sabato 1 agosto 2009

GOOD MORNING FOGGIA -Sabato 1 agosto 2009

Foggia T min T max Vento Prob. Precipitazione [%]
Sabato 1 sole e caldo 20 36 ENE 11 km/h

5%
Domenica 2 sole e caldo 20 37 WSW 7 km/h

5%


NOTIZIE


VOLA SUL GARGANO E LA VACANZA E' GRAT
IS!!!
L'iniziativa promoziona l'aereoporto di Foggia G. Lisa ed il Turismo sul Gargano.



Durante i quattro week-end del mese di settembre (partenza il venerdi e rientro il lunedi pomeriggio) chi acquisterà un biglietto per il volo Roma-Foggia della compagnia 'Skybridge' -tra l'altro ad una tariffa promozionale e cioé inferiore ai 100 euro tasse incluse- avrà la possibilità di soggiornare gratuitamente (con trattamento di pernottamento e prima colazione) in una delle cinque strutture alberghiere a quattro stelle del Gargano che hanno aderito all'iniziativa.
I passeggeri in promozione, una volta giunti all'aeroporto foggiano, verranno accompagnati gratuitamente sino alle strutture alberghiere nelle località prescelte del Gargano, da bus messi a disposizione dalla Provincia di Foggia. Lo stesso trattamento è previsto a fine vacanza, per riportare i turisti nello scalo aereoportuale. L'offerta è limitata a trenta posti, disponibili per ogni fine settimana, quindi non c'é che affrettarsi e prenotare. Anche perché per pubblicizzare l'iniziativa, a partire dal 1° agosto, sono previsti due banner sui siti www.roma.corriere.it e www.roma.repubblica.it (i portali dell'edizione romana dei quotidiani 'Corriere della sera' e 'la Repubblica').
Sostenere l'aeroporto 'Gino Lisa' e, allo stesso tempo, promuovere il turismo sul Gargano anche in bassa stagione. E' questa la duplice finalità del progetto 'Vola sul Gargano e ti offriamo la vacanza', ideato e realizzato dall'assessorato al Turismo della Provincia di Foggia in collaborazione con Gtours, Skybridge, gli hotel Aranci, Oasi, Pellegrino Palace, Delle more, Yria, e Aeroporti di Puglia e presentato martedi 28 luglio in conferenza stampa a Palazzo Dogana.




Michele Mangano, il ballerino di Monte S'ant'angelo, a Faeto e a Celenza Valfortore con la sua ultima opera "Gargano & Salento".

Sul Subappennino Dauno questa estate si ballerà al ritm0 della tarantella e della taranta.

A Faeto, la notte del 15 Agosto, e subito dopo a Celenza Valfortore, il 16 Agosto, va in piazza lo spettacolo di Michele Mangano e dei suoi Danzanova (un gruppo composto da sei danzatrici, la cui danza seguendo una concezione teatrale, imprime una dimensione ludica e dinamica allo spettacolo), che s'intitola "Gargano & Salento".

Il ballerino di Monte Sant’Angelo, il maestro Michele Mangano, una vita dedicata alla danza e alla musica popolare del Gargano, insegue le sue creazioni in terra di Capitanata, tramite esse si stringe alla gente dauna con entusiasmo, cercando nuove sperimentazioni musicali e coreografiche.

Anche con quest’opera musicale Mangano, ballando il primitivo sentimento di appartenenza alla terra, riesce a proiettare i suoi spettatori in orizzonti più ampi. Tradizioni che si intersecano, si riannodano al presente, riaffiorano nei passi delle romantiche tarantelle, delle scatenate pizziche e delle danze del profondo sud, scandite dal ritmo ipnotico di tamburelli. Lo spettacolo, già portato in scena alla Fiera del Gusto - Terra Madre - di Torino, ove il Presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola auspicò l'idea di fare di questo spettacolo il prodotto rappresentativo della Puglia anche all'estero, racconta, attraverso musica e danza, la terra di Puglia nella sua completezza, partendo dal romanticismo della serenata Garganica, per giungere alla ritmicità tipica del Salento, con le sue vorticose pizziche e il mito della taranta. L'esperienza, già partita lo scorso giugno, in occasione della II° Edizione del Festival "Umbra Forest Folk 2009", vedrà sul palco gli 'Zimbaria', storico gruppo salentino, e i Danzanova, il corpo di ballo dello stesso Mangano, condurci in questo magico viaggio virtuale, alla scoperta di una terra che ancora tanto può dare. Quest'anno accanto al maestro Mangano ci sarà un grande percussionista pugliese che si è distinto nell'ambito della Notte della Taranta, il m° Marrara, che nel 2003 affiancò Stewart Copeland. Affermano i manager, Paoletti e Angelo De Maio: "Stiamo progettando un grande tour per questo spettacolo, che abbraccia i grandi della tradizione pugliese. In modo particolare il m° Mangano ha una schiera di fan che lo attendono impazienti di ballare al suo ritmo frenetico. Ai suoi mitici Danzanova, non potevamo che affiancare gli Zimbaria, che riteniamo essere uno dei pochi gruppi all'altezza dei danzatori garganici. Gruppo unico nel suo genere perché nella loro musica emerge uno straordinario potenziale improvvisatore, grazie al quale la pizzica tende a modificarsi continuamente con esecuzioni originali, nel rispetto però di una rigorosa fedeltà stilistica". Musica e danza linguaggio universale di pace e fratellanza tra tutti i popoli, e hanno quindi la funzione di unire e non dividere. Con questo spettacolo quindi Mangano e i Danzanova fondono le proprie esperienze musicali del tutto eterogenee, cogliendo intuizioni interiori e concependo il fare musica e danza come nuova agorà per tutti i popoli. Tutto ciò perché la Puglia, ed il Sud in genere, è come il frutto di un innesto di differenti culture su un ramo saldo e forte.

Feste patronali, Sagre in 'odore' delle tradizioni e dei gusti, Balli, Canti.
Ogni giorno d'Agosto i Comuni sono in festa.

E’ agosto, un altro. Non c’è Comune d’Italia che non ritenti la festa che tale mese reclama. Si celebrano le tradizioni legate al territorio, alla comunità locale: vessilli pitturati d’ogni forma e misura, storia di brigantaggi e di potentati; santi patroni e fanti in arme; costumi; pietanze tipiche; scritti, ballate e canti; in questo periodo sono ripassati per dare lustro al blasone comunale, affinché svetti il campanile d’ogni pur minuto paese che si trovi sulla costa marina, in pianura, in collina o in montagna, lungo tutta la Penisola italiana. E sì che questo Stivale, in ogni direzione, per ogni metro di borgata, ha la sua storia originaria, tante storie di popolazioni diverse dai linguaggi diversi, scritte per dare continua e completa fierezza alle stirpi seguenti, sulle stirpi vicine. Ed il mese d’agosto, nel corso dei tempi, è divenuto il più adatto per rinverdire, nonostante il sol leone, attraverso la festa popolare, genìe trapassate, spesso esaltate, se non proprio reinventate. Perché ad Agosto? Perché la gente si dà trenta giorni di vacanza continuata in questo periodo ed usa spostarsi e dimorare nelle località più attraenti, sia per le bellezze paesaggistiche sia per le qualità ospitanti della gente locale, tra le quali la più allettante sembra essere proprio la capacità d’offrire svago e spettacolo ai villeggianti. Su questa festività popolare agostana nei Comuni, in un passato non distante per tempo, ma idealmente risolto, ha tanto influito il fenomeno dell’emigrazione per lavoro, nel corso del quale tanti comuni italiani si sono svuotati dei dimoranti più giovani, diretti a procurarsi occupazione nei luoghi caratterizzati da un’economia in espansione. Ci riferiamo agli anni cinquanta-sessanta. Parliamo di gente popolana, animata perennemente dal vincolo col paese d’origine, dove essi avevano dovuto lasciare familiari e le tracce della loro origine. Una tal gente è comprensibile che, nei periodi di festività più significativi, anche più duraturi quanto ai giorni festivi, facesse ritorno nel proprio paese d’origine per ricongiungersi con i propri consanguinei. Chi ha l’età giusta, ha visto quei paesi, quasi deserti nel corso dell’anno, riabitarsi durante le festività pasquali, estive, natalizie o di fine anno. Le stradine di paese a stento contenevano le tante autovetture a targa ‘estera’, quasi tutte di grossa dimensione, con le quali erano ‘ritornati’ i paesani emigrati. Ed è ovvio che non solo le famiglie ricostituitesi ed anzi accresciute dai novelli nati facessero festa. L’intero paese festeggiava ed ogni aria prudeva di sapori ben noti: gli anziani erano all’opera per far rivivere antiche giovialità, cose semplici che, tuttavia, sapevano ancora di tempi modesti eppure più semplici eppure correntemente più sereni. Ed i trenta continui giorni del mese d’agosto, quelli della festività più lunga, quelli d’una natura che s’offre con tutta la sua generosità, sono stati anche quelli dei Comuni in festa popolare. Infatti: Sagre in nome delle tradizioni e dei gusti, Balli, Canti ed anche ... tanta Familiarità. Oggi, dopo qualche generazione, questo fenomeno popolare s’è modernizzato. Gli interessi economici, il marketing applicato, un bel po’ di denaro che gira attorno al mantenimento dei borghi che sanno documentare un minimo di storicità, la furbizia di qualche sindaco, alimentano quello che ormai è un conclamato business. Tutti i Comuni d’Italia ad agosto scendono in festa, ‘markettano’ il loro Cartellone estivo, offrono ai turisti svago a ripetizione, per richiamare la loro presenza e quindi una ‘botta’ all’economia stagionale e perché no, una alla negatività dell’azione politica strascicata sino all’estate da amministrazioni comunali che lamentano in modo cronico la mancanza di denaro nelle casse istituzionali. Eppure, per divertire il popolo, per ‘mantenerlo’ allegro almeno d’agosto, queste amministrazioni comunali trovano il denaro. Alcuni assessorati comunali, in linea con le ragioni della crisi economica attuale, dicono di fare comunque economia, ricorrendo anche ad artisti locali in vena di farsi notare. Altri assessori, invece, ci sembrano tanti e troppi, anticipano che queste manifestazioni ludiche non possono essere al risparmio, per il fatto stesso che sono intraprese dal Comune. Sennò, che misera figura ci farebbe lo stesso? Per cui, ecco i cartelloni dello spettacolo comunale agostano, fare a gara nel pubblicizzare la partecipazione di star nazionali ed estere dal cachet non certo modesto e da pagare in anticipo, per contanti. Tanto, l’amministratore pubblico non paga e... “Io pago”. Anche se lo spettacolo(?) non mi diverte. gma