Cielo c. nubi sparse; Prob. Precipitazione [%] 5%
Le buone
L’UNIVERSITA’ DI FOGGIA PRESENTA IL SUO PROGETTO SULLA SICUREZZA DEL CITTADINO. NON E’ SOLO UNO STUDIO SUI FENOMENI CRIMINOSI MA UN NUOVO RUOLO FORMATIVO DELL’ATENEO.
In sinergia con lo Stato ed il Ministero della Giustizia, il 22 giugno, l’Università di Foggia dà vita al I° Convegno nazionale di “Criminodinamica e scarsa percezione del crimine: educare alla legalità aumentando il senso di sicurezza del cittadino”. La voce che argomenta è prestigiosa, ma non è l’unico magistero a levarsi su un tema che sta molto a cuore ai buoni cittadini. Infatti, a dare il proprio contributo alla lezione, sono stati chiamati: Provincia, Comune, Associazione di Polizia, Coni, Centro Sportivo Italiano. Avremmo voluto che a studiare e a relazionare sui fenomeni criminosi presenti nella nostra Città ci fossero anche tanti studenti, in rappresentanza delle Scuole e degli ordini di studio esistenti. Questo perché riteniamo che una mentalità civile, rispettosa della legalità, si fonda certamente su riflessioni aperte a tutti, a cominciare dai giovani, poi su momenti concreti di formazione civica. Per questo apprezziamo il ruolo che l’Ateneo di Foggia, il suo magnifico Rettore, professor Volpe, hanno scelto di assumersi, come organo formativo più che informativo a proposito della legalità sociale. A questo primo convegno nazionale, oltre alle istituzioni citate ed ai rappresentanti delle forze di polizia locali, interverranno relatori provenienti da tutta l’Italia. Il convegno prevede anche un momento di alta simbologia: tre targhe verranno consegnate ai familiari di tre eroi vittime del dovere: il maresciallo dell’Arma dei Carabinieri Franco Lattanzio, caduto a Nassirya l’anno 2006; il primo maresciallo dell’Arma Aeronautica Arnaldo Forcucci, caduto in Afganistan il 2009; l’agente di Polizia penitenziaria Carmelo Magli. gma
Le giuste
MITILI, COZZE, SONO INCONTAMINATI DALL’ALGA ROSSA. ABOLITO IL BLOCCO DELLE VENDITE PRESCRITTO DALL’ASL. SODDISFATTI I CONSUMATORI, MENO GLI ALLEVATORI.
Di un mese fa l’ordinanza cautelare con la quale l’ASL di Foggia proibiva la vendita dei mitili, sui quali gravava il sospetto che essi, contaminati dall’alga rossa, potessero danneggiare la salute dei consumatori. Un provvedimento dovuto, necessario, che tuttavia ha causato danni gravi agli allevatori del settore, ed altri ne causerà se i mercati esteri, come sovente è accaduto in casi simili, continueranno a dubitare che i mitili provenienti da questa provincia, sono immuni da contaminazioni pericolose per la salute pubblica. Il timore degli allevatori non è da trascurare, anche se oggi, presso
E’ IL CASO CHE ANCHE I PRODUTTORI AGRICOLI DI CAPITANATA SEGUANO LE RICHIESTE DI MERCATO PRIMA DI IMPOSTARE LE LORO COLTIVAZIONI.
Lo rileviamo in altre regioni a vocazione agricola. In quei campi vediamo ogni stagione coltivazioni diverse. Dal grano si passa alle erbe medicinali, senza problema. Anzi ciò è necessario ed utile, a causa del reddito che quegli agricoltori riescono a garantirsi. Sì, perché essi sono attenti a seguire ogni volta le tendenze della domanda di prodotto prevalente nel mercato, scegliendosi la più vantaggiosa. Anzi, quegli agricoltori, prima d’impiantarne la semina, hanno già in tasca il contratto d’acquisto dei prodotti che vanno a coltivare. Con piacere, scopriamo che quest’orientamento prende piede anche nella nostra Provincia. Il nostro imprenditore agricolo abbandona tradizioni perdenti e decide di coltivare altro, se il grano che ha sempre messo a coltura remunera poco. Quindi passa ad un altro prodotto: l’asparago. Oggi
Le cattive
IL POLIGRAFICO DI FOGGIA CHIUDERA? PERCHE’? CHI NE VUOLE
La voce circola a Roma, in Parlamento, poi giunge sino a Foggia dove ovviamente mette panico tra i lavoratori del Poligrafico, che, ricordiamolo, è Azienda di Stato. Poca tranquillità danno le argomentazioni contrarie dei Sindacati dei lavoratori poligrafici, i quali ribattono elencando i dati in incremento registrati nella produzione 2009 dall’azienda foggiana. Perché, allora, il Poligrafico di Foggia, nel volgere di breve tempo dovrebbe chiudere? Perché importanti aziende cartarie nazionali stanno spingendo, per farsi affidare molti di quei lavori che, finora, sono effettuati direttamente, dall’Istituto Poligrafico di Stato. E’ il segretario provinciale dei comunisti italiani, Luigi Sereno, a dire dell’esistenza di un piano mirato, per togliere all’impianto del Poligrafico di Foggia le lavorazioni che lo tengono ancora in vita. Sono noti anche i nomi delle aziende cattive, che rispondono ad importanti gruppi nazionali: Fabriano, Maggioli, Ediesse. Vero, non vero, insomma è ora che la politica locale, chiarisca per sempre qual è il futuro del Poligrafico di Foggia. L’economia di questa Provincia, non può subire passivamente un altro esproprio di posti di lavoro, dopo quelli che ci sono già stati, ‘passati’ peraltro troppo placidamente. Staremo a vedere? Anche questa volta? gma
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