sabato 28 agosto 2010

FOGGIA CAPITALE (ancora?) DELL’INTERMODALITA' E DELLA SOSTENIBILITA'.

Lo storico nodo di piazzale Vittorio Veneto ‘lanciato’ verso le ‘grandi’ prospettive del trasporto nazionale e locale.

E' questo il titolo di uno degli ultimi 'comunicati stampa' del Comune di Foggia: categoria: Sindaco; pubblicatore: Giovanni Dello Iacovo. Chi se lo vuole leggere integralmente, si porti nella home page: www.comune.foggia.it nella sezione: Comunicati Stampa - 13/08/2010 - Sulla Gazzetta europea l’avviso per il Nodo intermodale della stazione di Foggia.

Il Comune di Foggia ottiene il contributo finanziario per un importo complessivo di €. 4.750.000,00 per la “realizzazione dell’intervento Nodo di scambio intermodale Foggia Stazione”,a valere sul Programma Operativo FESR Puglia 2007 – 2013 Asse V Linea di Intervento 5.2 .

Dopo le notizie sconfortanti, legate alla grave situazione economico-finanziaria del nostro Comune, riguardo alla quale è stato convocato il 9 settembre prossimo il Consiglio, affinchè decida se c'è o meno il dissesto finanziario evocato dalla Corte dei Conti di Bari, ecco che arriva ai cittadini foggiani un buon annuncio, direttamente dal Sindaco o, più precisamente, a mezzo della penna di uno dei suoi addetti (pagati) all’ufficio stampa. «Foggia ha deciso di avviare dalla stazione di Piazzale Vittorio Veneto la strategia di modernizzazione del sistema della mobilità sostenibile, per confermarne l’assoluta centralità nel sistema dei trasporti – dichiara il sindaco, Gianni Mongelli –. Ciò tanto per la modalità ferroviaria che per quella automobilistica, perché l’intervento che matura con lo Stralcio prende le mosse dalla rimodulazione di un progetto di mobilità innovativa, già elaborato dal Comune di Foggia a livello esecutivo in modo da integrarlo con la dorsale Treno-Tram Lucera-Foggia-Manfredonia prevista dal Piano Regionale dei Traporti, dal Piano Territoriale di Coordinamento e dal PUMAV “Capitanata 2020”».

E come si fa a non mettere in relazione le due notizie, l'umore che ognuna di esse crea nella cittadinanza. Da una parte il Comune di Foggia è tra i più indebitati della nazione (250 e passa i milioni di euro di debito, che temiamo ingigantiranno dopo un serio accertamento della situazione debitoria). Eppure i suoi amministratori ottengono di gestire 4.750.000,00 euro per il progetto di un tram-trenino che renderebbe la nostra Città Capitale dell’Intermodalità e della Sostenibilità. Lo ‘storico’ nodo di piazzale Vittorio Veneto ‘lanciato’ verso le ‘grandi’ prospettive del trasporto nazionale e locale. Mentre l’ufficio urbanistica invita gli interessati a consegnare le loro proposte per la realizzazione dell’opera, i cittadini foggiani, pure questa volta non hanno la possibilità di comprendere chiaramente la portata di questa realizzazione, le convenienze sociali ed urbane legate a questo treno-tram e, perché no, i suoi costi definiti, ivi comprese le spese di manutenzione che graveranno sulle casse comunali e quindi sulle tasche cittadine per poi gestire l’impianto realizzato.

Su questo argomento: il treno tram di Foggia Capitale e il piano Capitanata 2020, scrivemmo qualcosa nel mese di gennaio 2010. Le perplessità allora espresse rimangono tutte. Anzi esse si sono aggravate per come s’è intanto evoluta la vicenda del debito che grava sul nostro Comune.

Forse a questo contributo finanziario pro trenino s’attaccano le intenzioni di quegli amministratori, che negano la pronuncia istituzionale del dissesto finanziario del Comune di Foggia. Sta per arrivare una bella palata di euro da gestire ed è meglio che lo facciano loro amministratori eletti, piuttosto che qualche incaricato dallo Stato.

Insomma, sembrerebbe che a noi questo tram dei desideri non piaccia proprio.

No, non è così.

Anzi, a immaginarcelo, così come lo abbiamo ammirato in altre città, esso ci fa pensare ad un contesto urbano migliore rispetto a quello odierno della nostra Foggia. Ci fa considerare che un progetto di tale innovazione, richiederà assolutamente una realtà comunale altrettanto rinnovata, in cui la politica foggiana s’è nel frattempo formata una coscienza amministrativa ben ordinata e capace; dove i cittadini hanno un comportamento civile progredito. Se il treno-tram porterà nella nostra città tutto questo, ben venga. Così come ogni foggiano desidera che Foggia sia ‘capitale’ di un modello urbano e sociale evoluto. Però non ci si dica di chiudere gli occhi su quella che è la situazione reale in cui ci troviamo e male viviamo. Sognare ciò che desideriamo e che ancora non abbiamo, per non soffrire la realtà urbana che oggi si ‘vive’ in città, è un esercizio inutile e dannoso, per chiunque abbia coscienza e ragione.

Quanto al progetto in questione, la sua disamina è imbarazzante.

I suoi costi rivelano una fattura affatto locale. Si è badato più agli affari del mattone, cemento ed asfalto (marciapiedi e banchine, pensiline, opere civili), che alle opere tecnologiche. Eppure il progetto doveva essere simbolo della tecnologia più moderna. Siamo nel periodo del voltaico, della cinetica, in cui con l’impiego di materiali appropriati si produce l’energia elettrica necessaria. In tale progetto si punta sui soliti materiali, evidentemente per dare ancora lavoro ai ‘muratori’ locali. Insomma, come accade da sempre nella nostra Foggia, mentre i progettisti non si curano d’essere anche i critici ed i patologi delle esigenze del territorio e della gente in cui l’opera sarà realizzata, così trascurano d’applicarvi (nemmeno ‘inventarsi’) un po’ di quella tecnologia architettonica e d’impiego che darebbe all’opera bellezza visiva e, nello stesso tempo, una migliore funzionalità ed anche economia d’uso. Pur nell’imbarazzo che ci risulta dai disegnini progettuali, presentiamo, senza cadere nella tentazione di ulteriori appunti critici, un sunto dell’opera progettata, che è meglio comunque visionarsi visitando in internet la home page del nostro Comune. gma

soggetto attuatore:

COMUNE DI FOGGIA

PROGRAMMA EDILIZIO:

NODO DI SCAMBIO INTERMODALE FOGGIA STAZIONE

LAmministrazione Comunale di Foggia, ha contribuito alla redazione di una progettualità integrata, denominata sinteticamente “Progetto Pilota Innovativo Treno-Tram. Il progetto di Treno-Tram prevede, a regime, la trasformazione in tranvia delle tratte “urbane” delle linee ferroviarie Manfredonia-Foggia e Lucera-Foggia, sulle quali possa transitare un veicolo bimodale (detto appunto Treno-Tram), abilitato alla circolazione anche su rete ferroviaria.

Nell’ambito di tale progetto integrato sono stati individuati una serie di interventi .

Il nodo intermodale di Foggia Stazione -L’obiettivo primario è quello di realizzare infrastrutture a favore dei passeggeri .

Il terminal Foggia stazione costituisce un intervento che, per la sua completezza, complessità e grado di maturità, può essere considerato prototipale in vista delle future ulteriori realizzazioni sul territorio regionale. Esso è destinato a servire tutte le principali tipologie di interscambio modale: ferro-ferro, ferro-gomma, gomma-gomma, sia a livello extraurbano che di interscambio tra ambito extraurbano e ambito urbano.

Il progetto prevede di integrare in un’unica piattaforma intermodale un terminal per i bus urbani, un terminal per i bus extraurbani, un raccordo per l’attestamento dei treni della linea Lucera-Foggia, spazi per il car-sharing e il bike-sharing/deposito biciclette. L’intervento consentirà di migliorare notevolmente l’efficienza dell’interscambio nella stazione di Foggia che, allo stato attuale, avviene sull’antistante piazza Vittorio Veneto senza alcuna infrastruttura di supporto.

Particolare attenzione è stata riservata all’attestamento della linea Lucera-Foggia che viene inglobata nell’autostazione, secondo un approccio progettuale che si vorrebbe estendere progressivamente ad altre realtà del territorio regionale. Su tratte relativamente brevi infatti, oltre ai tempi di viaggio, è indispensabile garantire integrazione tariffaria e ottimizzazione dell’interscambio per rendere competitivo il trasporto collettivo rispetto all’auto privata.

Nel caso della Lucera-Foggia, attraverso l’accordo tra il gestore dei servizi ferroviari e l’azienda di trasporto pubblico urbano, sono state realizzate di fatto le condizioni di integrazione tariffaria; il presente intervento completa il quadro intervenendo sull’ottimizzazione dell’interscambio attraverso un’adeguata progettazione degli spazi e delle funzioni.

L’intervento interessa l’area attualmente occupata dallo scalo merci di Foggia, dichiarato non più funzionale e in via di dismissione da parte di Rete Ferroviaria Italiana, situato ad ovest di Piazza Vittorio Veneto.



Figura 1. Area oggetto di intervento




Figura 2. Inquadramento dell’intervento






Figura 3. Planimetria generale del Terminal




Figura 4. Planimetria Opere stradali







Figura 5. Planimetria Terminal Intermodale e Aree di Fermata




Figura 6. Layout architettonico Terminal Intermodale