martedì 6 ottobre 2009

FOGGIA MOROSA E PIGNORATA - E NON E' TEATRO -mar 6 ott 2009

Foggia T min T max Vento Prob. Precipitazione [%]
Martedi' 6 sereno 15 26 W 2 km/h

5%
Mercoledi' 7 sereno 16 26
assente

5%



Foggia morosa… Sfratti e pignoramenti

A Foggia, in un anno, tra il 2007 ed il 2008, gli sfratti per morosità si sono quasi triplicati. Per la precisione sono aumentati del 272 %. Tanti cittadini foggiani non pagano il fitto di casa e subiscono la procedura giudiziale che stabilisce l’esecuzione dello sfratto per morosità. Il dato assunto trascina la città verso un altro record in negativo, che chiaramente nessun cittadino desiderava. Incredibile. Foggia è in cima alla classifica nazionale delle città dove le locazioni abitative ‘non si pagano’. Con una media superiore non solo a quella regionale pugliese, ma sovrastante la stessa media delle altre regioni. I dati sono scaturiti da una indagine nazionale, sviluppata da una S.p.A. leader del mercato delle locazioni. Nella graduatoria Foggia è al primo posto tra i capoluoghi italiani, seguita da Venezia, che ha registrato un incremento del 235 %. Queste percentuali, si badi bene, risalgono al periodo antecedente la Crisi economica che è ancora in atto. Perciò c’è da ritenere che essi siano anche aumentati, nel 2009, in pieno periodo di crisi economica. Difatti nei primi mesi del 2009 (per la precisione, da gennaio a maggio) il dato sul "boom"degli sfratti per morosità si incrocia per la stessa Foggia, con quello relativo all'aumento (ancora più consistente di quello degli sfratti) delle ipoteche legali, che sono cresciute del 471 per cento. Una crescita più che esponenziale che colloca la provincia di Foggia al secondo posto (al primo c'è quello di Roma) in questa altrettanto poco invidiabile graduatoria. Va precisato che le ipoteche legali rilevate, sono quelle legate al recupero di crediti in sofferenza e non alla sottoscrizione di mutui per il credito immobiliare. In questo caso, si è ipotecata la casa non per acquistarla, ma per far fronte ai debiti. Per capire quanto il dato foggiano sia particolarmente virulento, anche in questo caso è opportuno incrociare la cifra che ci riguarda (in questo caso non il solo capoluogo, ma l'intera provincia) con quanto accade nel resto del Paese. Nel periodo preso in considerazione, in Italia, le ipoteche legali iscritte sono aumentate del 78% (a Foggia del 471%), per un valore medio di circa 90 mila euro. Rispetto allo stesso periodo del 2008. Raffrontando il dato medio nazionale con quello che riguarda la provincia di Foggia, si rileva che da noi le ipoteche legali sono aumentate sei volte di più che nel resto dell'Italia. Primi per sfratti per morosità, secondi per crescita delle ipoteche legali sugli immobili, davvero non c'è di che stare allegri. Molti Foggiani, dunque, sono più poveri, e più indebitati. Molti nostri concittadini, c’è anche da ritenere, non sono buoni amministratori delle risorse di cui dispongono. Essi rinnovano le autovetture con eccessiva frequenza. Fanno spese ‘a credito’ per avere le ultime novità tecnologiche; oggetti non indispensabili che, frequentemente, sono al di sopra delle loro finanze: computer, telefonini, televisori, giochi internet, ecc. Sembra che nella nostra società siano prevalse le consumopatie: l’oniomania; il compulsive buying; … . Patologie che sono alimentate nell’individuo dal disagio psicologico di voler vivere ad un livello sociale esaltato, oltre le loro reali possibilità economiche. Oppure sono disturbi comportamentali presi all’interno della famiglia per un insufficiente modo di vita. Ma non pensiamo che questi record negativi siano colpa di pochi. Purtroppo i dati, nelle loro cifre, sono così rilevanti da coinvolgere Foggia, l’intera società foggiana. Una società che oggi sta manifestando diverse manie comportamentali che mettono addirittura in discussione il suo stile di vita, il suo livello culturale. Altro che la Capitale fatta sognare dall’attuale Sindaco Mongelli durante la passata contesa elettorale. Sindaco, sui vizi capitali non si fa una società d’eccellenza. E nemmeno l’eccellenza di pochi fa la società tale. gma


I FOGGIANI CHIEDONO CULTURA
Parole di Billa Consiglio assessore provinciale alla cultura

“Tra Palco e Realtà”. Si chiama così la Stagione Teatrale 2009-2010 della Provincia di Foggia. La conferenza stampa per la sua presentazione s’è tenuta a Palazzo Dogana. Presenti il vicepresidente ed assessore provinciale alla Cultura, Billa Consiglio; l'assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, Silvia Godelli; il presidente del consorzio Teatro Pubblico Pugliese, Carmelo Grassi; la responsabile della programmazione del Teatro Pubblico Pugliese, Giulia Delli Santi; il direttore organizzativo del Cerchio di Gesso-Oda Teatro, Mario Pierrotti; il direttore artistico del Cerchio di Gesso-Oda Teatro, Simona Gonella.
E’ Antonio Pepe, presidente dell’Amministrazione Provinciale di Foggia, ad aprire la conferenza stampa. Anche perché è la Provincia l’ente che ha organizzato la stagione teatrale “Tra Palco e Realtà”, in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese, Regione Puglia, Cerchio di Gesso, Ministero per le Attività Culturali. “Penso che siamo riusciti ad offrire alla nostra comunità un cartellone di qualità, innalzando il livello complessivo della proposta culturale iniziale del territorio, con la partecipazione attiva degli enti locali. La Provincia di Foggia sta investendo sulla cultura, perché si è proposta d’offrire ai cittadini un modo piacevole e culturale di trascorrere una serata. Una stagione teatrale importante, con attori di primo piano del panorama nazionale, che mentre contribuisce in maniera robusta a migliorare l’offerta culturale del territorio è anche uno strategico veicolo di promozione e valorizzazione della provincia di Foggia”. Così Antonio Pepe. E noi, siccome per fare Cultura crediamo sia necessaria la chiarezza, avremmo voluto conoscere subito quanto denaro pubblico costa questo “modo piacevole e culturale di trascorrere una serata”. Un particolare non di poco conto, questo, se si pensa alle situazioni di disagio economico che l’attuale periodo di crisi sta riversando sulle imprese del territorio, sulle famiglie dei nostri concittadini. Soggetti questi che senz’altro, ogni giorno corrente, dalla mattina alla sera, vorrebbero vivere in modo piacevole. Ma non crediamo che una serata sia pur piacevole di cultura teatrale, se non pure noiosa e nella circostanza riservata a chi ha da sfoggiare toilette da prima serata, serva a sollevare dalla crisi i cittadini. Il particolare economico è stato tralasciato anche nei successivi interventi di presentazione.
“Questa stagione teatrale – ha commentato l'assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, Silvia Godelli – è la conferma di una proposta culturale che migliora sensibilmente, di anno in anno. È il frutto di un ‘comune sentire’(?), di una ritrovata sinergia istituzionale che anche grazie al determinante contributo del Teatro Pubblico Pugliese ha restituito dignità ad un territorio che nel recente passato aveva dato l’impressione di essere stato dimenticato”.
“Tra Palco e Realtà è la risposta alla sete di cultura di questa provincia – ha spiegato il vicepresidente della Provincia ed assessore alle Politiche Culturali, Billa Consiglio –, un’offerta culturale variegata e significativa, rivolta a tutte le fasce di pubblico. L’investimento sulla cultura, infatti, non può che essere uno dei capisaldi dell’azione amministrativa, un dovere che l’Amministrazione provinciale sta rispettando sin dal momento del suo insediamento. In Capitanata sono aumentate sia la domanda sia l’offerta culturale”. Dopo tanto autorevole dire, è seguito il calendario completo della stagione teatrale. Che noi non riportiamo, e non solo per non distrarre i cittadini lettori da quanto fu declamato. Chi vuole documentarsi sulle piacevoli serate di cultura, riuscirà senz’altro a fornirsi d’una delle tante piacevoli ed eleganti brochure (con o senza invito allegato), che l’amministrazione provinciale avrà fatto stampare per testimoniare questa importante domanda-offerta culturale. gma