mercoledì 29 giugno 2011

IL SINDACO CHE MENTE E NON PROVA VERGOGNA.

Non è tanto l’ambizione che lo spinge a mentire senza vergognarsi, quanto la sua incapacità di governare con dignità, decenza e rispettabilità. E’ il pupazzo di gomma confezionatoci da certa politica per continuare a manipolare i soliti interessi.

E pensare che sono tanti i foggiani che dicono d’averne comprensione, di compatirlo. Perché: “Poverino, lui cerca di fare di tutto per salvare Foggia…”. Cari concittadini, è su questo “di tutto…” che dobbiamo discutere. In esso c’è proprio di tutto. Ci mettiamo anche la vergogna che provano i foggiani, per come è stata ridotta la città di Foggia in dodici anni di sciagurata amministrazione? O ciò non è legittimo? “Ma come, -dicono quegli altri- questo sindaco non ha trovato un euro nelle casse comunali, soltanto debiti… e quanti debiti. Ché pot’ fa…Rispondiamo che egli era a conoscenza della situazione debitoria del Comune di Foggia. Prima che egli fosse eletto. Il partito che lo candidava a sindaco era lo stesso che aveva già governato durante la precedente amministrazione Ciliberti (sindaco pure espresso da quel partito politico). Impossibile che egli non conoscesse la situazione debitoria reale (perché c’è poi anche quella occultata) del Comune che si candidava a governare. L’aspirante alla carica di sindaco, onesto, in una situazione simile si pone una domanda: Che posso promettere ai miei elettori? Non c’è liquidità nelle casse del Comune. Qualsiasi programma di miglioramento delle condizioni urbane comporta dei costi, quantificati, per verificare se il loro pagamento sia possibile. Salvo non ci sia l’idea malsana di combinare imbrogli con qualche imprenditore, da non pagare al compimento dell’opera. Insomma, all’epoca in cui Gianni Mongelli si candidava a sindaco, l’unica promessa che poteva essere fatta ai foggiani era quella di fare chiarezza sui conti di cassa del Comune, per poi denunciarli alla cittadinanza ed insieme scegliere l’unica via possibile: il risanamento della situazione amministrativa del Comune. Invece Mongelli sceglie di condurre una campagna elettorale all’insegna del meglio sono io. Io, IO, IO sono il volto nuovo per una città nuova (vedasi oggi com’è ridotta Foggia). Io, IO sarò il sindaco di Foggia Capitale, centrale di tutto: dell’economia, della cultura, dello spettacolo. Mongelli, lei fu, con & per programma, un capitale di menzogne, indecente alla pari della situazione in cui oggi versa la nostra Città

La stessa situazione della raccolta dell’immondizia, ad esempio, come dimostra la foto sotto a dx, era già un problema in città al tempo delle elezioni. Come quella del dissesto delle vie urbane e dell’incuria degli spazi di verde. Sì, mentre il candidato a sindaco Mongelli prometteva agli elettori foggiani ‘una città nuova’, la città di cui egli fabulava traboccava già d’immondizia non raccolta ed il Comune riceveva giornalmente atti giudiziari intrapresi dai cittadini rimasti danneggiati a causa delle buche stradali e dei marciapiedi sconnessi.

In verità, all’epoca delle elezioni, gli Ufficiali giudiziari del Tribunale locale erano di casa presso il Comune di Foggia, dove notificavano continuamente le ingiunzioni di pagamento intentate dai numerosi imprenditori, creditori di somme piccole e grandi, ai quali non erano state pagate dall’amministrazione comunale le fatture per i lavori loro commissionati ed effettuati. Tante imprese locali ancora stanno patendo difficoltà economiche, a causa delle continue insolvenze del Comune. Mentre tanti avvocati si sono arricchiti coi lunghi tempi di queste pratiche. Recente, risale a metà giugno scorso, è la vicenda del fabbro che ha realizzato per conto del Comune di Foggia lavori mai pagatigli. Disperato, è salito sulla tribuna dello stadio cittadino Zaccheria, ha minacciato di lanciarsi nel vuoto. Per evitare gesti insensati, interviene il sindaco, il quale promette che verrà pagato non appena il credito sarà stato accertato. C’è da sperare che i numerosi creditori del Comune di Foggia non seguano questo esempio. Riteniamo che molti d’essi si troverebbero a scegliere tra minestra e finestra, non disponendo il Comune del denaro per pagarli. Ebbene tanto per citare, rammentiamo come il consiglio comunale il 28 giugno scorso ha riconosciuto la legittimità del credito fuori bilancio di avvocati che lo hanno rappresentato dinnanzi al giudice ordinario e a quello amministrativo: la somma è di euro 5.195, da decurtare del 30%.

Ci chiediamo a tale proposito se i crediti degli avvocati abbiano più titolo rispetto a quelli di un’impresa che il Comune non ha pagato nei termini contrattualizzati.

Eppure, il consiglio comunale vuole aumentare del 35% la tassa che i cittadini pagano ogni anno al Comune di Foggia per la raccolta dell’immondizia. Gli amministratori comunali giustificano l’aumento col fatto che detta Tarsu è ferma dal 2002. Secondo i loro calcoli il Comune da nove anni ad oggi ci ha rimesso ben il 40% annuo sui costi della raccolta. E poi, essi aggiungono, si tratta d’allineare l’importo della Tarsu con quello praticato per la raccolta dai comuni simili (stesso numero d’abitanti). Di fronte al fatto che tutti i debiti contratti e non pagati dal Comune di Foggia, da un quindicennio ad oggi, comunque, saranno pagati dai foggiani, noi riteniamo che l’aumento di questa tassa sia accettabile. Tuttavia essa sarà proponibile solo nel caso che ai cittadini foggiani sarà stata data cognizione di un serio nuovo programma di riorganizzazione della raccolta e della pulizia della città, con risultati simili a quelli di città dette simili a Foggia. Invece, a sentire le poche dichiarazioni che ogni tanto ci delira il sindaco Mongelli, i cittadini foggiani debbono preoccuparsi ed adirarsi. Ne avrebbero piena ragione. Costui, senza provare vergogna per le false promesse che ebbe a fare durante la sua campagna elettorale a sindaco, senza vergognarsi per il fatto che sta coprendo le malefatte di amministratori precedenti appartenenti allo stesso partito politico che lo propose sindaco, ha la faccia tosta d’accusare i foggiani della situazione di sporcizia che degrada nella nostra città. Sindaco che mente non si vergogna. Anche quando, nella rubrica di un periodico cittadino, “le idee(?) –di chiunque”(ahi!)-, egli paragona i giorni caldi, le incertezze meteorologiche di questa estate ai tempi che sta vivendo Foggia. “La continua, a volte critica evoluzione –egli vagheggia- lascia poco o per nulla spazio alla riflessione e impone all’attività amministrativa ritmi inadatti all’analisi indispensabile ad affrontare in radice i problemi… Avverto la sensazione che nei primi giorni di luglio l’amministrazione nella sua interezza sarà chiamata a compiere scelte ed assumere decisioni fondamentali per migliorare il decoro e la vivibilità della città, per ristabilire un clima di fiduciosa collaborazione tra il Comune e i cittadini.” Lei vive di sensazioni, sindaco. Ancora? Ci vogliono i fatti per risanare i danni che la politica locale scellerata ha causato alla nostra comunità. Subito. E che siano concretamente elaborati e comunicati ai cittadini. Il caldo di questi giorni le impedisce di riflettere? Nonostante i suoi cittadini le paghino uffici e macchina climatizzati? Se ne vada in vacanza per sempre. Ci lasci eleggere un sindaco decente, onesto, efficiente. gma

martedì 28 giugno 2011

SINDACO MONGELLI … E’ UNO SCHIFO.


Via Luigi Zuppetta – Foggia, 27 giugno 2011, ore 13.00. A pochi passi da corso Roma, dal Palazzo degli Studi. I cassoni di raccolta dell’immondizia che ieri erano stracolmi, sono stati svuotati. Solo che è da voltastomaco avvicinarvisi per deporvi i sacchetti della spazzatura o passarvi a fianco. Tutt’intorno agli stessi, sull’asfalto infuocato dal sole d’estate, a cuocere come su una griglia, c’è ancora tanto pattume che dal marciapiede arriva fino al centro della strada. L’asfalto ha cambiato colore ed aspetto. Tanta roba s’è cotta e fusa con esso, formandovi sopra una crosta e dei bubboni orrendi, dai quali proviene una puzza nauseante. La gente che deve deporre nei cassonetti l’immondizia, viene bloccata a metri da essi, là dove comincia, a terra, quella crosta effervescente e maleodorante. E che è portata a fare? Lancia dalla distanza la busta col proprio pattume che, spesso, finisce a terra, a rinfocolare quel merdume. Non condivido quel fare e per reazione mi spingo sino ai cassonetti, dove vi scaravento con rabbia la mia busta d’immondizia. Poi scappo. Mi sono adoperato, in quegli attimi, di trattenere il respiro e mentre cerco d’allontanarmi da quella cloaca penso d’uscirne indenne. Ma, quando riprendo a respirare sento nelle narici tutto quel fetore, che m’assale la mente, che mi scende nello stomaco. Mai provato uno schifo così ributtante. Da vomito.
Questa volta, volutamente, non ci sono foto a documentare questo schifo. Esse non potrebbero appiccicarvi addosso le sensazioni del fetore subìto.
Sindaco Mongelli … è uno schifo.
Uno schifo anche le dichiarazioni passate a mezzo stampa alla cittadinanza dall’assessorato competente. I mezzi per la raccolta vanno in pezzi. Si riducono da cinque a quattro a tre… Ma stanno per giungere i pezzi di ricambio che li riporteranno a quattro, forse a cinque unità. Pochi mezzi per pulire l’intera città.
Noi insistiamo sul fatto che servono più le braccia per pulire le strade. Quanti operatori ecologici ha in organico l’Amica, compresi quelli delle cooperative contrattualizzate? Anzi, quanti sono gli effettivi che spazzano giornalmente le vie cittadine?
Torniamo al fatto: Via Luigi Zuppetta – Foggia, 27 giugno 2011, ore 13.00. I cassonetti furono svuotati. Evidentemente con l’intervento di qualche mezzo motorizzato. Non fu invece ramazzata la spazzatura a terra. Perché?
Ad osservare quotidianamente il modo in cui vengono ‘spazzate’ Via Luigi Zuppetta, Via Domenico Cirillo: cioè una veloce, superficiale passata al centro strada, c’è da dire di disservizio, di stipendi sporchi e malguadagnati. Oppure bisognerebbe riaprire il discorso circa l’approssimazione che condiziona in negativo ogni aspetto del fare in questa nostra città. Per cui tutto significa un bel niente, oppure l’inverso.
Se azzerassimo tutto e tutti ricominciassimo a dare ad ogni fatto, per l’esatto suo contenuto, il suo nome esatto? Che ne pensa signor sindaco Mongelli? Potrebbe cominciare lei a dire le vicende di questa città usando il loro nome veritiero, autentico, oggettivo.

martedì 21 giugno 2011

DIFENDIAMO LE ISOLE TREMITI




NO ALLE TRIVELLAZIONI!


Le isole Tremiti (o Diomedee), amministrativamente Comune della Provincia di Foggia, fanno parte del Parco Nazionale del Gargano e una porzione del loro territorio, con legge dello Stato Italiano, la cui applicazione compete al Ministero dell’Ambiente, è stata istituita Riserva naturale marina. Vale a dire che le Tremiti rientrano negli “ambienti marini, dati dalle acque, dai fondali e dai tratti di costa prospicienti, che presentano un particolare interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche, con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine costiere e per l’importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono”. Ente gestore della riserva marina delle Tremiti è il “Parco Nazionale del Gargano”, il quale così descrive i motivi d’interesse e di salvaguardia dell’ambiente: “I fondali delle isole rivestono un'importanza strategica per la conservazione di numerosissime comunità animali che qui trovano le condizioni adatte per alimentarsi e, sopratutto, per riprodursi. Sott'acqua la variegata morfologia esterna delle coste si traduce in un mosaico di habitat diversi, davvero sorprendente se si considerano le piccole dimensioni dell'arcipelago. Profonde pareti verticali, lambite dalle fredde correnti di nord-est; accumuli di massi franati ricchi di tane e di anfratti; costoni di roccia calcarea dalle superfici particolarmente tormentate da incisioni, fessure e cavità; pendii rocciosi a basse profondità e secche isolate. Il tutto costituisce un vasto repertorio di fondali che permette l'insediamento a comunità animali e vegetali altamente diversificate e tra le più caratteristiche del Mediterraneo. Tra i pesci maggiormente significativi si segnala la presenza di torpedini, rombi e rane pescatrici. In queste aree si sviluppano anche alcune praterie di Posidonia oceanica”.

Questo paradiso naturale oggi rischia d’essere dissestato senza rimedio.

Da quando il ministro per l’ambiente, Stefania Prestigiacomo ha autorizzato una società petrolifera, la Petroceltic Italia, ad effettuare in loco le trivellazioni necessarie per un’ispezione petrolifera. Noi temiamo che anche in questo caso, la politica sia andata in confusione totale, come sempre le succede, quando subisce la pressione di grossi gruppi finanziari.

Non ci meraviglia che proprio la Stefania Prestigiacomo, ministro in carica all’Ambiente,

- invece di consultare le leggi poste a tutela degli ambienti naturali,

- invece d’abbozzare l’esercizio di una competenza istituzionale,

- invece di dare al popolo delle Tremiti, alla comunità foggiana, a quanti hanno a cuore la salvaguardia dei luoghi preziosi della natura, la certezza responsabile che le trivellazioni concesse non costituissero un rischio,

abbia insistito e confermato d’autorità la concessione accordata.

E’ per ciò opportuno il grido d’allarme che s’è levato dal nostro territorio e che si sta diffondendo nel mondo: DIFENDIAMO LE TREMITI! NO ALLE TRIVELLAZIONI!


Sono circa trecento le associazioni locali e nazionali confluite nella “Rete delle associazioni”, costituita per affermare il no ad ogni sfruttamento petrolifero nell’Adriatico ed in particolare per contrastare questo decreto ministeriale. Le precedenti esperienze legate a trivellazioni prospettiche sul fondo marino per reperire fonti petrolifere, documentano una ricorrente storia d’inquinamenti da liquami, la distruzione dei fondali, l’avvelenamento di ogni forma di vita. Un disastro che nell’area limitata del mare Adriatico ed in quella circoscritta delle isole Tremiti, provocherebbe certamente danni irrimediabili.

Legambiente così scende in campo per opporsi al decreto, ritenendolo un “tentativo di scempio”: “Le isole Tremiti sono una ricchezza per l’Italia e comprendono una delle tre aree marine protette pugliesi. E’ una vergogna pensare di deturpare l’area trasformandola in un distretto petrolifero con tanto di piattaforme, danneggiando il turismo, la salute dei cittadini e la pesca. Come si è battuta contro le piattaforme petrolifere nel Mar Grande a Taranto e al largo di Monopoli, Legambiente si opporrà a questo tentativo di scempio”.

La Capitanata è mobilitata. E non è sola nel dichiarare con forza che non vuole che il suo ambiente venga inquinato e degradato, sacrificato all’interesse privato di una compagnia petrolifera. C’è la Rete delle Associazioni in difesa delle Tremiti e dell’Adriatico. Essa conta oggi già trecento sostenitori. Tra essi citiamo CTS, Greenpeace, Legambiente, Marevivo, Touring Club Italiano, Vas-Verdi Ambiente e Società, WWF Italia. Ma vogliamo menzionarli tutti:

la Regione Puglia, che ha presentato ricorso ai giudici amministrativi contro il decreto del Ministero dell’Ambiente, favorevole alle trivellazioni; la Provincia di Foggia, i Comuni di Foggia e della provincia, la Provincia di Campobasso, la Provincia di Chieti, Comune di Termoli (Campobasso), Comune di Città Sant’Angelo (Pescara), Comune di Roseto degli Abruzzi (Teramo), Comune di Vasto (Chieti), Comune di Giulianova (Teramo), Comune di Lanciano (Chieti), Comune di Fossacesia (Chieti), Comune di Torricella Peligna (Chieti), Comune di Miglianico (Chieti), Comune di Rocca San Giovanni (Chieti), Comune di Treglio (Chieti), Comune di Roccamontepiano (Chieti), Assoturismo Abruzzo, Confesercenti Abruzzo, Confesercenti Puglia, Confcommercio (Foggia), Confcommercio (Chieti), Camera di Commercio (Foggia), Italia Nostra – Foggia, Italia Nostra – Pescara, Comitato Difesa di Chioggia - Chioggia (Venezia), Circolo Fli Ischitella Fg, Ambiente e vita Puglia- BA, Centro Le Cinque Isole - Tremiti (Foggia), Comune di Cagnano Varano Fg, Associazione Schiamazzi Cagnano Varano, Adiconsum Puglia, Adiconsum Abruzzo, Adiconsum Molise, Adiconsum – Foggia, Vastesi.com - Vasto (Chieti), Arci - Vasto (Chieti), Legambiente – Foggia, Università degli Studi di Foggia, Consorzio operatori turistici di Peschici, Consorzio operatori turistici di Rodi G.co, Consorzio operatori turistici Gargano Mare – Vieste, Associazione studentesca Unidea - Termoli (Campobasso), Ambiente e/è vita - Foggia (Schiavone) Roma, Rivista D’Abruzzo – Ortona (Chieti), Associazione Molise-Europa - Termoli (Campobasso), Circolo “Dai Colli all’Adige”, Este (Padova), Marelibero Abruzzo – Pescara, Il Gargano Nuovo - Monte Sant’Angelo (Foggia), Pro Natura Abruzzo - Castel di Sangro (L’Aquila), Gargano Libero – Foggia, San Vito Vela - San Vito Chietino (Chieti), Animalisti Italiani - Lanciano (Chieti), Archeoclub - San Vito Marina (Chieti), Cogecstre - Vasto (Chieti), Parco nazionale del Gargano - Monte Sant’Angelo (Foggia), Comunità del Parco - Ischitella (Foggia), Comitato per la Tutela del Mare del Gargano - Foce Varano (Foggia), Azienda Promozione Turistica Provinciale – Foggia, APT BARI, APT BRINDISI, APT LECCE, APT TARANTO, Fondo Ambiente Italiano Foggia, Fondo Ambiente Italiano Vasto (Chieti), WWF Abruzzo, WWF Molise, HabitatLab Onlus – Pescara, Circolo SEL Centro turistico studentesco di Puglia e Campania – Foggia, Five Festival Sud System – Foggia, Marevivo – Roma, Comunicare Turismo – Foggia, Libera Scelta - Lettomanoppello (Chieti), Slow Food – Foggia, Associazione guide turistiche della Puglia – Foggia, Comitato Daunia e Gargano - Ischitella (Foggia), Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano – Teramo, Rimboschiamo Peschici - Peschici (Foggia), Terra Nostra Onlus - Poggio Imperiale (Foggia), Centro Studi Martella - Peschici (Foggia), Argod – San Nicandro Garganico (Foggia), Gruppo Archeologico Garganico S. Ferri - Vico del Gargano (Foggia), Emergency – Foggia, CicloPazzi - Lanciano (Chieti), Gruppo Archeologico di Terra d’Otranto - Otranto (Lecce), Puntoeacapo – Roma, Unione Nazionale pro loco d’Italia – Foggia, Confederazione italiana sindacati lavoratori – Foggia, Associazione Punto di Stella - Peschici (Foggia), Museo dei Nonni (Punto di Stella) – Peschici, Comitato “Peschici Eventi” (Punto di Stella) – Peschici, “G-g Gargano giovani” (Punto di Stella) – Peschici, Diario Montanaro - Monte Sant’Angelo (Foggia), Libertà di Parola - Ortona (Chieti), Comitato Foggia Propositiva – Foggia, Unione generale del Lavoro – Foggia, Costambiente - Atessa (Chieti), Gruppo Archeologico Dauno – Foggia, Garganistan Web – Foggia, Emergenza Petrolio Abruzzo – Pescara, Life in Abruzzo - Colledara (Teramo), Fare Ambiente Puglia – Foggia, Associazione la Mejofauna - Isole Tremiti (Foggia), Brancaleone - Roccamontepiano (Chieti), Sì energie rinnovabili, no petrolio - Monopoli (Bari), No scorie Trisaia - Rotondella (Matera), Organizzazione Lucana Ambientalista – Potenza, Task Force Ambientale (Teramo), Stoppa la Piattaforma - Sciacca (Agrigento), Gestione Partecipata del Territorio - Bomba (Chieti), Comitato Abruzzese del Paesaggio (Pescara), Libera contro le mafie - Termoli (Campobasso), Città Plurale – Matera, Manichini D’Ottone – Pescara, Associazione Culturale Carpino Folk Festival - Carpino (Foggia), Le Colonne d’Ercole - Ortona (Chieti), Marevivo – Bari, Associazione Genitori di Vico del Gargano - Vico del Gargano (Foggia), Istituto Scolastico Cesare de Titta - Lanciano (Chieti), Movimento 5 Stelle – Rovigo, Nuovo Senso Civico - Lanciano (Chieti), OLA Channel - Venosa (Potenza), Lipu Puglia, Gravina di Laterza (Taranto), Associazione le cinque isole - San Domino, Isole Tremiti (Foggia), Cicloamici Fian – Foggia, World Activity Club - Vasto (Chieti), Comunità dei Padri Passionisti - Fossacesia (Chieti), Consulta Giovanile del Comune di Vasto - Vasto (Chieti), Pro-loco Manfredonia (Foggia), Lecceta di Torino di Sangro - Torino di Sangro (Chieti), Centro Turistico Giovanile – Bari, Comunità Francescana Miracolo Eucaristico - Lanciano (Chieti), Comitato No Petrolio - Tollo (Chieti), Costituente del Parco della Costa Teatina - Vasto (Chieti), WWF Zona Frentana e Costa Teatina (Chieti), Centro Turistico Giovanile “Egnatia” - Monopoli (Bari), Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni - Tortoreto (Teramo), Emergenza Ambiente Abruzzo – Pescara, Chietiscalo.it – Chieti, Comitato Natura Verde - Tollo (Chieti), Abruzzo in Movimento - Ortona (Chieti), Associazione Radicali Lucani – Potenza, Giacche Verdi Gruppo Gargano - Vico del Gargano (Foggia), Associazione Tutela e Salute dell’Ambiente di Basilicata – Potenza, Valorizzazione delle Terre Pubbliche attraverso le Popolazioni Locali - Assergi (L’Aquila), Comune di Tollo (Chieti), Comune di Torino di Sangro (Chieti), Comune di Montesilvano (Pescara), Comune di Pineto (Teramo), No all’Italia Petrolizzata - Los Angeles (California), Circolo della vela Termoli Cb, Servizi Marittimi isole Tremiti, Azienda di soggiorno e turismo di Termoli, Presidente Fiba-Confesercenti di Termoli, Diocesi di Termoli-Larino, Partito Socialista del Molise, Ctg Centro turistico giovanile - Puglia e Campania Comitato di Benevento, Legambiente San Severo, Garganistan Moviment (Gargano).

Alla crociata per liberare le nostre isole Tremiti dalla minaccia idrocarburi non poteva mancare Lucio Dalla. Già il 20 aprile scorso il cantautore era a Termoli per mobilitare politici, amministratori, associazioni, la gente, in difesa delle Tremiti. La sua presenza ha portato in campo altri personaggi famosi del mondo dell’arte, dello spettacolo, che serviranno a diffondere la voce della protesta. D’altronde Dalla ha piena cittadinanza alle Tremiti, dove l’artista da decenni ha una villa, con uno studio di registrazione, nel quale, ispirato anche dalla bellezza della natura circostante, ha dato vita a tanti suoi successi. “Mi sento cittadino delle Isole Tremiti – egli dichiara – e farò tutto quello che mi è possibile per difendere questo territorio dalle trivellazioni, da una follia che minaccia il nostro mare”. A Lucio Dalla s’è aggiunto un celebre artista pugliese, Michele Circiello, pittore, scultore, incisore, originario di Rocchetta S. Antonio (Foggia). Egli è l’altro cantore della bellezza del territorio della Capitanata, da presidiare e difendere con energia da una barbara invasione. D’altronde tutta l’opera di Circiello è studio della relazione territorio ambiente uomo, come traccia sempre leggibile del progredire dei popoli, alla quale occorre riferirsi ogni volta che si vuole prenderere coscienza della propria origine e del proprio destino. Giovedì 30 giugno p.v. segnerà una traccia importante nel cuore di quanti temono che le Isole Tremiti possano essere vittima della scelleratezza dell’uomo che, in chiave global-moderna, è ancora più insensibile allo stretto destino che lega all’ambiente l’uomo . Il 30 giugno Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Renato Zero, Gigi D’Alessio, Irene Fargo ed altri artisti, terranno un concerto pro-Tremiti e contro le trivellazioni. In più occasioni Dalla ha ripetuto che egli è presente non come cantante, ma come uomo amante del mare, della bellezza, della natura. Un segnale certo rivolto a quanti, incoscienti dello scopo della manifestazione, volessero parteciparvi solo per divertimento.

DIFENDIAMO LE TREMITI! NO ALLE TRIVELLAZIONI!

giovedì 9 giugno 2011

LA RIVOLUZIONE DEL SINDACO DI FOGGIA MONGELLI SUI SERVIZI DI PULIZIA URBANA.

Noi che non crediamo nelle rivoluzioni e neppure nelle capacità politiche di questo sindaco.


Innanzitutto detestiamo il termine ‘rivoluzione’. Per certa ideologia ch’esso evoca. Perché non è giusto che proprio al Comune di Foggia s’ipotizzino sovvertimenti che sconvolgono la vita di centinaia di famiglie foggiane, quelle dei lavoratori delle cooperative fatte sorgere, anni or sono, sull’esternalizzazione dei servizi urbani comunali. Nemmeno possono ritenersi rivoluzionarie la riorganizzazione o la rifondazione delle consociate del Comune di Foggia: Amica, Amgas, Ataf.
Il sindaco Mongelli sostiene che queste società pubbliche torneranno a svolgere il ruolo per il quale esse vennero costituite: pulire la città e smaltire i rifiuti, fornire il gas ai foggiani, tenere sotto controllo la rete e gli impianti di riscaldamento, garantire il servizio di trasporto urbano. Perché, Sindaco Mongelli, cosa hanno fatto sino ad oggi queste società pubbliche, tanto costose? Non hanno funzionato? Forse a causa del lavoro inadeguato praticato dai lavoratori delle cooperative di servizi, che oggi protestano dinnanzi, all’interno, persino sui tetti, del Comune di Foggia? Oppure perché esse sono state male amministrate? Con un manifesto affisso in città, dall’Amica, dai sindacati dei lavoratori, gli si chiede conto, Sindaco Mongelli, dei 50milioni d’euro che indebitano la consociata stessa, gli si chiede dove vadano a finire i denari che pagano i foggiani con la tassa comunale per la raccolta dell’immondizia. Domande queste lecite, forse inopportune, che, comunque siano, non ricevono una risposta opportuna dal primo cittadino. Anzi! La risposta forse sta nella rivoluzione appena annunciata, nelle tre delibere che avrebbe appena pronunciato il governo comunale, con le quali si vorrebbe riorganizzare Amica Amgas e Ataf e contemporaneamente dare vita ad un nuovo ente per la manutenzione di immobili e strade.
Ricordiamo come l’amministrazione comunale precedente la sua, quella che noi perodiamo “di Cilibertiana memoria”, abbia sostenuto la costituzione di queste cooperative di servizi. Esse si costituirono esclusivamente sulla promessa di quell’amministrazione, d’esternalizzare alle medesime i servizi urbani di pulizia e di manutenzione spettanti al Comune. Sappiamo che queste cooperative furono serbatoio di voto elettorale, che i loro organici superarono ogni normale criterio di gestione aziendale, dovendo accontentare la logica di qualche partito politico. Inevitabilmente i costi di queste cooperative levitarono senza freno, mentre la qualità del lavoro prestato non veniva garantita da lavoratori scelti adeguatamente ed adeguatamente formati. Ma tanti disoccupati dell’epoca, come ancora narra quel Sindaco di Foggia, trovarono occupazione. Solo che, dissennata politica, tutto s’è sfasciato, nello sfascio economico finanziario che oggi pesa sul Comune di Foggia, sulle consociate di servizi urbani, sulle cooperative nate su questi servizi, sulle tasche dei cittadini foggiani. A tutto ciò, ai conflitti iniziatisi tra la comunità locale ed il suo Comune, a causa dei ridotti servizi sociali da quest’ultimo erogati, s’aggiunge oggi il dramma di questi lavoratori coop, delle loro famiglie. Un pessimo risultato, tra i tanti prodotti dalla politica locale. Comprendiamo, cioè mettiamo tra questi, anche l’attuale sindaco Mongelli, al quale, scusateci, non diamo fiducia. Sono tante le cose che egli dice a noi cittadini, giorno dopo giorno, mentre lo stato della città peggiora e, riteniamo, anche quello delle casse del comune. Ieri, incalzato sino nel palazzo di città dai lavoratori delle coop servizi, dai sindacati del lavoro, dopo aver promesso loro il pagamento di qualche mensilità arretrata e la possibilità di scaricarli agli ammortizzatori sociali ha affidato alla stampa la notizia del progetto di bonifica delle consociate comunali Amica, Amgas e Ataf più la costituzione di una nuova società comunale per la manutenzione di immobili e strade cittadine. E qui la serie di incongruenze dettate dal Sindaco Mongelli. Il contratto tra Comune e cooperative sociali non verrà rinnovato, però un centinaio di lavoratori delle stesse verrebbe assorbito dalla costituenda nuova società (comunale?). Bel modo per garantire ai foggiani che questo nuovo carrozzone sarà in grado di fornire alla città servizi qualitativamente migliori e una gestione nel risparmio del denaro proveniente dalle tasche dei foggiani. Certo che c’è poco da credergli, se guardiamo la sorte che egli ed i suoi amministratori stanno per profilare all’Amica, nonostante il Comune di Foggia debba alla stessa il pagamento di decine di milioni di euro per i servizi dalla stessa erogatigli e mai pagati. Per l’Amica la giunta comunale chiederà al Tribunale la procedura di amministrazione straordinaria ed al ministero dello sviluppo economico il pagamento dei circa 60milioni di debiti attribuiti ad Amica ma malamente gestiti dalla politica del Comune di Foggia. Questo ente, leggasi sindaco Mongelli & company, ha una montagna di debiti. Esso ha da poco venduto suoli del patrimonio della popolazione foggiana ed oggi prosegue con la vendita di tutto ciò che è vendibile.
Ebbene il sindaco Mongelli, la sua giunta, ritengono che oggi sia tempo di riorganizzare i servizi pubblici (con quanti e quali soldi?) e perfino di costituire una nuova società comunale (con quanti e quali soldi?). Il presidente del Consiglio comunale, Raffaele Piemontese, frattanto convoca l’Assise consiliare, martedì 14 giugno (ore 9.00), Palazzo di Città, con il seguente ordine del giorno: - ricognizione delle società partecipate del Comune di Foggia ed indirizzi in ordine al relativo riassetto; - costituzione della società da denominarsi A.MA.COM. SpA (Azienda per le Manutenzione Comunali) per l’affidamento del servizio di manutenzione delle strade e degli immobili comunali; - regolamento della sosta a pagamento. “La seduta del Consiglio comunale è l’occasione fornita all’intera città di conoscere nel merito e nel dettaglio la manovra di riarticolazione dei servizi pubblici essenziali – afferma Raffaele Piemontese”. Sentiremo, analizzeremo, o Piemontese, che verrà fuori da quest’incontro consiliare. Però, lei, non definisca polemici e strumentali gli atteggiamenti di coloro che non condividono la poca chiarezza degli atti di questa amministrazione e che, di conseguenza, l’accusano di gestire con confusione e con incapacità la grave situazione finanziaria del Comune. I cento, duecento, trecento (quanti sono, Piemontese) milioni di euro di debiti accumulati sino ad oggi, non sono una polemica e neppure un fatto strumentale. Allora, spieghi ai foggiani come si esce da questa situazione debitoria fallimentare.
Perché, veda, l’evoluzione di questa situazione, ogni giorno, produce ulteriori danni ai cittadini foggiani, dei quali non ci sembra sarà lei a risponderne, nonostante la puntigliosità del suo carattere.
Infatti, ecco dall’edizione del 10 giugno u.s., ‘Corriere del Mezzogiorno’, affiorare la notizia del pignoramento del conto corrente di Amica, richiesto ed ottenuto in via giudiziaria dall’Unioncop, evidentemente come creditore verso la consociata col Comune di Foggia. Ricordiamo che l’Unioncop è la società che dal 2007 ha effettuato in Foggia la manutenzione del verde urbano, con un costo annuo per le casse comunali di 3milioni e 100mila euro. Insomma, se si è giunti a questo, la situazione del nostro Comune, in uno con quella di alcune sue consociate, non è che si risolva rivoluzionando (=mischiando) le carte. Specie se queste carte documentano obblighi certi di pagamento che vanno rispettati, in quanto l’amministrazione comunale, al momento della loro assunzione, aveva capitolati d’incasso che ne giustificavano la negoziazione. Su questo aspetto generale: “Intanto io compero in quanto so di poter pagare”, che è regola di ogni lecito contrarre, specie per un amministratore pubblico, conviene fare un capitolo a parte. gma

domenica 5 giugno 2011

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FOGGIA. TRA LE PRIME AL MONDO NELLA RICERCA SCIENTIFICA.


E’ il World Report del S.I.R. (Scimago Institutions Ranking) a quotare la nostra Università degli Studi tra le prime duemila realtà scientifiche del mondo, la sessantacinquesima per citazione nel rapporto. Questo ranking mondiale è uno dei più importanti ed è punto di riferimento per gli studenti che mirano a college e università d’eccellenza per i loro studi. Il report misura la quantità complessiva della ricerca scientifica prodotta dagli istituti, ma soprattutto considera la valenza specifica nella collaborazione internazionale provocata dai documenti scientifici pubblicati. Il riconoscimento ottenuto dall’Università degli Studi di Foggia, diciamocelo pure, ci giunge inaspettato, anche perchè noi foggiani conosciamo poco l’Università, l’apprezziamo ancora meno, nè sappiamo il valore dei docenti che vi operano o quello delle ricerche che essi conducono al suo interno. Il significativo titolo, giunge poi in un momento non troppo felice per la popolazione foggiana. Ma, anche per questo, ci auguriamo che esso, oltre a dare concreto lustro alla nostra città, aiuti i nostri concittadini ad uscire dal peso della depressione e della rassegnazione cui sono stati costretti dagli amministratori pubblici locali. Peccato che questa eccellenza di sapienza riconosciuta a livello internazionale ai docenti universitari che operano a Foggia, non appartenga alla classe politica di Foggia, nonostante i continui momenti di contatto e di collaborazione che la nostra Università ha gratuitamente offerto alle istituzioni pubbliche locali. Il che dimostra ancora più di quanta vana alterigia si picca la nostra classe politica.

Rendiamo il dovuto onore, quindi, al magnifico rettore della nostra Università, il professor Volpe, ed a quei suoi docenti e collaboratori che, con seria e costante applicazione, concedono alla nostra Foggia una citazione d’importanza internazionale. "Sono questi dati - dichiara il Rettore, prof. Giuliano Volpe - che evidenziano concretamente una crescita costante del nostro Ateneo nello sforzo continuo verso il miglioramento della qualità della propria produttività scientifica. Da molti colleghi di altre Università italiane e straniere percepisco che l'immagine della nostra Università e, conseguentemente, il nostro posizionamento nella comunicazione interistituzionale è di un Ateneo giovane, intraprendente, pragmatico e orientato a risultati di qualità e prestigio. Un Ateneo che, oltre a tenere a posto i conti (attività sempre più difficile e complessa) punta costantemente all'incremento del proprio prestigio nel panorama scientifico nazionale e internazionale. Del conseguimento di questi importanti risultati sono grato all'intera Comunità scientifica, ovviamente, ma anche all'essenziale apparato tecnico di supporto. Per attrarre i migliori studenti nel nostro Ateneo occorre fare una ricerca di qualità che nutra costantemente e conseguentemente la nostra didattica universitaria evidenziando, qualora ancora ce ne fosse bisogno, che l'unico modello veramente efficace è quello humboldtiano e che non crediamo alle teaching universities”. Un Ateneo, dice il Rettore, che, oltre a tenere a posto i conti (attività sempre più difficile e complessa) punta costantemente all'incremento del proprio prestigio. Vale a dire che ‘tenere a posto i conti’ dell’istituto è la premessa per operare con efficienza, se si vuole incrementare il proprio prestigio.

Ora, passando tale principio in politica, nella politica locale, quella che oggi ci interessa per i disastri causati alla nostra comunità, si comprende come questa politica oggi abbia zero prestigio. Insomma, lo diciamo da tempo, da dieci anni a Foggia s’eleggono sconosciuti che, qualunque titolo di studio essi abbiano (se ce l’hanno), non sanno, non possono, non vogliono, mantenere ordinatamente i conti della città. Ritenendo che questo fare di conto è insito nella mentalità di ogni padre di famiglia, siamo indotti a pensare che i nostri politici hanno scarso interesse ad incrementare un prestigio di cui sanno poco, giacchè dobbiamo ritenere che essi lo confondono col potere dell’autorità. Quindi, non serve neppure mandarli a fare un breve corso di formazione presso l’Università cittadina. Non ci resta che mandarli a casa.

Considerato che il tema iniziale di questo post è l’Università, vogliamo anticipare un evento molto interessante, che la stessa terrà nei prossimi giorni. Esso porterà senz’altro buona fama al nome di Foggia, che per questo evento sarà tutt’uno con quello di una celebre personalità del mondo della ricerca e della scienza mondiale. Eccovi il banner pubblicitario dell’evento.

Mercoledì 15 giugno 2011, alle ore 11,30 presso l’Aula Magna di Ateneo (Via R. Caggese, 1 Foggia) si svolgerà la cerimonia di conferimento della Laurea honoris causa in Odontoiatria e Protesi dentaria al prof. Umberto Veronesi.

La laurea honoris causa in Odontoiatria e Protesi Dentaria al prof. Umberto Veronesi viene conferita dall’Ateneo foggiano quale riconoscimento per aver dedicato tutta la sua attività clinica e di ricerca alla prevenzione e alla cura del cancro, per le indiscutibili doti professionali che hanno caratterizzato la sua carriera, per il costante impegno professionale allo studio ed alla cura dei tumori e per la sua dedizione a diffondere le conoscenze mediche.

"Dopo il conferimento della Laurea Honoris Causa lo scorso anno a Dacia Maraini, senza dubbio una delle personalità della letteratura italiana contemporanea più importanti e note, la nostra Università si accinge a vivere un altro evento di grande rilievo accademico: il conferimento della laurea honoris causa al prof. Umberto Veronesi. - ha dichiarato il Rettore Giuliano Volpe - Nella storia di ogni Università, il conferimento di una Laurea Honoris Causa costituisce sempre un atto di grande rilevanza accademica e di responsabilità culturale con il quale si riconosce e si premia il prestigio di una personalità davvero eminente. Sono particolarmente lieto che questo riconoscimento venga proposto e conferito dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia e, in particolare, dal Corso di Laurea in Odontoiatria al prof. Umberto Veronesi tra gli scienziati italiani più noti e stimati al mondo, non solo per i risultati delle sue ricerche, ma anche per aver sempre interpretato la sua funzione di medico come funzione sociale, per l’impegno civile e per la sensibilità culturale, per la difesa dei diritti dei malati, per l’appassionata affermazione dei diritti degli animali, per le battaglie per la laicità e la libertà della ricerca, per la pace”.

La Cerimonia, patrocinata da Regione Puglia, Provincia e Comune di Foggia e dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane - CRUI, coincide anche con l’apertura dell’XI Congresso Nazionale della Società Italiana di Patologia e Medicina Orale e I Congresso Internazionale, una manifestazione ad altissimo contenuto scientifico, in programma dal 15 al 18 giugno a Pugnochiuso (Fg), che vede coinvolti diversi docenti dell’Università di Foggia e di altri Atenei e alcuni tra i massimi esperti della materia di fama nazionale ed internazionale.

Quella al prof. Veronesi è la prima laurea honoris causa conferita dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia, la quattordicesima concessa dall’Università degli Studi di Foggia (in Economia Cav. Antonio Filograna 2004; Cav. Lav. Giuseppe Marra 2004; Rag. William Santorelli 2004; Rag. Tommaso Gozzetti 2005; Ing. Luca Montrone 2006, dott. Paride De Masi 2007; Prof. Giorgio Nebbia 2007; in Lettere Prof. Joseph Tusiani 2004; Prof. Mario Verdone 2004; Prof. Raffaele Nigro 2005; Dott. Renzo Arbore 2005; in Giurisprudenza Don Luigi Ciotti 2006); in Scienze della Formazione dott.ssa Dacia Maraini 2010).

venerdì 3 giugno 2011

LA SOLIDARIETA’ DEI COMUNI DI PUGLIA SI FERMA ALLE PORTE DI FOGGIA.

BARI, BRINDISI, LECCE, TARANTO VORREBBERO AIUTARE IL COMUNE DI FOGGIA MA... NON POSSONO.


Il Comune di Foggia ha grossi problemi economici. La consociata AMICA, che provvede alla pulizia dell’area urbana, ha lo stesso problema e non riesce a tenere operativi gli automezzi indispensabili per operare la raccolta dei rifiuti. La città di Foggia finisce in emergenza ambientale: con le strade invase dal pattume non raccolto, giunto evidentemente a livelli tali da spingere i cittadini alle prime forme di protesta. Il sindaco, gli assessori ed i consiglieri, quando vengono tirati per il bavero, dicono le solite frasi di circostanza: tipico è il ‘provvederemo nei prossimi giorni’. Frattanto la situazione finisce sulla stampa e sulle televisioni regionali. Al “Corriere del Mezzogiorno”, forse ad un giornalista foggiano estensore del pezzo sulla situazione difficile di Foggia, va il merito della proposta ai sindaci pugliesi: per solidarietà di campanile, per pugliesità, che intervengano in aiuto di Foggia. Il Sindaco di Bari, quello di Brindisi, di Lecce, di Taranto, ai quali s’aggiunge l’amministrazione di Trani, subito dichiarano la loro disponibilità ad inviare a Foggia alcuni automezzi per la raccolta dei rifiuti, dimostrando d’avere un taglio politico che oggi non è “comune” e poi una encomiabile e forte solidarietà. Perché non è cosa semplice per un sindaco distrarre, sia pure temporaneamente, dei mezzi di proprietà e nel patrimonio di una società compartecipata per inviarli ad operare in un altro comune, sia pure nella stessa regione.

Dopo la citazione a cotanta solidarietà, il ringraziamento ai magnifici sindaci, non possiamo che tornare sulla pessima situazione di Foggia, che riteniamo non troverà soluzione neppure con questo intervento. Ai foggiani, suggeriamo piuttosto di continuare a riflettere, concretamente, sulla difficilissima situazione finanziaria del Comune di Foggia e poi, sul modesto profilo politico che hanno i soggetti da loro stessi eletti ad amministratori comunali. La solidarietà dei sindaci pugliesi raggiunge il sindaco di Foggia a Goppingen, dove egli è volato per i festeggiamenti dei 40 anni di gemellaggio tra quella città e la nostra. Mentre scegliamo una foto illustrativa di Goppingen, ci rendiamo conto che questa città è tra quelle che ‘brillano’ per la pulizia nelle strade. Meno brillante è la missiva del nostro sindaco, inviata appunto da Goppingen, con la quale egli si dichiara commosso dall’offerta dei suo colleghi sindaci al punto da incitare i cittadini foggiani a non disperare, cioè a non agitarsi e a non protestare più di tanto per la monnezza che si ritrovano per le strade.

Passa un giorno e su questo gesto di solidarietà, sbandierata come gonfaloni campanilistici pugliesi, cala il silenzio. Affiora con discrezione la notizia che esclusivamente dal capoluogo di regione, da Bari, partirà un solo automezzo per la raccolta dell’immondizia a Foggia. Cosa è intervenuto a paralizzare la disponibilità di quei Comuni? Forse il ripensamento è dovuto a difficoltà burocratiche. Forse la situazione fallimentare di AMICA SpA, la consociata del Comune di Foggia, quella del suo personale in agitazione, sono risultate tali da sconsigliare alle altre amministrazioni comunali di mandarvi ad operare i loro mezzi. Abbiamo atteso qualche altro giorno per saperne di più. Ma c’è ancora silenzio su questo grave episodio, che comunque va spiegato ai cittadini foggiani. Da quei sindaci che prima si sono offerti con tanta solerzia. Essenzialmente dagli amministratori foggiani: Sindaco, Vice-sindaco, l’assessore all’ambiente e alla qualità della vita e quanti tra i consiglieri comunali si ritenessero rappresentanti volenterosi e degni dell’incarico loro affidato dalla popolazione locale. Invece, per tutti i foggiani c’è l’ennesimo silenzio insopportabile, peggiore d’ogni accumulo d’immondizia. Che ne sarà dell’Amica SpA? I sindacati accusano il Comune di Foggia. Che ha fatto dei 20 milioni di euro annuali riscossi dai cittadini? Quello che ha fatto degli altri soldoni tassati ai foggiani. Niente strade, rara la loro manutenzione; automezzi pubblici rotti e non riparati; cassonetti per l’immondizia sozzi e non più igienizzati, persino quelli incendiati non vengono sostituiti. Sindaco! torni da Goppingen con un piano di soluzioni per questo disastro generale. Lo comunichi dettagliatamente ai cittadini. Se le resta il silenzio, si dimetta e torni a fare il suo privato.