martedì 2 giugno 2009

martedì 2 giugno 2009

le buone

A FOGGIA SI VOTA PER IL RINNOVO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
Sabato 6 e domenica 7 di questo giugno, i foggiani vanno alle urne. Voteranno per scegliersi i loro rappresentanti nel Parlamento europeo e, per rinnovare l’Amministrazione Comunale, Sindaco in testa, della nostra Città.
Riassumiamo, in maniera molto semplice, la situazione degli schieramenti politici in lizza, ad uso dei foggiani che risiedono all’estero. L'amministrazione uscente, il Sindaco uscente, Orazio Ciliberti, lasciano in eredità ai governanti successori una situazione economica disastrata delle casse comunali. Per sintetizzare, riportiamo le parole di una dichiarazione rilasciata al giornale loggia ad una condizione di gravissimo disavanzo... Servirà ora un Sindaco di grande esperienza, animato da lealtà nei confronti della società foggiana. Capace di cambiare la mentalità degli amministratori." Questo per consentire al Governo centrale d'intervenire con risorse economiche straordinarie, per risanare la situazione locale.
Detto questo, basta guardare le foto riportate di seguito,
per rendersi conto della situazione di degrado in cui si trova Foggia, alla scadenza di questo mandato Ciliberti.
Passiamo ora allo scenario politico, che compone questa nuova tornata elettorale. Il tutto, reso con uno schema sintetico.
Il Partito Democratico candida a Sindaco Mongelli, già Presidente dell'Ente Fiera di Foggia.





Al Centro l'UDC candida Lambresa, che in passato ha amministrato con ottimi risultati la municipalizzata per la pulizia urbana AMICA.




Il PDL, Popolo delle Libertà, propone come Sindaco Santaniello, già componente del consiglio nella giunta Regionale.

Il borsino sul probabile vincitore, indica come prossimo Sindaco di Foggia Santaniello. In seconda posizione la Lambresa. In ultima posizione il Partito Democratico, col suo candidato Mongelli.
Per il bene dei foggiani vinca un nuovo modo di fare politica e la consapevolezza che il dovere dei cittadini non si esaurisce col voto espresso, bensì operando costantemente un vigile controllo, a ridosso degli amministratori eletti. gma

le giuste

CERIMONIA PER IL 63° ANNIVERSARIO DELLA PROCLAMAZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA.
In piazzale Italia, si svolge la solita Cerimonia commemorativa. Alla presenza delle autorità, delle Associazioni dei combattenti, del gruppo di militari in rappresentanza delle varie Forze armate, viene deposta la corona d'alloro dinnanzi al Monumento ai Caduti. Quest'anno, c'è un motivo nuovo che dà valore alla Cerimonia e conferisce lustro alla Città. In piazzale Italia, viene 'radicato' un cippo, che scoperto, ricorda ai foggiani l'ennesimo tributo di vita, compiuto da un concittadino, Nicola Stame, in nome dell'irrinunciabile libertà. Egli fu fucilato a Roma dai tedeschi, per vendetta, alle Fosse Ardeatine, insieme ad altri 334 italiani. Era il 24 gennaio 1944. Di lui, del suo ideale, del suo coraggio, affinchè i foggiani ne tengano memoria, riportiamo le note di vita tratte da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nicola Ugo Stame (Foggia, 8 gennaio 1908 – Roma, 24 marzo 1944) è stato un partigiano italiano, tenore lirico, insignito della Medaglia d'argento al valor militare.
Cenni biografici
Sin da giovane, invogliato da amici e parenti, che riconoscono le sue qualità canore, inizia la sua carriera artistica di tenore lirico, trasferendosi a Roma ed esibendosi al "Teatro dell'Opera" in brani tratti da "il Trovatore" di Giuseppe Verdi; dal terzo atto di tale opera è tratta l'unica testimonianza della carriera artistica di Nicola Stame, una rara registrazione in cui il tenore partigiano interpreta "Di quella pira l’orrendo fuoco". In Via dei Volsci, nella zona di San Lorenzo, una targa posta dai suoi compagni ricorda la casa in cui abitò prima di entrare in clandestinità.
Ed è da giovane che comincia a manifestare il suo antifascismo non aderendo al PNF (Partito Nazionale Fascista) e già per questo viene arrestato dalla Polizia nel 1939 proprio al "Teatro dell'Opera" mentre sta provando la "Turandot" di Giacomo Puccini e, in seguito, dopo 4 mesi di prigione, viene segnalato come Sorvegliato Speciale.
Durante la seconda guerra mondiale diviene Sergente Maggiore della Regia Aeronautica e, dopo l'armistizio dell'8 settembre, anziché continuare la carriera di tenore e fuggire negli USA (dove era già in programma una tournée), decide di rimanere nella Capitale, arruolandosi nel gruppo clandestino di Resistenza "Movimento Comunista d'Italia-Bandiera Rossa".
Il 24 gennaio 1944 viene arrestato, condotto in via Tasso, torturato e condannato dal Tribunale Speciale Tedesco al carcere duro in Germania (condanna respinta dal fedelmaresciallo tedesco Albert Kesselring), quindi viene trasferito al carcere di Regina Coeli. Qui viene prelevato per essere ucciso alle Fosse Ardeatine assieme ad altri 334 uomini (all'indomani dell'attacco di via Rasella) il 24 marzo 1944. Assieme a quello di altre 37 vittime dell'eccidio, il suo corpo rimase orrendamente decapitato a seguito del massacro, come verificato al momento del recupero dei resti, dopo la liberazione di Roma.

le cattive

Ce le hanno risparmiate oggi, le notizie cattive. Riportiamo il seguito dell'incidente mortale, avvenuto ieri notte, in cui due giovani fidanzati, originari di Stornara, mentre rientravano a casa in auto, sono usciti di strada per motivi ancora sconosciuti. Il giovane, Francesco Casarella, di 26 anni, come riferivamo ieri, è deceduto. La fidanzata, Maria Immacolata Di Gioia, di 24 anni, ricoverata all'ospedale Tatarella di Cerignola, è ancora in condizioni gravissime, per lo meno stazionarie, tuttavie disperate. Di fronte ad una età giovanissima, che lotta contro la morte, ci auguriamo che la vita abbia il sopravvento. Forza Maria. gma