lunedì 4 giugno 2012

IL SINDACO DI FOGGIA? TORNI A LAVORARE: A LAVORARE!

Mongelli-so-bell-pweb

Sono tre anni, da quando fu eletto, che il Sindaco di Foggia ‘lavora’ per migliorare la Città. Tuttavia, essa continua a regredire, senza sosta. Al punto che: una parte dei cittadini foggiani, disperando di uscire da questo stallo, s’è rassegnata; altri (i pensatori), ritengono che sono gli interessi di pochi ricchi ad imporre alla politica locale di mantenere degradata la Città. I politici del momento? Essi ‘tirano a campà.

Nessuno (così sembra, seguendo quel poco che stampa e tv riportano) ricerca i responsabili di questo scempio amministrativo.

Ebbene, quale lavoro è quello di un sindaco (cittadino ed amministratore primo) che, dopo tre anni, sa essere solo permaloso a proposito della sua investitura e perde il tempo a balbettare in difesa della sua parte politica e degli amministratori di cui è responsabile, quando invece non è capace di tenere pulita la Città? Tre anni di fallimento i suoi. Durante i quali Foggia soffre delitti di governo imperdonabili, per i quali qualcuno dovrà pagare.

Quanto all’ipotesi di una politica comunale che sarebbe serva di pochi possidenti locali, interessati a strappare alla giunta del Comune votazioni in favore dei loro interessi, delibere che mai ‘passerebbero’ in una situazione di governo normale, ci sentiamo di precisare alcuni punti. Che gli amministratori comunali foggiani siano schiavi di pochi ricconi, imprenditori locali, è certo, come il fatto che gran parte della politica foggiana è al loro servizio. Che, in un Comune senza un euro in cassa, chi ha i soldi comanda, per fare a poco prezzo grossi affari, è altrettanto certo. Che il popolo sia rassegnato: non è vero. Esso è schifato. Ma che si vuole dal popolo? Forse che facciano la Rivoluzione per rifarsi dei propri diritti? O, magari, che invochino la ghigliottina per bonificare il territorio da teste arroganti e fuori di legge?

Ebbene, sono forse i soldi che consentono un buon governo cittadino? Forse dei politici capaci? O è la disastrosa massa di debiti che ha il Comune di Foggia ad impedire che la Città si risollevi? Certamente è di questo disastro amministrativo che bisogna parlare: definire l’esatto ammontare del debito; progettare la sua pianificazione. Ma non senza avere prima accertato, euro su euro, se vi siano responsabilità amministrative e determine comunali poco chiare che lo causarono. Magari, un poco per volta questa nostra Città potrà risalire la china, ripulendosi dalla melma della palude in cui è stata sospinta.

Invece sono trascorsi tre anni di ‘amministrazione’ Mongelli e dal loro corso nemmeno si riesce a sapere come e quanto tempo occorra per risollevare la sorte di Foggia e dei Foggiani.

Ci sono situazioni costruite in decenni che non è facile smontare…” - dice il Sindaco.

Ci sono molti in attesa di vedere se ce la facciamo…” – continua il Sindaco.

Sono convinto che è necessaria la figura di un city-manager…”. Forse è una proposta per un tuo prossimo incarico, signor Sindaco?

Noi siamo convinti che sia necessario conoscere nei numeri l’esatta situazione debitoria del nostro Comune. Quella che nemmeno si riesce a trovare, veritiera, in un bilancio comunale che fosse disponibile alla visione e lettura da parte d’ogni cittadino foggiano.

Siamo convinti che debba farsi un piano amministrativo d’emergenza, per appurare quanti soldoni servano per uscire dalla situazione fallimentare in cui siamo, da anni.

Appurare come e dove trovare l’importo monetario occorrente, dando prima ogni possibile garanzia circa la presenza di cittadini foggiani, capaci ed onesti, tali da farsi garanti della esecuzione del piano di salvezza cittadina. Gente nuova, la cui responsabilità non sia legata ai partiti politici, ma, alla realizzazione della volontà unitaria del popolo foggiano, di rivalorizzare una civiltà offesa dalla politica e dall’affarismo locale.

La garanzia provenga da un Comitato Cittadino, che controlli l’opera di risanamento amministrativo e urbano.

Questo perché siamo certi che una nuova classe politica locale non sia difficile da costruire, dopo che per un decennio “pezzi” fetidi di corruzione hanno galleggiato e inquinato sia il governo, sia la legalità, sia l’economia della Città di Foggia. gma

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