controllo amministrativo, ci espone al rischio di lasciare com’è la nostra Provincia, mentre altre avrebbero saputo darsi, con quegli euro, un futuro più civile. C’è comunque da tenere in considerazione l’handicap dei debiti che gravano sul Comune di Foggia. Tali e tanti che non s’enumerano. Però tutti sanno che, oggi, di fatto, al nostro Comune mancano gli euro necessari per mettere su strada i camion per la raccolta dell’immondizia in città. Non saranno certamente i soldoni destinati alle opere per l’Area Vasta di Capitanata, che tireranno fuori Foggia dallo squilibrio economico che blocca il Comune. O sì? Ma esaminiamo l’elenco delle opere approvate e finanziate per rilanciare in Europa l’Area Vasta di Capitanata. Quante di esse vi sembrano “strategiche”?

1. il Progetto Pilota Innovativo di Treno-Tram Euro con un importo da 5 milioni di euro (progetto che riguarda la riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’area della stazione ferroviaria di Foggia);

2. il Sistema integrato per la logistica leggera e pesante (Poli di Foggia Incoronata, San Severo, Cerignola, Manfredonia) con un importo di 2,5 milioni di euro, indirizzato a infrastrutture per la gestione dell’Interporto di Cerignola;

3. la Tangenziale Est di San Severo con un importo da 5 milioni di euro, indirizzato allo snodo in prossimità dell’area ASI di San Severo

4. il Sistema della logistica e movimento merci all'interno del Porto Alti Fondali di Manfredonia-Monte Sant’Angelo con un importo di 2,5 milioni di euro.

5. Impulso al Piano di sviluppo delle aree industriali e produttive, con 3 milioni di euro indirizzati tanto all’ASI Foggia-Incoronata quanto all’ASI San Severo-Apricena;

6. Infrastrutture a sostegno della flotta peschereccia con un importo di 2,5 milioni di euro, indirizzato alle aree produttive lagunari di Lesina e Varano.

7. Piano di difesa della costa con un importo di 5 milioni di euro, indirizzato alla messa in sicurezza delle grotte marine di fruizione turistica tra Mattinata e Peschici;

8. Interventi su rischio idraulico all’ASI Foggia Incoronata con un importo da 2,5 milioni di euro;

9. Interventi per il potenziamento della rete antincendio con un importo di 1,5 milioni di euro.

10. Interventi sui sistemi per l’utilizzo delle acque reflue con un importo complessivo da 2,5 milioni di euro, indirizzati a un impianto su Foggia, uno sulla rete Fortore n.11 di San Severo, un terzo su Cerignola che servirà all’irrigazione di mille ettari.

11. Rete Sistemi Biblioteche e Musei con un importo di 5 milioni di euro;

12. Sistema dell’Archeologia e del Patrimonio connesso, con un importo di 5 milioni di euro, indirizzato a Herdonia, Parco Archeologico di Siponto, Fosse Granarie di Cerignola e Tiati a San Paolo di Civitate;

13. Completamento copertura dell’area vasta con rete telematica WI-MAX con un importo di 3 milioni di euro;

14. Rivitalizzazione dei centri storici con un importo di 2 milioni di euro.

Una cinquantina di milioni di euro che si divideranno alcuni comuni della provincia di Foggia. Le opere, i loro costi finali, tutti da verificare. La strategia del progetto, la sua gestione, tutte da individuare. Ne parlano poco persino i partiti ed i mezzi d’informazione locali.

Evidentemente la materia di questo progetto o è ancora da capirsi oppure è l’ennesimo balocco d’una politica improvvisata. A tenere campo, in questi giorni, a Foggia, non è neppure la rabbia dei foggiani: per l’immondizia, per le strade rotte, per l’inciviltà diffusa. Il sindaco se la ride e, d’altronde, qualcuno gli augura che abbia ripreso a dormire, così come se la dormono i foggiani. Noi auspichiamo che egli, con tutta l’autorità del suo incarico, intervenga presso la direzione dell’AMICA ed ottenga che i dipendenti addetti si mettano a lavorare seriamente. Alcuni operatori lavorano poco e male di ramazza; poi li vedi al bar o alla sala scomesse; dopo avere riposto l’attrezzo di lavoro, senza che dalle strade sia scomparsa l’immondizia. Siamo duri col Sindaco, con gli operatori ecologici? Vogliamo esserlo anche con i sindacati, quando non analizzano interamente il problema della ‘pulizia’ nella nostra città e contano i mezzi funzionanti piuttosto che la poca qualità del lavoro svolto da molti dipendenti dell’AMICA.