mercoledì 8 dicembre 2010

L’ex Sindaco di Foggia CILIBERTI e i Foggiani maramaldi.


Nel periodo 2005-2009 Foggia è cresciuta. Un po’ di merito va al mio governo.


L’ex sindaco s’allarga. E’ un vizio il suo: largheggiare. Come fece con i soldi dei cittadini foggiani, dal 2005 al 2009, periodo in cui fu sindaco. Appena dopo la presentazione della burla (cosa detta o fatta per ingannare altrui, ma senza danno o offesa, a solo fine di ridere –dal diz. della lingua italiana ‘Palazzi’) da parte dell’associazione ‘MeglioFoggia’ sulla qualità della vita a Foggia.

Egli, con un’attenzione singolare, simultaneamente alla presentazione dell’altrui facezia, scrive al quotidiano locale “l’Attacco” e si fa pubblicare la missiva con cui reclama per lui e per gli amministratori dell’epoca il merito dei progressi di vita sociale appena magnificati da quelli di “MeglioFoggia”. “I dati sulla qualità della vita a Foggia – così scrive Ciliberti – presentati dall’associazione MeglioFoggia, parlano di una città che, dal 2005 al 2009, ha continuato a crescere, nonostante gli effetti devastanti della crisi economica mondiale...”. Cortese Ciliberti, prima e più della crisi mondiale, la storia di Foggia sottolinea che le condizioni economiche di questo Comune, sono state disastrate durante la sua amministrazione. Sta di fatto che il sindaco succedutole, Mongelli, trova le casse del Comune vuote. Si trova pressato giornalmente da una folla di creditori che gli sbattono in faccia atti giudiziari esecutivi, che non può pagare. Egli, per evitare che la nostra Foggia sia sepolta dal dissesto finanziario, proprio in questi giorni sta svendendo terreni ed immobili del patrimonio cittadino. Ricordiamo a Ciliberti che la sua funzione di Sindaco s’è conclusa l’anno 2009, che l’attuale Sindaco è in carica dal 22 giugno 2009. Certo è che nonostante la bravura che tanti cittadini e commentatori politici riconoscono all’attuale sindaco, non è stato lui, la sua amministrazione, a dare origine a questo scatafascio economico.

Invece ecco Ciliberti, ad invocare, con la sua missiva, “un po’ di merito agli amministratori locali che dal 2005 al 2009 hanno governato la Città”. A suo dire, lui e quegli amministratori hanno avviato utili politiche sociali di sostegno, servizi locali, infrastrutture. Insomma, Ciliberti s’appiglia a quei dati che l’associazione “MeglioFoggia” ha appena dichiarato in crescita, nel suo pamphlet sulla qualità della vita della comunità di Foggia. E si ‘allarga’, anche se con furbizia predice: “Non so se il report sia attendibile...”. Esso non lo è, quindi neppure lei, caro ex sindaco, è attendibile, quando ‘Il Sole 24 Ore’ pubblica il dossier 2010 sulla qualità della vita nei capoluoghi italiani.

La nostra Città, Foggia, è oggi classificata al penultimo posto, 106° di 107, perdendo ben sette posizioni rispetto alla classifica 2009. Ecco i dati enunciati dal quotidiano nazionale, estesi per settore di rilevazione, paragonabili con quelli dell’anno scorso:

Da questi dati, risulta che sono carenti propri i servizi ai cittadini. A testimonianza del disinteresse e dell’incapacità delle politiche di sviluppo territoriale che affliggono Foggia da un decennio. Quel poco che emerge, in quasi positivo, è legato alle iniziative che partono dalla comunità foggiana, nonostante esse siano colpite e poi affondate da politici locali incapaci, menefreghisti, arroganti.

Tornando a Ciliberti, alla sua ultima lettera, che, come lui ben sapeva, ha avuto ancora spazio editoriale, stante la poca verbosità dei foggiani e la sonnolenza della stampa locale, ci meraviglia di più, rispetto alla sua pretesa di encomi dal pubblico foggiano, la sua scelta, quasi prioritaria, di chiamare “maramaldi” coloro che non condividono la positività della sua attività di sindaco. Maramaldi, secondo il dizionario della lingua italiana, sono i traditori, vili, che infieriscono sui deboli o sui vinti. A parte il fatto che lei, Ciliberti, non è un debole, non è un vinto. Se mai sarebbe solo vittima consapevole della politica che ha frequentato e praticato, forse rimanendone imbrogliato. Ma lei, quale comune cittadino, anche ragionevole, rispetti coloro che la pensano differentemente da Lei. In fine dei conti, non è cosa da poco, lei riesce a farsi pubblicare ogni sua lettera, senza che qualche redazione aggiunga per i lettori qualche nota di commento o di presentazione. Comunque, non pensiamo che i foggiani la offendano, allorquando la incontrano. Ce ne scuseremmo noi per loro. Quindi, neppure lei offenda chi ritiene la sua parentesi come sindaco politicamente e non polemicamente negativa, quanto i conti economici del Comune di Foggia, così come lei li lasciò. Lo sa che noi non riteniamo positivo e produttivo spendere denaro pubblico, qualsiasi sia il bene immediato da fare per la comunità cittadina, senza preoccuparsi che in tempo medio esso avrà compensazione e copertura. Lei dice che “Foggia è cresciuta e ancora crescerà, lasciandosi alle spalle il suo brutto passato...” Speriamo, cortese Ciliberti, speriamo... gma