venerdì 22 gennaio 2010

IL PIANO "CAPITANATA 2020"




IL PIANO STRATEGICO "CAPITANATA 2020"









I cittadini di Foggia s’auguravano che questo anno 2010 fosse davvero nuovo ed altro quanto all’andamento della qualità della vita urbana. Invece la nostra città è ancora presente, in negativo, nella cronaca nazionale: con fatti gravi di criminalità e di malasanità, che condizionano negativamente l’esistenza civile della nostra comunità, come la voglia di cambiare in meglio. Per questo, entriamo nel tema di un programma di sviluppo e di ammodernamento del nostro territorio di Capitanata, concepito ed elaborato, anni fa, dall’amministrazione comunale. Era allora sindaco quel Ciliberti, la cui governance ha lasciato poi le casse del Comune vuote ed una situazione amministrativa catastrofica a carico della Città di Foggia, a causa della quale qualsiasi piano di rivalutazione diventa improbabile. Ciò non riguarda il progetto che stiamo per analizzare, giacché i suoi costi sono a carico delle casse dell’Unione Europea.

Ed ora parliamo delPiano Strategico AREAVASTA Capitanata 2020 – Innovare ConnettereQuesta strategia per lo sviluppo del nostro territorio, è stata elaborata da un gruppo di tecnici, gestito per competenza istituzionale dal Comune di Foggia, con la finalità d’accedere ai finanziamenti consistenti, che la politica regionale dell’Unione europea aveva stanziato per la riduzione delle differenze strutturali esistenti tra le regioni dell'Unione. Detta politica propone uno sviluppo equilibrato del territorio comunitario, basato sui concetti della solidarietà e della coesione economica e sociale, e stanzia diversi interventi finanziari, in particolare quelli dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione. Per il periodo 2007-2013, la politica regionale dell’Unione europea aveva stanziato un finanziamento pari a 348 miliardi di euro. La Regione Puglia", con provvedimento n. 527 del 27 aprile 2007, adottava il “Programma Operativo FESR 2007-2013”, poi approvato il 20 novembre 2007 dalla Commissione Europea. Gli Assi prioritari del Programma della Regione Puglia, in coerenza con gli orientamenti strategici Comunitari, con la Strategia di Lisbona, erano i seguenti:

-Asse I: -Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività;
-Asse II: -Uso sostenibile e efficiente delle risorse ambientali ed energetiche per lo sviluppo;
-Asse III: -Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale;
-Asse IV: -Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo;
-Asse V: -Reti e collegamenti per la mobilità;
-Asse VI: -Competitività dei sistemi produttivi e occupazione;
-Asse VII: -Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani;
-Asse VIII: -Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci.

LA VISION DI "CAPITANATA 2020"

Capitanata 2020 è la parte, diciamo, foggiana del progetto della regione Puglia. Ricordiamo che, in passato, tanti progetti di sviluppo curati da intelligenze foggiane sono risultati alla pari con quelli delle amministrazioni di città metropolitane ed hanno sempre conseguito i finanziamenti cui miravano. Ovviamente gli ideatori di questo progetto, considerano l’evoluzione del territorio della Capitanata, sulla base delle risorse locali: il suo patrimonio territoriale, la sua rete insediativa, le sue attività economiche. Su tale analisi essi poi disegnano una visione complessiva e strategica di sviluppo sostenibile, qualitativo e coordinato, del territorio di Capitanata. Insomma, questo sarebbe il futuro che l’intera comunità di Capitanata desidererebbe: possibile nell’immediato e in un domani più lontano.

Capitanata 2020, pertanto, figurerebbe la visione condivisa. dei processi di crescita qualitativi, necessari per sviluppare secondo standard europei, in tutta la nostra Provincia, le condizioni sociali ed economiche, la molteplicità culturale e funzionale. L'area vasta che progetta il Piano strategico "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" si estende all'interno della provincia di Foggia, su 4.691,45 chilometri quadrati di superficie e coinvolge una popolazione di 541.925 abitanti. Sono associati i Comuni di Apricena, Cagnano Varano, Carapelle, Carpino, Cerignola, Chieuti, Foggia, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Manfredonia, Mattinata, Monte Sant'Angelo, Ordona, Orta Nova, Peschici, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Paolo di Civitate, San Nicandro Garganico, San Severo, Serracapriola, Stornara, Stornarella, Torremaggiore, Vico del Gargano, Vieste e Zapponeta; l'Ente Parco Nazionale del Gargano; la Comunità montana del Gargano; la Provincia di Foggia.

In reiterate occasioni, la Regione Puglia e gli enti associati in aree vaste hanno ribadito il valore della strategia, contrapponendola a un metodo in cui tutti gli attori costruiscono un elenco di cose che si vorrebbero o potrebbero fare: tale metodo si risolverebbe a una mera raccolta tattica di opportunità di breve periodo, limitate al quadro di risorse del ciclo 2007-2013.

Così definito, il processo di pianificazione strategica è anzitutto chiamato a definire un sistema di regole coerenti con la strategia condivisa, concordate con procedure trasparenti, capaci di costituire le premesse e i percorsi delle conseguenti serie di azioni indirizzate a trasformare l'area vasta.

RIFLESSIONI SULLA VISION DI "CAPITANATA 2020"

E’ evidente come l’Unione Europea, sia da anni orientata a finanziare quei progetti di sviluppo che riguardano territori vasti, d’estensione regionale, mirando a rivalorizzare secondo standard europei, di modernità, quelle regioni che risultano sottosviluppate. E’ coerente la preoccupazione dell’U.E., che piani di sviluppo di tale vastità siano espressione delle reali esigenze territoriali e di una unione d’intenti che oscilli dalla condivisione delle popolazioni residenti alla cooperazione funzionale delle istituzioni interessate. Perciò la vision di questo progetto, a più riprese, insiste sulla condivisione dei punti strategici individuati per lo sviluppo territoriale, come formulazione diretta sia delle popolazioni sia delle istituzioni comunali. E sì che se non fossero rispettate queste condizioni, tale metodo si ridurrebbe a una convenienza, cioè alla vecchia strategia di riscuotere fondi dalla comunità europea. Temiamo, che anche questo “Capitanata 2000” sia e diventi espressione soltanto di pochi rappresentanti di un potere politico, acquisito democraticamente e poi esercitato in totale autorità. La nostra Città comprova questa pratica abusata, con piazze, edifici e strutture pubblici, approvati dall’assessore di turno e disapprovati dalla cittadinanza. Per questo temiamo che la vision non sia poi tanto condivisa dalla nostra comunità. E come farebbe la comunità a condividere un progetto ‘strategico’ per la propria crescita, se non ne conosce neppure l’esistenza?

Difatti, giorni orsono è giunta comunicazione che la Regione Puglia ha stanziato al nostro Comune 15.939.000 euro, somma d’uno Stralcio del Piano strategico di area vasta “Capitanata 2020 - Innovare e Connettere”. L’intervento alla Cattedrale nella rete dei beni culturali, l’ASI Incoronata baricentro della rete delle aree produttive, la stazione di Piazza Vittorio Veneto come moderno nodo intermodale. Queste sarebbero le prime tre azioni che anticipano l’evoluzione del territorio della Capitanata ...sulla base delle risorse locali: il suo patrimonio territoriale, la sua rete insediativa, le sue attività economiche; ...visione complessiva e strategica di sviluppo sostenibile, qualitativo e coordinato, del territorio di Capitanata; ...il futuro che l’intera comunità di Capitanata desidererebbe: possibile nell’immediato e in un domani più lontano.

Il nostro Sindaco ha così commentato:

“Produzione, mobilità e cultura: i primi tre passi di “Capitanata 2020” per Foggia.

L’intervento sulla Basilica Cattedrale di Foggia è articolato. Il complesso monumentale necessita di un complessivo intervento di restauro e di adeguamento, funzionali al recupero dell’agibilità e alla valorizzazione per la completa fruibilità ai fini del culto e ai fini turistico-culturali. Con i primi 3 milioni di euro stanziati nello Stralcio, si attiverà la prima fase che consiste nel recupero conservativo del complesso monumentale e nell’adeguamento degli impianti, dell’accessibilità e della sicurezza. ...L’intervento di restauro conservativo si inserisce nell’ambito del recupero del centro storico di Foggia che si realizza anche attraverso la valorizzazione dei percorsi archeologici ipogei, il recupero dei percorsi storici e dei palazzi ed edifici monumentali presenti all’interno del centro storico stesso.

Sulla zona di Foggia Incoronata, gestita dal Consorzio per le Aree di Sviluppo Industriale, si concentrano due azioni: una di messa in sicurezza ambientale, una legata al più complessivo Piano di sviluppo delle aree produttive. Circa la prima azione, i 3 milioni e mezzo stanziati nello Stralcio riescono a finanziare completamente un articolato intervento per evitare esondazioni del canale Ruanella. ...Ovvio l’effetto atteso e, cioè, la totale disponibilità dei lotti industriali liberi per insediamenti da cui conseguirebbe un aumento di occupazione per l’intero territorio provinciale.

I 4 milioni e 689 stanziati nell’ambito dell’Asse VI del FESR Puglia, “Competitività dei sistemi produttivi e occupazione”, saranno destinati alle zone ASI di Foggia e di San Severo-Apricena. Per quanto riguarda Incoronata, fra gli interventi di maggiore impatto c’è la realizzazione di un sistema di videosorveglianza e di monitoraggio del traffico veicolare.

Sul Treno Tram è stata stanziata la cifra più consistente, pari a 4 milioni e 750 mila euro. Si è cominciato dalla stazione di Piazza Vittorio Veneto, per confermarne l’assoluta centralità nel sistema dei trasporti. ...l’intervento prende le mosse dalla rimodulazione di un progetto di mobilità innovativa, già elaborato dal Comune di Foggia a livello esecutivo in modo da integrarlo con la dorsale Treno-Tram Lucera-Foggia-Manfredonia prevista dal Piano Regionale dei Traporti, dal Piano Territoriale di Coordinamento e dal PUMAV “Capitanata 2020”. L’importanza della realizzazione del nodo intermodale della Stazione di Foggia è decisiva per le diverse fasi dello sviluppo del progetto Treno-Tram. La realizzazione del nuovo terminal intermodale consente, infatti, di rendere estremamente rapido ed efficiente l’interscambio con tutte le modalità di trasporto (treno, bus extraurbani ed urbani, taxi, carsharing, bike sharing) oltre a migliorare sensibilmente la diffusione dei flussi pedonali dei passeggeri provenienti dall’insieme dei servizi extraurbani verso la città. L’elettrificazione della Foggia-Manfredonia e la realizzazione dello scavalco stradale sul fascio ferroviario RFI, consentiranno di completare la principale dorsale trasversale extraurbana a scala provinciale. Questo scenario rafforza il ruolo cerniera del nodo intermodale della stazione di Foggia per la distribuzione dei flussi tra Gargano, Subappennino e dorsale adriatica. L’intervento, che insiste nelle aree ferroviarie dell’ex scalo merci di Foggia oggi dismesso, prevede quattro realizzazioni: la sede tranviaria dal binario della Lucera-Foggia fino a Piazza Vittorio Veneto e la relativa fermata con marciapiedi e pensilina; il terminal per i bus extraurbani comprendente la rotatoria di interconnessione con la viabilità principale, la viabilità di servizio, le banchine e le pensiline di fermata; le aree di sosta attrezzate per taxi e auto elettriche; un’area di servizi ai viaggiatori. Oggi in corrispondenza della stazione si attestano o transitano gran parte delle 650 corse di autobus extraurbani che giornalmente collegano Foggia con il territorio provinciale, regionale e alcune importanti destinazioni nazionali. Non esistono servizi al viaggiatore e manca un’adeguata informazione all’utenza. La stazione ferroviaria è anche punto di attestamento di numerose linee urbane che, pur godendo di un’area dedicata, sono provviste di pensiline troppo piccole per ospitare in condizioni adeguate i passeggeri in attesa, soprattutto durante le ore di punta. Le modalità di attestamento degli autobus, accompagnato da una scarsa organizzazione degli spazi destinati ai taxi e alla sosta breve degli accompagnatori, contribuisce a creare una situazione di generalizzato degrado.”

Ebbene, nel nostro sviluppo futuro, ci sarà anche il treno tram. Difficile a credersi, oggi che il nostro Comune è afflitto da una situazione debitoria critica, da aziende (quasi comunali) per i servizi pubblici in stato prefallimentare, da una rete viaria cittadina usurata e piena di buche. Ci fosse, oggi, questo Treno-Tram, come verrebbero pagate le sue manutenzioni? Ma sì, ci saranno altri soldi della Regione, dell’UE, e fino a quando riusciremo a procurarceli con qualche visionata bene scimmiottata, non è il caso di rinunciarvi. Tanto i cittadini ne sanno ben poco di allucinazioni moderniste, con gli amministratori che si ritrovano. E quei soldi servono ai politici locali per sopravvivere.

Comunque, sia pure con questo disastro di cose, è il caso di continuare le nostre riflessioni su questo "CAPITANATA 2020". Temiamo che l’esercizio non sarà divertente, ma siamo certi che esso ci servirà per rimanere nell’area della realtà popolare, col fine di difenderla dalla vasta area dei furfanti affabulatori. gma