domenica 5 dicembre 2010

MEGLIO FOGGIA

Foggia, i foggiani e i meglio del meglio.

E' un convincimento, non un auspicio, quello che è alla base della raccolta periodica di dati che l’Osservatorio dell’associazione “MeglioFoggia” conduce da anni nella nostra cittadina, monitorando le variazioni della qualità della vita, dentro settori ritenuti fondanti per lo sviluppo della comunità foggiana.

I dati rilevati, secondo “MeglioFoggia”, devono “consentire agli amministratori, agli esperti, ai cittadini di verificare, non solo la coincidenza o le difformità esistenti fra realtà/identità e percezioni, ma, in particolare, a chi amministra la res pubblica di capire le reali esigenze della collettività.

Qualche giorno fa c’è stata la presentazione dell’ultimo monitoraggio condotto dall’Osservatorio dell’associazione. Esso riporta le variazioni intervenute nel periodo 2000-2009, nella città di Foggia, nelle undici aree prese a riferimento, che sono: Ambiente, Benessere economico, Cultura e svago, Disagio, Istruzione, Lavoro, Popolazione, Salute, Servizi alla collettività, Servizi del terziario, Sicurezza. Ad ognuno di questi settori hanno assegnato un valore: 1, 2, 3, che esprime la sua forza di propulsore per la qualità della nostra vita.

A lavoro concluso, tabella alla mano, da oggi, è più facile fare meglio: per noi cittadini foggiani; per i nostri amministratori, che, in tutta ovvietà, erano presenti al preambolo dell’opera. D’altronde questa “MeglioFoggia” è dei “meglio” di Foggia: Lanfranco Tavasci, Micky De Finis, Michele Mazzone, ecc., ecc..
Una garanzia assoluta, l’anima più genuina, tra quelle che hanno a cuore il benessere dei foggiani. Ed andiamo a commentare l’operetta in questione.

Tale ci sembra, anche per il modo d’esporre e di disporre i dati raccolti. Comunque, a parte i numeri, gli indicatori, il metodo usati, essa ci sembra riflettere solo un lontano, lontano, punto di vista del reale stato di vita dei foggiani, della reale condizione della nostra Città. Vogliamo dire che un punto di vista diverso, distante, disagevole, non è mai in grado di trasformare quanto s’osserva. L’oggetto visionato è pur sempre lo stesso. Eppure la visione che si ricava da questo assemblaggio posticcio, circa la qualità della vita qui a Foggia, è del tutto annebbiata: rispetto alle situazioni esistenti, nitidamente visibili, che affliggono i cittadini normali; rispetto al ‘disfacimento’ operato negli ultimi dieci anni da coloro che amministrano la res pubblica locale. C’è in effetti tutta una difformità fra realtà esistente e la identità di chi ha percepito e montato questi dati, allo scopo di alleggerire le responsabilità dei nostri amministratori. Non certo per non dispiacere la società foggiana. Pazienza. E’ chiaro che ci troviamo di fronte all’ennesimo lavoro ‘di cultura’, voluto dagli associati “meglio di foggia”. Peraltro un lavoro di fine anno. Come i film programmati per rallegrarci(?), durante le festività di fine anno. Insomma, non ci sembra che questo lavoro sia espressivo, in maniera nitida, della qualità (o meno) della vita urbana che si conduce a Foggia. Eppure i meglio di Foggia dicono che “MeglioFoggia” è un osservatorio che sa rilevare la qualità della vita nella città di Foggia. Tuttavia, a parte l’elencazione stringata di alcuni dati numerici, lo scarno e illetterato apparato di note che l’accompagna, ci sembra che uno studio serio e, senza dubbio, ben finanziato, su come si vive, poi, nella nostra città, dovesse essere più onesto, piuttosto che ‘fatto meglio’. Non si possono non trattare organicamente, per non dispiacere il meglio del ‘meglio’, i settori che influiscono sulla evoluzione della sociologia foggiana (geografia territoriale, architettura, ingegneria, ecologia e urbanistica, mutazioni sociali, sostenibilità urbana, sistema produttivo territoriale), cioè quei fattori politici e amministrativi governanti il nostro territorio, cui vanno legati serratamente gli elementi che minacciano l’effetto urbano e la vivibilità della comunità foggiana. Leggemmo così, che Foggia ha un tendenza di crescita in positivo, che la vivibilità, anzi, la qualità della vita è in aumento. Perché ... Cultura & Svago è in aumento. Che poi ogni giorno si leggano quattro (proprio quattro -non per dire-) quotidiani ogni cento persone, che le biblioteche siano deserte, non è un fatto negativo? La visita ai musei è sui valori più alti: quali musei, quante visite? E poi? Un ‘intorcinarsi’ di contraddizioni. Un vuoto criminoso sulla qualità della politica, sui partiti, sul non fare dei politici di turno qui a Foggia. Leggiamo che il numero dei nostri laureati diminuisce, mentre aumentano gli studenti che abbandonano gli studi universitari. Il reddito medio delle famiglie foggiane è sceso. Il debito dei foggiani con le banche è aumentato. Diminuiscono le vendite delle auto nonostante la rottamazione. Degli appartamenti, sebbene sia calato il costo a metro quadro. Nel settore lavoro sembra invece che i dati siano buoni, soltanto perché è aumentato il numero delle imprese e i fallimenti diminuiscono. Però i protesti e i debiti rimasti insoluti aumentano. L’Ambiente? Si legge stringatamente dell’aria che è peggiorata, dell’acqua che migliora, però, grazie al nitrato che vi viene aggiunto, dell’immondizia (sentite!sentite!) che va meglio per la raccolta differenziata in aumento (ma quale raccolta differenziata!). Poi, dell’Ambiente, non si rileva altro. Dello stato del verde pubblico, di giardini, vie, piazze, geografia territoriale, ecologia, urbanistica, ai cittadini foggiani non viene riferito nulla. Servizi alla collettività? Servizi del Terziario? Servizio sociale? Quattro chiacchiere per sottacere la loro inesistenza, a causa di una politica inefficiente e menefreghista, circa i bisogni pure elementari di una comunità che si voglia almeno definire civile. Eppure per i meglio di foggia Foggia è in crescita. Forse i loro affari personali sono in crescita. Constatiamo che siffatta gente può ancora operare senza impedimenti in questa Città sino a parlare con strafottenza ed insensibilità ai cittadini foggiani, quasi a deriderli. Perché costoro, i ‘meglio’, non parlano, non hanno interesse a parlare, nemmeno di sé. Si fanno in silenzio i loro affari, aiutandosi tra loro, solidalmente, come massoni.

Ieri, il quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha pubblicato altro studio sulla qualità della vita nei capoluoghi di provincia italiani. Foggia è al penultimo posto nella graduatoria. Il Peggio della Vita Urbana c’è solo a Napoli. Lo diciamo così, come fosse una iscrizione sepolcrale, anche ad evitare d’essere equivocati. Ci torneremo in argomento. Prossimamente. Se ne avremo voglia, perché prima d’entrare nei dettagli di una condizione tanto vergognosa, bisogna preservarsi stomaco e mente. Intanto andate in internet: http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2010/home.shtml o, se volete selezionare direttamente i dati che riguardano la nostra Foggia, digitatevi http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2010/home.shtml?gtdpage=qvita_2010_province_foggia

gma