martedì 16 febbraio 2010

LE STRATEGIE DI SVILUPPO DELL'UNIONE EUROPEA


LO SPERPERO DEI FONDI EUROPEI RESPONSABILITA' DELLE ISTITUZIONI LOCALI.


Grotta Paglicci, quel museo che non apre
Purtroppo siamo di nuovo in questi spazi a scrivere dello spreco (o sperpero che dir si voglia) di fondi pubblici che orbitano intorno al noto giacimento preistorico di Grotta Paglicci, sito che ha restituito in 40 anni di scavi oltre 45.000 reperti databili tra i 500.000 e gli 11.000 anni da oggi. Tantissimi miliardi di vecchie lire e milioni di nuovi euro sono stati impiegati per arrivare a magrissimi risultati e ad una ovvia ed evidentissima imperizia degli Enti Pubblici finanziatori e beneficiari. Molto più di miliardo di lire (finanziamento Pop della Comunità Europea), come ormai ampiamente risaputo, è stato speso per creare presso la sede dell'ex-Municipio di Rignano Garganico (Corso Giannone n. 10) un Museo Archeologico che doveva risolvere i problemi occupazionali e turistici del più piccolo comune della Montagna del Sole. I soldi sono stati spesi e fino all'ultimo centesimo, ma di quella moderna struttura museale di cui si narrava nei libri progettuali nessuno ha mai visto nulla, se non sterili e vuote vetrine e pannelli illustrativi ormai fuori dal tempo. Mentre oltre 20 guide turistiche, opportunamente formate, sono emigrate al nord o hanno cambiato completamente indirizzo lavorativo. E non è tutto, dei reperti archeologici che dovevano essere esposti nelle vetrine nessuno ha visto nulla finora, mentre lo ripetiamo i fondi sono stati spesi e spesi in enorme quantità. Ma siamo in Italia, tutti sanno e nessuno parla, chi doveva controllare non controlla e anzi fa finta di nulla, scaricando le responsabilità su altri. Alla fine a pagare sono Rignano e i rignanesi, dove l'emigrazione giovanile ha raggiunto ormai vette di non ritorno. Nonostante questi sperperi, la Regione Puglia e la Comunità Europea hanno voluto dare nuovi stimoli e nuova fiducia agli Enti territoriali, che anziché rifarsi per le mancanze pregresse, non hanno trovato di meglio che provocare ulteriori brutture, ritardi e perché no sprechi. Le responsabilità di ciò sono ampie e variegate, chiaramente non escludono "disimpegni" di direttori dei lavori, sindaci, amministratori pubblici di maggioranza e di opposizione, presidenti di Parco, Regione e Comunità Montana del Gargano, dirigenti della Soprintendenza Archeologica competente, Università degli Studi di Siena. Tutte figure che, con vari gradi di responsabilità, hanno avuto a che fare con questi lavori e che, al di là delle mere chiacchiere ascoltate e riascoltate in incontri formali ed informali, non hanno prodotto nulla di concreto. Circa 1 milione e mezzo di euro (3 miliardi di vecchie lire), per esempio, dovevano portare alla creazione di un moderno Museo Virtuale (un Centro Accoglienza per i turisti) e alla creazione di spazi pubblici presso l'ex-asilo comunale, presso la Chiesa del Purgatorio e presso la sede del mai inaugurato Museo Archeologico. A che punto stanno questi lavori? Dal Parco da circa un paio di anni continuano a dire che l'inaugurazione è imminente, ma finora nulla si è visto, nulla si è notato se non opere murarie e installazioni di ascensori. Tutto ciò mentre si sente chiacchierare di ritardi coatti, di ditte non pagate, di lavori ultimati oltre le scadenze. Nei giorni scorsi il sindaco Antonio Gisolfi ha chiesto lumi alla Riserva Nazionale, inviando una missiva all'attenzione del presidente Giandiego Gatta. Ad oggi nulla è trapelato. A Gatta e a Gisolfi e a tutti i soggetti pubblici o privati interessati a questi lavori oggi chiediamo più trasparenza e soprattutto un pubblico incontro per chiarire alla popolazione rignanese cosa si è fatto e cosa si farà, visto che, non lo dimenticassero i politici e politicanti di turno, i fondi spesi sono di tutti e tutti hanno il diritto di sapere. Al primo cittadino e ai suoi maggiorenti chiediamo più grinta e più tenacia, sollecitandoli a pressare ancor più sul Parco e nel contempo intervenendo pubblicamente in questo o in altri spazi web. Aspettiamo pazientemente i loro commenti.
Angelo Del Vecchio – Il quotidiano di foggia – www.quotidianodifoggia.it

giovedì 11 febbraio 2010

IL PIANO "CAPITANATA 2020" . Strategici, i Fondi europei














STRATEGICI SONO I FONDI DELLA COMUNITA' EUROPEA.

Eppure, alcuni dei progetti di Capitanata 2020 centrano l’obiettivo per cui furono apprestati e, qualcuno d’essi, fu anche preso in prestito o scopiazzato. Arrivano i primi fondi dell’Unione Europea. E non sono cifre di poco conto, anzi. A riceverli ‘non c’è più’ quel Ciliberti sindaco, durante la cui amministrazione prese avvio l’impresa Capitanata 2020. C’è il nuovo Sindaco, Gianni Mongelli, quello del programma politico Foggia Capitale in cento giorni. Questi budget d’opera pubblica sarebbero un’eccellente ‘nuova’. Non perchè starebbe per avviarsi il recupero della Provincia della Capitanata da quelle are arretrate che l’Unione Europea desidera portare sugli standard di modernità. Non perché significano che c’è la materializzazione dei bisogni espressi da ciascuna comunità territoriale di questa nostra area. Di positivo c’è che a ciascuna di queste opere potenziali corrisponde un cantiere da aprire, operai in forza lavoro, denaro che ‘gira’, peraltro, in periodo di piena crisi economica. Eppure, se le opere finanziate troveranno la loro realizzazione, il valore territoriale se ne avvantaggerà e, contemporaneamente, una punta di benessere la gusteranno i Comuni, la società civile. Purtroppo accade, anche questa volta, nella nostra Capitanata, che mentre un pezzo di nuovo e di moderno sta per realizzarsi, la stessa economia registra il danneggiamento-peggioramento di tanti suoi settori. Citiamo l’anemia grave delle casse di tanti Comuni del foggiano ed in particolare lo stato quasi fallimentare del Comune di Foggia, quello che, mentre a stento paga i suoi fornitori, si dispone alla realizzazione del costoso progetto Treno-Tram. Allora, che si vuole? Che i nostri Comuni rinuncino ai finanziamenti loro assegnati? Certamente no. Ma neppure la politica e le amministrazioni locali dicano che questo Progetto è conforme all’Idea europea di migliorare le condizioni di vita, di evoluzione, del territorio della Capitanata, delle sue risorse e del suo patrimonio territoriale, della sua rete insediativa e delle sue attività economiche. Insomma, sì, ce l’abbiamo con questi nostri politici, i quali non sono in grado di ‘pensare’ con capacità soggettive e di gruppo ad uno sviluppo, del territorio e della società, fattibile, stabile, costante, anche se fatto di piccoli passi. Ed invece, stiamo a raccogliere le incomprensibilità di questi politici.



–Dichiara Gianni Mongelli, sindaco di Foggia, Ente capofila del Piano Strategico- Siamo riusciti a concentrare il primo Budget sulle progettualità di più elevato impatto strategico di “Capitanata 2020”: la rete delle aree produttive, il Treno Tram, le azioni per consolidare l’attrattiva turistica del Gargano. La Giunta regionale pugliese ha approvato il programma stralcio del Piano strategico di Area vasta, stanziando risorse per 34.377.370,72 euro, l’equivalente di circa 66 miliardi e 564 milioni di lire. Lo Stralcio punta le sue risorse su: gli agglomerati ASI di Incoronata e San Severo-Apricena, sul progetto pilota innovativo per il Treno Tram a Foggia e Manfredonia e su altri interventi puntuali (?) per la valorizzazione delle risorse naturali e culturali.

Sull’ASI di Foggia-Incoronata, baricentro della rete delle aree produttive, si concentrano 3,5 milioni di euro per la riduzione e l’annullamento del rischio idraulico, con la contestuale messa in sicurezza dell’agglomerato industriale.

Stanziati inoltre 4 milioni e 689 mila euro per interventi specifici che riguardano le aree ASI di San Severo, Apricena e Foggia-Incoronata.

Forte è l’opzione sulla mobilità sostenibile: 4 milioni e 750 mila euro a Foggia e 2 milioni e 232.500 euro a Manfredonia, consentiranno la cantierizzazione del Treno Tram.

Quattro interventi sono considerati dalla Giunta regionale «parte integrante del Piano di investimento sociale del relativo Ambito Territoriale Sociale». Si tratta del completamento, restauro e adeguamento funzionale della Basilica Cattedrale di Foggia (3 milioni di euro), del completamento del progetto delle Fosse Granarie in Piazzale San Rocco a Cerignola (1,5 milioni di euro), del completamento del recupero del Castello Ducale di Torremaggiore (200 mila euro) e della musealizzazione della grotta Paglicci all’interno del sito comunale di Rignano Garganico (396 mila euro).

Molto rilevante anche lo stanziamento di 2 milioni e 210.750 euro destinati alla riqualificazione dell’area portuale di Vieste, Molo sud, nell’ambito della più ampia progettualità che riguarda la rea-lizzazione e il completamento di porti turistici e degli ormeggi.

Come pure i 3 milioni di euro destinati alla rivitalizzazione dei centri storici dei Comuni del Parco del Gargano.
Altre due voci dello Stralcio riguardano interventi che la Regione sta ancora istruendo. Risorse per 1 milione e 707.489,40 euro attivano la Linea di intervento 1.5, che riguarda lo sviluppo dei servizi pubblici digitali. Mentre 5 milioni e 691.631,32 euro sono attinti dalla Linea 2.4 e si concentreranno sull’efficientamento energetico di edifici pubblici, sui quali si realizzano impianti fotovoltaici.
«Le prossime settimane saranno decisive –conclude Mongelli- per definire le intese riguardanti le altre progettualità sui beni culturali nonché quelle da attivare per cominciare a finanziare il Piano delle coste e la Rete antincendio con le risorse afferenti al Corridoio ecologico e soprattutto al Piano di Sviluppo Rurale».

Ma il sindaco del Comune capofila del Piano strategico “Capitanata 2020”, rimarca l’importanza di un altro test di coesione ed efficienza decisionale, collegato alla qualità dei processi di cantierizzazione di questi progetti, che devono partire tassativamente entro il 15 giugno 2010 pena la revoca di questi primi finanziamenti del ciclo 2007-2013. Che questi uomini politici 'ce la mandino bene'. gma


IL TRAM DEI DESIDERI...DI SVILUPPO DELLA CAPITANATA.